IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO - PREMIO MARZULLO A ILARIA CAVO, DAL PLASTICO DI COGNE ALLA INTERVISTA INGINOCCHIATA A SCHETTINO CON DOMANDONA FINALE: “LEI SI SENTE ANCORA COMANDANTE?” - NEL SOLCO DI ZIO MICHELE MISSERI, IL COGLIONE SULLO SCOGLIO NAUFRAGA IN TV FARFUGLIANDO VERSIONI INCREDIBILI E INCOMPRENSIBILI E SCARICA DA CAFONE LA MOLDAVA DOMNICA: “AMICA DI TUTTI…”

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1 - SCHETTINO SFIDA ZIO MICHELE...
Nanni Delbecchi per il "Fatto quotidiano"

Dunque capitan Schettino è passato all'istante dagli arresti domiciliari agli onori televisivi. Con una mano firmava il registro della messa in libertà, con l'altra il contratto per Mediaset. Il tempo di farsi una doccia, mettersi un paio di litri di brillantina in testa ed eccolo in video pronto a spiegarci che è stato grazie al suo intervento se la Costa Concordia se l'è cavata con soli 30 morti, e sempre grazie a lui lo scontro si è limitato a quello scoglio maledetto; pensate che sarebbe successo se gli scogli fossero stati due, o un arcipelago al completo.

ILARIA CAVO jpegILARIA CAVO jpeg

Tutto questo al microfono amico di Ilaria Cavo, ansiogena inviata del nuovo programma di Salvo Sottile, Quinta colonna (Canale 5, martedì sera). Quarto grado, Quinta Colonna, forse in un prossimo futuro anche Settimo Cielo: a Sottile piace giocare al rialzo, per lui la cronaca deve essere come la bistecca alla fiorentina (molto al sangue), si è specializzato nel trattare le disgrazie come numeri varietà e nel trasformare in vedette da prima serata i suoi protagonisti più oscuri.

ILARIA CAVO INTERVISTA SCHETTINO jpegILARIA CAVO INTERVISTA SCHETTINO jpeg

Parrebbe questa l'ultima frontiera della tv, anche se gli ascolti, a sorpresa, non hanno premiato il debutto di Schettino; solo un milione 768.000 spettatori (10,35% di share), poco più della metà della serie poliziesca trasmessa da Raiuno. Può essere che su questo modesto risultato abbia pesato la polemica scatenata da Twitter sull'esclusiva realizzata a pagamento; non i 57 mila euro versati da Schettino a Canale 5 per uno spot di 20 minuti sulla sua innocenza, ma quelli pagati da Canale 5 a Schettino per poter sparare in video il faccione languido e contrito del capitano sciupafemmine (e sciupamotonavi).

SCHETTINO A QUINTA COLONNA DA SALVO SOTTILE jpegSCHETTINO A QUINTA COLONNA DA SALVO SOTTILE jpeg

Può darsi che molti abbiano accolto l'appello a non sintonizzarsi per un fatto di decenza; e che altri abbiano cambiato canale strada facendo, nell'impossibilità di seguire gli anacoluti e gli inchini alla consecutio temporum che si infrangevano regolarmente contro la sintassi italiana: "Si è creato un incidente banale nel quale la fatalità ha trovato breccia proprio nell'interazione tra esseri umani...".

IL COMANDANTE DELLA CONCORDIA FRANCESCO SCHETTINOIL COMANDANTE DELLA CONCORDIA FRANCESCO SCHETTINO

Ci sarebbero voluti i sottotitoli, come aveva a suo tempo chiesto e ottenuto il rivale televisivo a cui Schettino, con la sua intervista, ha lanciato la sfida: lo zio Michele, da due anni re indiscusso della nuova tv del dolore. È stato lui, zio Michele, con le sue cinque versioni al minuto, a trasformare l'indagato, o addirittura il reo confesso, in una di star mediatica capace di alzare lo share alla sola vista del suo cappello a campana o del suo garage.

Dopo di lui molti hanno tentato di emularlo, ma nessuno è riuscito a strappargli lo scettro; nemmeno il caporalmaggiore Parolisi, l'istruttore delle soldatesse che sembra uscito direttamente da un film di Nando Cicero. Ora ci prova Schettino e parrebbe avere le carte in regola; fa le cose in grande (mica ha sgonfiato un canotto con la cerbottana), ha un faccione che più che bucare lo schermo lo riempie, e con la visiera rigida da capitano parte avvantaggiato sullo zio anche nel cappello.

Costa ConcordiaCosta Concordia

Potrebbe essere lui il divo della prossima stagione tv: il plastico della Costa Concordia a Porta a porta c'è già, mancano solo i criminologi che fanno la fila e Barbara Palombelli che ci dà le ultime sulla moldava Domnica Cemortan. C'è anche chi, in area Pdl, lo ha additato quale vittima designata dei giustizialisti e non ci stupiremmo se un domani venisse varata la Lista Schettino. Resta però il fatto che questo primo varo televisivo non ha dato i risultati sperati; evidentemente gli inchini di Schettino sono sempre a rischio.

DOMNICA CEMORTAN SULLA COVER DI OGGIDOMNICA CEMORTAN SULLA COVER DI OGGI

2 - SCHETTINO E SOTTILE, IL NAUFRAGIO IN TV
Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"

Non voglio neanche pensarci all'eventualità che l'intervista a Francesco Schettino sia stata pagata da «Quinta colonna», il programma condotto da Salvo Sottile. Preferisco pensare a una strategia della difesa, alla voglia di scoop della solita Ilaria Cavo (cresciuta alla scuola del delitto di Cogne), al ridicolo teatrino messo in scena dalla trasmissione (dalla richiesta di applauso per le vittime al gioco delle parti dei vari protagonisti, sospesi tra l'indulgenza e la dura condanna), a una brutta serata di tv (Canale 5, martedì, ore 21.25).

Ovviamente sarà il tribunale a stabilire la verità sul naufragio, ma lì, in tv (con tutti i limiti di ogni rappresentazione), Schettino è parso un uomo modesto, più furbetto che pentito. Si confessa alla Cavo perché sente il bisogno di spiegare, di «metterci la faccia», di difendersi pubblicamente. In apertura definisce addirittura l'intervista come un «dovere morale» nei confronti del pubblico televisivo. Dovere morale? Non voglio neanche pensarci all'eventualità che l'intervista sia stata pagata.

LA TRASFORMAZIONE DI MICHELE MISSERILA TRASFORMAZIONE DI MICHELE MISSERI

Il tutto si svolge nella casa di un amico fidato, alle spalle di Schettino troneggia un vascello in miniatura, a vele spiegate (i dettagli parlano più di lui). La frase più farsesca la dice a inizio intervista: «Ognuno ha la sua verità». Poi scarica la ragazza moldava come «un'amica di tutti», sostiene di aver mentito alla capitaneria sul black out a bordo per «proteggere i passeggeri», spiega che se avesse saputo che la celebre telefonata con De Falco sarebbe stata resa pubblica gli avrebbe parlato con tutt'altro tono (cosa gli avrebbe detto: «fatti i c... tuoi!»?).

La Cavo ci tiene a elogiare il difficile lavoro svolto per ottenere il colloquio (una lezione di grande giornalismo trash), i pazienti e prolungati contatti con la famiglia del comandante, la promessa (mantenuta) di totale riservatezza e poi chiude così: «Lei si sente ancora comandante?». Premio Gigi Marzullo alla giovane carriera.

 

 

 

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