LUCA TELESE MENA ANCORA SU SIMONA ERCOLANI: “OLTRE A ESSERE SPIN DEL 'SI' AL REFERENDUM, HO SCOPERTO CHE LA SIGNORA RONDOLINO PERCEPISCE 46 MILA EURO L’ANNO DA PALAZZO CHIGI PER UNA CONSULENZA SU ‘GLI ANNIVERSARI DI INTERESSE NAZIONALE’. FA PROPAGANDA PER RENZI PERCHÉ IL GOVERNO ALMENO UN POSTO DI LAVORO LO HA PRODOTTO DI SICURO. IL SUO”

Condividi questo articolo


fabrizio rondolino e simona ercolani al gay pride fabrizio rondolino e simona ercolani al gay pride

Luca Telese per “la Verità”

 

Pochi giorni fa vi abbiamo raccontato la meravigliosa storia di Simona Ercolani in Rondolino, autrice televisiva, spin girl del Sì, ideatrice di una serie di reportage diffusi via internet sul sito del Pd: «Storie dall' Italia che cambia». Il primo di questi documentarietti propagandistici a favore del governo e del Sì, era la la storia di Alessio Romeo, imprenditore disperato è pronto a delocalizzare, prima del Jobs act, e subito dopo speranzoso e pronto ad assumere come centinaia di migliaia di imprenditori italiani.

LUCA TELESE LUCA TELESE

 

Sulla Verità abbiamo coniato per questo format, il termine di «Cinegiornale Renzi». Simona è una donna piena di passione, quando era occhettiana ha chiamato sua figlia Bianca Svolta (in onore della Bolognina), meno male che la ragazza non ha avuto una sorella, altrimenti oggi la chiamerebbero Leopolda.

 

simona ercolani simona ercolani

Ho scoperto dopo il pezzo sul cinegiornale che Simona percepisce 46.000 euro l' anno da Palazzo Chigi per una consulenza su «Gli anniversari di interesse nazionale». Qualcuno malevolo, mi ha detto: «Luca, ma non è che la Ercolani fa propaganda per il Jobs act perché è pagata da palazzo Chigi?». Ho risposto indignato. Assolutamente no: la Ercolani fa propaganda per Renzi, per il Sì e per il Jobs act in assoluta buona fede. Perché il governo almeno un posto di lavoro lo ha prodotto di sicuro. Il suo.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…