IL FESTIVAL SOTTO-MARINO - AL VIA LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA DI MULLER, POCHI SOLDI E POCHI FILM (MA BUONI)

Valerio Cappelli per il "Corriere della Sera"

In una Roma un po' distratta e disincantata, il Festival del cinema apre oggi con l'insolita scelta di una commedia, L'ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi. Una brusca sterzata imposta al direttore Marco Müller dal sindaco Ignazio Marino, che vuole tornare all'idea veltroniana della festa popolare, più in sintonia con le abitudini romane.

Ma è un festival ancora in cerca di una sua identità, che ha rinunciato all'ansia da anteprima mondiale, dipendente dagli umori di una politica che a ogni cambio di poltrona chiede un cambio di indirizzo. L'unica rassegna che nel corso del tempo ha perfino cambiato nome, sotto la gestione di Rondi ne ha assunto uno che pare respingere anziché accogliere: si può pensare a un romano che dica, «stasera andiamo al Festival internazionale del film di Roma?».

Nella lotta contro il tempo, e con un budget che in otto anni si è prosciugato (dai 17 milioni iniziali agli attuali 7 milioni), è stato concepito un supermarket dell'immagine dove trovi un po' tutto. Il direttore Müller allargando le braccia è sbottato rivolgendosi così agli «azionisti» (Comune, Regione, ministero): «Ditemi cosa volete da me, ma non ditemelo all'ultimo momento».

Intanto Roma si è sdraiata con tutto il suo peso su Torino, dando vita a uno strano «derby» col sorriso tra i denti. Paolo Virzì neodirettore del Tff, il festival piemontese (che comincia il 22, appena cinque giorni dopo la chiusura di quello romano), glissa sulle polemiche e manda cavallerescamente i suoi migliori auguri all'ingombrante ombra del rivale capitolino.

Le star di prima grandezza che hanno confermato la loro presenza sono tre: Scarlett Johansson, Joaquin Phoenix e Jennifer Lawrence. Molti i registi quarantenni alla seconda o terza prova (che poi è il requisito richiesto dal cannibalizzato festival torinese). La prevendita conferma che finora gli eventi più richiesti appartengono ai generi più diversi. Gli incontri col pubblico sono l'anomalia e l'originalità della rassegna.

Quello di giovedì prossimo con Checco Zalone, annunciato pochi giorni fa, sfiora il tutto esaurito. Ma nessuno si aspettava che andassero a ruba i biglietti per l'incontro con Tsui Ark, regista di action movie cinesi. Se era scontata la fila al botteghino per il sequel nel futuro apocalittico di Hunger games con Jennifer Lawrence (il primo capitolo, con 408 milioni di dollari negli Stati Uniti e 283 all'estero, ha segnato a Hollywood il tredicesimo risultato di sempre), imprevista è stata quella per Stalingrad di Bondarchuk, primo film russo in 3D, storia sentimentale durante la battaglia di Stalingrado.

Nella prevendita del concorso vanno bene i quattro anglosassoni: Her di Spike Jonze con Joaquin Phoenix giovane solitario dal cuore spezzato che acquista un sistema informatico progettato per soddisfare l'utente in ogni sua esigenza e si imbatte in Scarlett Johansson. Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée dove Matthew McConaughey è un cowboy di rodei a cui viene diagnosticato l'Aids.

Another me di Isabel Coixet, la vita perfetta di Sophie Turner va a rotoli quando sospetta di essere perseguitata da un misterioso «doppio» che tenta di rubarle identità e vita. In Out of the furnace di Scott Cooper, Christian Bale ha un'esistenza difficile, di giorno lavora come operaio in un'acciaieria e di notte si prende cura di suo padre, malato terminale.

La scia di disperazione si prolunga con Sorrow and joy , il film in cui il regista danese Nils Malmros racconta la tragedia che negli anni 80 visse sulla sua pelle, quando la moglie uccise la loro figlioletta di nove mesi. Per i bookmaker, è uno dei favoriti insieme con Her e Out of the furnace . Attesa anche per gli italiani, nomi poco conosciuti: I corpi estranei di Mirko Locatelli (Filippo Timi padre di un bambino malato di tumore), Take five di Guido Lombardi dove si racconta di una rapina rocambolesca a Napoli; Tir di Alberto Fasulo sulla vita di un camionista.

 

 

Marco M ller Sabrina Ferilli marco muller direttore della esima mostra del cinema di venezia IGNAZIO MARINO CON LA MAPPA DELLA NUOVA MOBILITA SUI FORI IMPERIALI regista giovanni veronesi PAOLO VIRZI SUL SET DI TUTTI I SANTI GIORNI Gli attori Aurore Erguy S Checco Zalone e Miriam Dalmazio Dcb f e a b b f MATTHEW MCCONAUGHEY CAMILA ALVESJENNIFER LAWRENCEScarlett Johansson

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