tiziano terzani

“IL PREMIO TERZANI? E' ROBA DA COMUNISTI" – LA GIUNTA LEGHISTA DI UDINE TAGLIA I FONDI AL FESTIVAL LETTERARIO: "NON PORTA TURISTI" - L'ASSESSORE ALLA CULTURA: "TERZANI È DIVENTATO UN SANTO SECOLARE, UN OGGETTO DI CULTO, COMPLIMENTI A CHI È RIUSCITO A IMPORLO ASSOCIANDOLO A UN'IDEA DI ALTA QUALITÀ COME PERSONA, DELLA QUALE IO FORTEMENTE DUBITO..." - LA VEDOVA DI TERZANI: "CI OFFENDONO. NON SI È MAI FATTA POLITICA IN QUELLA SEDE"

Enrico Ferro per repubblica.it

 

tiziano terzani con la moglie angela 6

Il premio letterario internazionale Tiziano Terzani? "Roba da comunisti". Forte di questa sintesi quantomeno facilona, la giunta leghista che dall'anno scorso guida il Comune di Udine ha ridotto da 30mila a 10mila euro il contributo destinato al festival Vicino/lontano.

 

La quindicesima edizione è in programma dal 16 al 19 maggio, ma al sindaco Pietro Fontanini e all'assessore alla Cultura Fabrizio Cigolot proprio non va giù questa rassegna dedicata allo scrittore, pensata nel 2004, pochi mesi dopo la sua morte, grazie all'intuizione di un gruppo di persone innamorate della cultura, riunite intorno al tavolo di una trattoria di Trieste insieme a Paolo Rumiz. Oltre 20mila presenze nella prima edizione, poi un crescendo in quelle successive. Con una giuria che annovera nomi del giornalismo italiano come Giulio Anselmi, Ettore Mo e Milena Gabanelli.

tiziano terzani con la moglie angela 5

 

È proprio l'assessore Cigolot, pure lui della Lega, a uscire allo scoperto: "Terzani è diventato un Santo secolare, un oggetto di culto, complimenti a chi è riuscito a imporlo associandolo a un'idea di alta qualità come persona, della quale io fortemente dubito anche perché ci sono autorevoli esponenti che sull'analisi storica di Terzani avrebbero mosso più di qualche critica". Platea ammutolita.

 

Lui non si scoraggia e, anzi, rilancia: "Ne ho discusso con gli organizzatori. se questo è il modello che intendono portare avanti sono liberi di farlo, ma trattandosi di un'iniziativa sostenuta, su un totale di spesa di 280mila euro, con 192mila dalla Regione e 30mila dal Comune, sentiamo di dover esprimere considerazioni sulla progettualità sviluppata". Ma a chi cerca di indagare sui motivi per cui un festival culturale di questo spessore possa essere recepito meramente come una "cosa di sinistra", il sindaco si nega: "Se è per il caso Terzani, questo è il numero di telefono dell'assessore Cigolot". Che va giù ancora una volta dritto: "È di sinistra per le persone che lo frequentano, per gli inviti che fanno".

 

angela terzani

È un po' il pallino di questa generazione di sindaci leghisti, quella di catalogare le rassegne culturali in base a presunti colori politici. A Padova l'ex sindaco Massimo Bitonci, oggi sottosegretario all'Economia, arrivò a cancellare il finanziamento di 50mila euro per la Fiera delle Parole che si teneva ormai da anni a Palazzo della Ragione. Nella sua lista nera di autori "di sinistra" finirono Ezio Mauro, Sergio Staino, Corrado Augias, Lella Costa e Paolo Di Paolo. Ora la presa di posizione dell'amministrazione comunale di Udine rischia di influenzare anche la Regione, retta da un altro leghista, Massimiliano Fedriga. Perché è da lì che viene il finanziamento più cospicuo. "È un peccato uccidere un'iniziativa del genere, personalmente sono offesa", dice Angela Staude Terzani, moglie dello scrittore, che di Udine è anche cittadina onoraria. "Non è con un linguaggio così rozzo che si parla di Tiziano. Ma soprattutto non è vero, non si è mai fatta politica in quella sede".

 

tiziano terzani con la moglie angela 1

Entusiasta dell'idea fin dall'inizio, convinta nel respingere le critiche che venivano dalla sua città, Firenze, per il Premio organizzato in trasferta, ora si ritrova a un passo dallo sfratto. "È una perdita per i cittadini buttare tutto ciò che si è costruito in 15 anni. Questo metodo, poi, è inaccettabile", rileva con rammarico. Chi lo ha letto e amato ora si chiede come reagirebbe, lui, di fronte a queste critiche. C'è una sua frase celebre che può calzare a pennello: "Ridere, io trovo che ridere è una cura, è parte della guarigione. Per cui il consiglio che do a tutti è cominciare con una grande risata e finire con una grande risata".

tiziano terzani con la moglie angela 4terzaniCOPERTINA DEL LIBRO 'DIVERSO DA TUTTI E DA NESSUNO' SU TIZIANO TERZANITIZIANO E ANGELA TERZANItiziano terzanitiziano terzani con la moglie angela 2tiziano terzani con la moglie angela 3

 

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...