libri spot

LA LETTERATURA ESCE DAL GUSCIO: PUBBLICITA’ NON FA PIU’ RIMA CON VOLGARITA’ - TWEET, PULLMAN E SOCIAL, TUTTE LE STRATEGIE DI MARKETING PER VENDERE LIBRI - CHIARA GAMBERALE: “FESTEGGIO QUALSIASI OPERAZIONE AVVICINI LE PERSONE ALLA LETTURA”

FOLLETTFOLLETT

Silvia Truzzi per il “Fatto quotidiano”

 

“L' editoria è uno strano mestiere, usa lo spirito per fare i soldi e i soldi per fare lo spirito". Il lettore ci perdonerà se per iniziare usiamo questa frase di Gian Arturo Ferrari - vicepresidente di Mondadori Libri - che abbiamo già citato in passato, ma riassume efficacemente l' idea di questo articolo che tratta appunto del "vendere i libri". A lungo, attorno ai libri, c' è stata una specie di aura sacrale nella convinzione che pubblicità facesse rima con volgarità.

AMMANITIAMMANITI

 

Il mercato editoriale è da anni in crisi: il 2015 ha chiuso in sostanziale parità con l' anno precedente, ma gennaio 2016, secondo Nielsen (società che raccoglie i dati ma non tiene conto di Amazon e degli ebook) ha chiuso con un -4,5% rispetto allo stesso mese dell' anno scorso. Il libro è un oggetto particolare, da maneggiare con cura, ma non è una res extra commercium: dunque gli editori si sono ingegnati. Sempre meno spazi sui giornali (in ragione della crisi della carta stampata), sempre più social network.

 

GAMBERALEGAMBERALE

Massimo Gramellini (Fai bei sogni ha venduto un milione e 200mila copie, 42mila ebook) ha raccontato che, mentre faceva con l' ufficio stampa del suo editore una "telefonata del secolo scorso" per stilare la lista dei critici cui mandare il romanzo, Jovanotti postava, dopo averlo letto, un tweet: Fai bei sogni ha iniziato a volare (da quando è uscito è il libro italiano più venduto), come i palloncini della copertina.

 

Che sono diventati anche un gadget, ripreso da Francesca Michielin nell' ultimo video. Ma non c' è solo la realtà virtuale. Alessia Gazzola, sempre autrice Longanesi, ha avuto le "Pasticche Leone" dedicate, una scatola di metallo che evocava una confezione di medicine, vista la professione (anatomopatologo) della protagonista de L' allieva.

 

LIBRI A BORDO BUS ITINERANTELIBRI A BORDO BUS ITINERANTE

Nel 2014, per l' uscita de I giorni dell' eternità, Mondadori ha organizzato per blogger e fan un viaggio Milano-Roma con Ken Follett, prenotando una carrozza intera del Frecciarossa. Un anno fa per lanciare La Sposa giovane di Alessandro Baricco, Feltrinelli ha allestito un grande totem all' ingresso binari della stazione centrale di Milano.

 

CHIARA GAMBERALECHIARA GAMBERALE

I mezzi di trasporto vanno per la maggiore: l' anno scorso per Roma si potevano vedere gli autobus con la copertina di Anna di Niccolò Ammaniti e dall' 8 marzo prossimo, gireranno altri bus con Adesso di Chiara Gamberale (Feltrinelli). L' autrice, prima in classifica fino alla settimana scorsa, racconta: "Festeggio qualsiasi operazione avvicini le persone alla lettura. Indipendentemente dal fatto che si tratti di un mio romanzo, che la città inviti ad andare in libreria mi sembra bellissimo.

 

Altrove già succede: ricordo tre anni fa ad Amsterdam un intero viale tappezzato dai manifesti dell' edizione olandese de Il corpo umano di Paolo Giordano". Nicola Lagioia - premio Strega in carica con La ferocia (Einaudi) - circoscrive gli ambiti: "Sono favorevolissimo alla pubblicità: il guaio sono, spesso, i budget che mancano. È necessario però trovare il linguaggio giusto: non puoi vendere un libro come se fosse una saponetta perché così non ti rivolgi ai lettori".

libri in venditalibri in vendita

 

Una merce, ma una merce particolare; come gli editori sono mercanti, ma mercanti sui generis. "L' importante - spiega Giuseppe Strazzeri, direttore editoriale di Longanesi - è dosare tra volontà di comunicare un contenuto al pubblico e la sacrosanta esigenza di venderglielo. Il marketing più efficace è quello rivolto ai librai. Alle loro orecchie, brochure illustrative, cartelli, eventuale acquisto di spazi vetrina, suonano giustamente come forme di investimento da parte dell' editore.

libri in esposizionelibri in esposizione

 

Credo meno nella spinta di marketing del libro alla stregua dell' articolo merceologico, ossia condotta prepotentemente sul pubblico finale che io ritengo sia meno sensibile all' invasività del marketing classico, dalle affissioni alle politiche iperaggressive di prezzo".

 

Gianluca Foglia, direttore editoriale di Feltrinelli, avverte: "Dobbiamo stare attenti a non svilire il prodotto. Ma soprattutto nel caso di alcuni libri capaci di parlare a tanti lettori, l' editore ha il dovere di sperimentare nuove strade per attirare l' attenzione del pubblico. Altrimenti condanniamo i libri a stare dentro un recinto che non può che restringersi con il tempo".

 

LIBRILIBRI

Da Torino gli fa eco Ernesto Franco, direttore editoriale di Einaudi: "Il rapporto dev' essere laico. È essenziale che il marketing non sia il criterio per selezionare gli autori o i titoli. Ricordo una campagna di qualche decennio fa: alle librerie Feltrinelli vendevano i libri al chilo. Erano libri Feltrinelli, importanti e curati e l' iniziativa ebbe successo. L' uso provocatorio e intelligente del marketing è un' operazione di alta cultura".

 

nicola lagioianicola lagioia

Alla nostra rassegna, manca una parte: Anastasia Paglia Sforza è la titolare di un' azienda che tratta la pubblicità esterna, la Apa (si è occupata per esempio della campagna di Ammaniti). Ma è anche una grande appassionata di libri, tanto che per promuovere la lettura pratica sconti agli editori che decidono d' investire in affissioni o campagne sui mezzi pubblici: "Avrei voluto fare la libraia e con alcuni amici ho fondato un piccolo club del libro. Discutiamo di quello che leggiamo e una volta al mese invitiamo un autore. È un bel modo per trascorrere il tempo".

 

Visto che siamo in tema, di soldi bisogna parlare. Quanto costa una campagna? "Cento plance parapedonali (le ringhiere che in mezzo hanno uno spazio pubblicitario) per 14 giorni circa 6mila euro. Con due bus, 8-10mila. Ma questi sono i prezzi per gli editori. Per gli altri il costo è circa il 25% in più".

GIAN ARTURO FERRARI GIAN ARTURO FERRARI LIBRI STRATEGIE MARKETINGLIBRI STRATEGIE MARKETING

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…