INTRAPPOLATI NELLA RETE - ECCO COME OGNI GIORNO INTERNET VI RUBA DUE ORE DI VITA – CHI SCEGLIE IL WEB PER IL CAZZEGGIO GLI DEDICA UN TERZO DEL TEMPO LIBERO TOTALE

Maurizio Ricci per "la Repubblica"

La cena è finita, i piatti sono già nel lavabo ed è il momento di dare inizio alla vostra serata. Vi sedete e... accendete il computer. Sempre più gente lo fa e, fra cercare di fare bella figura su Facebook, scambiare battute su Twitter, sommergere di foto gli amici su Instagram, studiare la prossima vacanza su Google, finirete per fare anche più tardi che andando al cinema, in pizzeria o a ballare.

D'altra parte, se vi togliessero il computer e Internet, cosa fareste, invece? Quali sono le vittime del tempo che Facebook e Google rubano alle vostre serate? Nell'ordine: divertimenti in genere, soprattutto sceneggiati e partite in tv, quelle pratiche che vi eravate portati dall'ufficio con l'idea di dargli un'occhiata dopo mangiato e anche un po' di sonno in più.

Con un occhio a quello che significa per i flussi di investimento della pubblicità, a fare la classifica ci hanno pensato gli americani, scavando nei dati dei censimenti. La ricerca, firmata da Scott Wal-lsten, appare fra i saggi del seriosissimo National Bureau of Economic Research, fra studi sulle insidie della trappola della liquidità e indagini sugli zig zag delle quotazioni azionarie.

Se ne ricava che gli americani godono, in media di cinque ore di tempo libero al giorno che, per metà, passano davanti alla tv. Una quota crescente, però, preferisce Internet. Quanti sono? Quelli che su Internet vanno per passare il tempo e non solo per lavorare o studiare non sono tantissimi (i dati si fermano al 2011) circa uno su sei, di più se con l'età scendiamo agli anni dell'università e, soprattutto, del liceo. Per gli studenti, il giro online è un must, nel 20-30 per cento dei casi.

Comunque, chi sceglie Internet per il proprio tempo libero dedica alla rete circa 100 minuti al giorno, un terzo dei 300 minuti di tempo libero medio. Sono tanti, visto che, in quei 100 minuti non rientrano quelli passati su Internet per motivi di lavoro o di studio, ma neanche quelli dedicati a scrivere o leggere le mail e neppure le intense sessioni di videogames. Di più, non contano neanche quelli passati a vedere i video nativi di Internet: i programmi tv trasmessi in rete, ma anche i video da scaricare da YouTube. Anche questi rientrano, nel censimento, nei programmi televisivi, come i libri e i giornali letti sul piccolo schermo vengono comunque catalogati come tempo speso a leggere libri e giornali.

Sono cento minuti di vera e propria vita in Rete. Senza il web, come li avremmo passati? Be', è tempo libero e, dunque, soprattutto a divertirci. Su 100 minuti, 29 sarebbero stati dedicati a intrattenimenti di vario genere, il grosso (12 minuti) alla tv, compresi YouTube e la tv su Internet.

Altri 27 minuti, tuttavia, sarebbero stati utilizzati, se non fossimo stati ipnotizzati da Facebook, per lavoricchiare un po' da casa. Dovremo recuperare domani mattina in ufficio, ma, intanto, abbiamo rinunciato anche a 12 minuti di sonno. Abbiamo anche perso sette minuti che avremmo, altrimenti, dedicato a qualche lavoretto casalingo e altri 6 che potevano essere utilmente spesi nello studiare una lingua straniera. Per il resto, solo spiccioli. Se il web non ci avesse catturato, avremmo dedicato 4 di quei cento minuti a rilassarci sul divano ad occhi chiusi a pensare ai fatti nostri e altri 5 a chiacchierare con la vicina di pianerottolo o a telefonare ad un amico.

Sono gli uomini più delle donne a cercare rifugio online, probabilmente anche perché per le donne è più difficile sottrarsi all'alternativa di aiutare altri membri della famiglia, tipo i bambini a fare i compiti. Gli uomini, a quanto pare, sacrificano invece l'istruzione. Ma davvero il Facebook, Twitter, Google sono un magnete a cui è così difficile resistere? Il dubbio viene, guardando altri dati, che non danno l'idea che spendere online il proprio tempo libero sia una scelta particolarmente "trendy" o "cool".

Il censimento Usa ci dice che quelli che più probabilmente (al netto di tv, videogames, e-mail) accendono il computer per tirare la serata sono i neri, seguiti dagli asiatici. Bianchi e ispanici vengono dopo. Facile fiutare qui, almeno nel primo caso, un problema di soldi. Chi sceglie il computer invece della pizzeria o della discoteca è più facile che guadagni meno di 30 mila dollari l'anno.

Sopra questa quota, il ricorso al computer per riempire il proprio tempo libero scende drasticamente, quasi alla metà. Chi può permettersi di spendere non la trova, evidentemente, un'alternativa molto eccitante. Al diavolo Facebook, andiamo a ballare! L'intrattenimento online sarà anche il passepartout al divertimento del futuro, ma, per il momento, ha spesso l'aria di ultima spiaggia.

 

 

WEB INTERNET PUBBLICITA I DATI PERSONALI IN INTERNETIL CONTROLLO SU INTERNET FLUSSI INTERNET logo facebooklogo twitter YOUPORN LOGO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”