IL MANUALE CENCELLI DI GUBITOSI: LA LOTTIZZAZIONE DI RADIORAI (AL PD) E ISORADIO (ALL’EX PDL) - “MASTERPIECE”: VIANELLO LAVORA PER LA RAI O PER LE PRODUZIONI ESTERNE?

DAGOREPORT

Nel suo primo anno di Rai il direttore generale Gubitosi deve aver letto e riletto il manuale Cencelli, fino ad applicarlo talmente bene da far invidia ai boiardi della Prima Repubblica. Così per sopravvivere nel suo bell'ufficio, tutto boiserie e apparecchi tv, al settimo piano di viale Mazzini (dove ultimamente ama farsi fotografare) e' ormai disposto a tutto: anche a dare il via a nomine che vanno nella direzione opposta di quanto afferma ogni giorno, alla faccia della coerenza, dei percorsi aziendali e dei curriculum.

Dopo l'affaire Flussi a Rai Pubblicità (un capo del personale che a 60 anni si improvvisa commerciale), Giggino non lascia ma raddoppia. Onora la sua cambiale al tandem Renzi-Franceschini e allo stesso tempo tende la mano anche al Pdl. Come anticipato un mese fa da Dagospia, ha nominato Nicola Sinisi a capo di Radio Rai con Danilo Scarrone a Isoradio.

Sinisi va al posto dell'ex finiano Bruno Socillo, spedito alla presidenza di Rai World, ormai privo di riferimenti nei Palazzi e, quindi, non più strategico nella tela che il direttore generale della Rai sta tessendo, dopo il suicidio politico del suo sponsor Mario Monti.

Il curriculum di Sinisi si distingue per la totale assenza di esperienze specifiche nel settore, a meno che Gubitosi non abbia considerato il periodo in cui ha lavorato alle relazioni esterne dei supermercati Conad, impegnato a sponsorizzare manifestazioni e concerti, dai quali sembra particolarmente affascinato.

In compenso segnala un passato, nemmeno troppo brillante, da funzionario di apparato, assessore socialista al comune di Bologna, poi trasmigrato nelle file del Pd. Per oltre un anno Sinisi ha preso lo stipendio dalla ex Sipra, dove è rimasto in parcheggio, dopo essere stato rimosso dallo stesso Gubitosi dal ruolo di direttore generale per manifesta inadeguatezza. L'ultimo risultato che si ricordi della sua gestione e' un meno 14,6 per cento nei primi sei mesi del 2012.

Scarrone ha, invece, un percorso tutto televisivo, al Tg3, che ha attraversato l'intero arco costituzionale: prima socialista, poi nelle file dell'Udc, ora in quota Pdl (i malevoli sussurrano vicino a falchi e pitonesse). E che dire di Stefania Cinque, alla direzione generale di Rai World, stimata dirigente di lungo corso ma pur sempre "cognata"dell'ex ministro di Monti, Giulio Terzi di Sant'Agata?

La sua nomina e' stata chiesta da Luigi De Siervo, l'uomo forte di Renzi in Rai, che voleva liberarsene ad ogni costo a Sviluppo commerciale, dove i due non sono mai andati d'accordo. Certo il quadro politico in continuo movimento non aiuta Gubitosi. Dicono di averlo ascoltato chiedere notizie del Consiglio nazionale, che ha seppellito il Pdl e ha fatto rinascere Forza Italia, forse per il timore di aver puntato anche stavolta su cavalli sbagliati.

Gubitosi conta di conquistare uno scranno nella difficile partita delle nomine di primavera, nelle aziende di stato. Ma se il suo progetto a breve dovesse fallire, alla scadenza del mandato in viale Mazzini, a luglio 2015, potrebbe trovare a Palazzo Chigi proprio il sindaco di Firenze oppure un esponente della nuova Forza Italia, magari alleato di Casini. Un tourbillon da far girare la testa, soprattutto ad uno come lui, che non perde occasione per definirsi "un manager lontano dalla politica". Come dargli torto se oggi ha cambiato idea? Anche Giggino tiene famiglia...

PS - Alcune domande su ‘'Masterpiece". Sarebbe interessante capire perché se è vero che si è trattata di un'idea di Andrea Vianello, così come detto in conferenza stampa e sul "Corriere", non sia stata prodotta internamente. E' stata fatta una gara d'appalto come prevede la legge per assegnare la produzione esterna a Freemantle?

E' un caso il fatto che il vincitore potrà pubblicare il suo romanzo con Bompiani (gruppo Rcs) visto che Freemantle è di Lorenzo Mieli, figlio di Paolo, presidente di Rcs Libri? Anche per scegliere l'editore è stata fatta una gara o siamo davanti a una MasterMarketta a Freemantle e Rcs?

 

 

 

Intervento di Luigi Gubitosi GUBITOSI E TARANTOLA jpegLUCIANO FLUSSImatteo renzi lingua FRANCESCHINI ALLA LEOPOLDA Andrea Vianello

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?