IL PAPA FORCONAUTA - DOPO BAGNASCO, ANCHE FRANCESCO LEGITTIMA LA PROTESTA DI 1500 FORCONI “PACIFICI” A SAN PIETRO PER L’ANGELUS - E LEGGE IL LORO STRISCIONE “I POVERI NON POSSONO ASPETTARE” (VIDEO)

Durante la manifestazione di Piazza del Popolo, i cori più gettonati (e meno fascisti) erano quelli dedicati al Papa: “Uno di noi, Francesco uno di noi!” - E lui gli ha consigliato di dare “un contributo costruttivo, respingete la violenza”, esortando le autorità ad ascoltarli…

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1. VIDEO - L'ANGELUS DI PAPA FRANCESCO DI DOMENICA 22 DICEMBRE 2013

 


2. FORCONI: IN PIAZZA CORI PER BERGOGLIO 'FRANCESCO UNO DI NOI'
18 dic. - (Adnkronos) - "Facciamo gli auguri al Papa che ieri ha compiuto gli anni". Lo ha detto Danilo Calvani, leader dell'ala 'dissidente' del coordinamento 9 dicembre, durante il suo discorso a piazza del Popolo. Dai manifestanti si e' levato il coro "Francesco uno di noi".

PAPA FRANCESCO PERSONA DELL ANNO PER TIMEPAPA FRANCESCO PERSONA DELL ANNO PER TIME


3. FRANCESCO "BENEDICE" I FORCONI DEL DIALOGO "RESPINGETE LA VIOLENZA"
Giacomo Galeazzi per "la Stampa"

Mercoledì scorso per l'ala oltranzista dei Forconi la «marcia su Roma» era scolorita in un flop: piazza del Popolo semideserta e pioggia di polemiche. Ieri, invece, Francesco ha riabilitato la parte più dialogante del movimento e ha «benedetto» le ragioni della protesta con un appello a «respingere le tentazioni dello scontro e della violenza» e a seguire sempre «la via del dialogo».

La partecipazione all'Angelus di 1500 Forconi con lo striscione «I poveri non possono aspettare» segna una vittoria morale tanto che alle inattese parole di Bergoglio i manifestanti si sono lasciati alla commozione e all'esultanza.

PAPA FRANCESCO POSA PER UNA FOTO CON ALCUNI GIOVANIPAPA FRANCESCO POSA PER UNA FOTO CON ALCUNI GIOVANI

Il Pontefice sempre attento al grido dei poveri, pronto a fare sue le ragioni del disagio, non ha perso occasione per mettersi in ascolto, persino al di là delle attese, di chi è sceso in piazza per invocare lavoro e garanzie contro la chiusura delle piccole aziende travolte dalla crisi. Al momento dei saluti, il Pontefice si è soffermato proprio sullo striscione dei Forconi. «Leggo lì, scritto grande: "I poveri non possono aspettare". È bello!», ha esclamato a braccio.

DANILO CALVANI IN JAGUARDANILO CALVANI IN JAGUAR

«E questo mi fa pensare che Gesù è nato in una stalla, non è nato in una casa», ha poi proseguito, interrotto più volte dagli applausi. «E io penso oggi, anche leggendo quella frase, a tante famiglie senza casa, sia perché mai l'hanno avuta, sia perché l'hanno persa per tanti motivi. Famiglia e casa vanno insieme. È molto difficile portare avanti una famiglia senza abitare in una casa». Quindi «in questi giorni di Natale, invito tutti -persone, entità sociali, autorità - a fare tutto il possibile perché ogni famiglia possa avere una casa». E «a quanti dall'Italia si sono radunati oggi per manifestare il loro impegno sociale, auguro di dare un contributo costruttivo».

Un «Natale di speranza, giustizia e fraternità». I manifestanti in piazza non avrebbero potuto sperare di più. Quando il Papa legge in diretta mondiale il loro striscione, al leader siciliano dei Forconi, Mariano Ferro, scende una lacrima. «Bello, bello...», ripete a caldo, con gli occhi lucidi, mentre gli altri sollevano i pugni in segno di vittoria, tra grida di trionfo. La loro domenica «santa» comincia giovedì.

CALVANI il LEADER DEI FORCONI VA AL COMIZIO IN JAGUARCALVANI il LEADER DEI FORCONI VA AL COMIZIO IN JAGUAR

Alla questura di Roma Ferro concorda con l'Ispettorato di pubblica sicurezza in Vaticano la presenza del movimento. Sul tavolo c'è anche l'ipotesi di un incontro privato con Francesco: alla fine spunta l'ok all'esposizione del manifesto. E così ieri, con l'approvazione della Prefettura della Casa pontificia, poliziotti italiani e gendarmi vaticani fanno uno strappo alla regola che vieta striscioni e in una piazza San Pietro gremita di 50mila pellegrini viene srotolato il grande telo poi elogiato da Bergoglio.

Tre settimane fa agli sfrattati di Tor Sapienza aveva promesso: «Sono con voi,senza casa non c'è famiglia». Ieri pomeriggio nel comizio a Castel Sant'Angelo si contrappone il «Papa del popolo» alla «casta politica».

FORCONI E CASAPOUND A PIAZZA DEL POPOLO UNO IN TENUTA MILITARE FOTO GUIDO RUOTOLOFORCONI E CASAPOUND A PIAZZA DEL POPOLO UNO IN TENUTA MILITARE FOTO GUIDO RUOTOLO

Mercoledì scorso per l'ala oltranzista dei Forconi la «marcia su Roma» era scolorita in un flop: piazza del Popolo semideserta e pioggia di polemiche. Ieri, invece, Francesco ha riabilitato la parte più dialogante del movimento e ha «benedetto» le ragioni della protesta con un appello a «respingere le tentazioni dello scontro e della violenza» e a seguire sempre «la via del dialogo».

La partecipazione all'Angelus di 1500 Forconi con lo striscione «I poveri non possono aspettare» segna una vittoria morale tanto che alle inattese parole di Bergoglio i manifestanti si sono lasciati alla commozione e all'esultanza.

Il Pontefice sempre attento al grido dei poveri, pronto a fare sue le ragioni del disagio, non ha perso occasione per mettersi in ascolto, persino al di là delle attese, di chi è sceso in piazza per invocare lavoro e garanzie contro la chiusura delle piccole aziende travolte dalla crisi. Al momento dei saluti, il Pontefice si è soffermato proprio sullo striscione dei Forconi. «Leggo lì, scritto grande: "I poveri non possono aspettare". È bello!», ha esclamato a braccio.

FORCONI E CASAPOUND A PIAZZA DEL POPOLOFORCONI E CASAPOUND A PIAZZA DEL POPOLO

«E questo mi fa pensare che Gesù è nato in una stalla, non è nato in una casa», ha poi proseguito, interrotto più volte dagli applausi. «E io penso oggi, anche leggendo quella frase, a tante famiglie senza casa, sia perché mai l'hanno avuta, sia perché l'hanno persa per tanti motivi. Famiglia e casa vanno insieme. È molto difficile portare avanti una famiglia senza abitare in una casa». Quindi «in questi giorni di Natale, invito tutti -persone, entità sociali, autorità - a fare tutto il possibile perché ogni famiglia possa avere una casa». E «a quanti dall'Italia si sono radunati oggi per manifestare il loro impegno sociale, auguro di dare un contributo costruttivo».

BAGNASCOBAGNASCO

Un «Natale di speranza, giustizia e fraternità». I manifestanti in piazza non avrebbero potuto sperare di più. Quando il Papa legge in diretta mondiale il loro striscione, al leader siciliano dei Forconi, Mariano Ferro, scende una lacrima. «Bello, bello...», ripete a caldo, con gli occhi lucidi, mentre gli altri sollevano i pugni in segno di vittoria, tra grida di trionfo. La loro domenica «santa» comincia giovedì.

CAMPAGNA ELETTORALE PER IL PROSSIMO CONCLAVE ANGELO BAGNASCO DA QUINK jpegCAMPAGNA ELETTORALE PER IL PROSSIMO CONCLAVE ANGELO BAGNASCO DA QUINK jpeg

Alla questura di Roma Ferro concorda con l'Ispettorato di pubblica sicurezza in Vaticano la presenza del movimento. Sul tavolo c'è anche l'ipotesi di un incontro privato con Francesco: alla fine spunta l'ok all'esposizione del manifesto. E così ieri, con l'approvazione della Prefettura della Casa pontificia, poliziotti italiani e gendarmi vaticani fanno uno strappo alla regola che vieta striscioni e in una piazza San Pietro gremita di 50mila pellegrini viene srotolato il grande telo poi elogiato da Bergoglio. Tre settimane fa agli sfrattati di Tor Sapienza aveva promesso: «Sono con voi,senza casa non c'è famiglia». Ieri pomeriggio nel comizio a Castel Sant'Angelo si contrappone il «Papa del popolo» alla «casta politica».

 

 

 

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