Ian Burns per “Mail On Line”
Queste incredibili immagini rivelano la vita degli afro-americani che alla fine della guerra civile era liberi solo nominalmente. Il tredicesimo emendamento abolì la schiavitù, ma alcuni ‘proprietari’ trovarono comunque il modo per mantenere vivo lo spirito della segregazione dopo il 1863.
Agli schiavi liberi venne chiesto di continuare a lavorare nelle stesse piantagioni, la mezzadria fu un modo per saldare i loro debiti. In una foto del 1910 si vede un vagone carico di schiavi, 50 anni dopo la proclamazione di emancipazione, arrestati sotto le leggi di Jim Crow e costretti ai lavori forzati.
In altre gli afro-americani vivono ancora nei campi di cotone gestiti dai bianchi, le scuole per soli neri, l’identikit che ritraeva ‘il tipo criminale negro’ e il poster che spaventava i cittadini paventando un mondo in cui i bianchi avrebbero lustrato le scarpe ai neri.
Le immagini più crude sono quelle delle esecuzioni in pubblico: il corpo carbonizzato di 18enne in Texas, condannato per aver stuprato la moglie di un bianco, risale al 1916. Con le leggi di Jim Crow i neri finivano in carcere anche solo per aver imprecato accanto ad una signora bianca.
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