MAI PIÙ SENZA “POLLAIO” - RIPARTE LA DIS-CARICA DEI TALK: STASERA BRU-NEO VESPA FESTEGGIA IL VENTENNALE DI “PORTA A PORTA” CON RENZI - DALLA PROSSIMA SETTIMANA È DERBY TRA IL NEW “BALLARÒ” DI GIANNINI E FLORIS

Le regole auree del decano Vespa: “Mai invitare persone a caso, attenersi a temi concreti. La riforma del Senato e della giustizia, ad esempio, non emozionano nessuno. Un personaggio sorprendente? Papa Francesco” (ma va?) - Giannini snobba gli ospiti-acchiappascolti: “La differenza non la fa chi porti in studio ma le notizie che trovi nei servizi esterni”

Condividi questo articolo


Giacomo Galeazzi per "La Stampa"

 

MASSIMO GIANNINI ANDREA VIANELLO BALLARO MASSIMO GIANNINI ANDREA VIANELLO BALLARO

Fino all’ultimo ospite, fino all’ultimo telespettatore in un’annata televisiva in cui non passerà serata senza un talk show. Con la ripresa politica d’autunno, la stagione dei palinsesti diventa disfida tra salotti tv. Ieri ad aprire la contesa a colpi di share è stata sul La7 la striscia quotidiana pre-tg di Giovanni Floris, che poi da martedì 16 settembre si scontrerà con il suo passato. In contemporanea, infatti, Massimo Giannini condurrà su Rai 3 «Ballarò».

 

Massimo Giannini Massimo Giannini

Stasera, con Matteo Renzi ospite, torna su Rai 1 «Porta a Porta». Spiega l’anchorman Bruno Vespa: «Il programma è alla sua 20° edizione e con questa concorrenza fare il 13% di media di audience è come il 26% di quattro anni fa». Poi, da decano del format, detta le «regola auree» a cui attenersi. «Gli ospiti che vanno in una trasmissione, dicono no alle altre». Inoltre, «mai invitare persone a caso e attenersi sempre ai temi concreti: stipendi, consumi e tasse». Infatti «la riforma del Senato e della giustizia non emozionano nessuno». Papa Francesco, invece, «è un personaggio sorprendente e lo seguiremo in Turchia e nelle sue svolte».

 

floris la7 19 e 40 4 floris la7 19 e 40 4

Al riguardo ha le idee chiare anche Giannini. «Mi tiro fuori dalla corrida per aggiudicarsi gli ospiti come trofei, la differenza non la fa chi porti in studio, ma le notizie che trovi nei servizi esterni». Basta, quindi, «con le verità di comodo, con il palazzo che si specchia e si racconta a modo suo».

 

VESPA BERLUSCONI SELFIE CON DEXTER VESPA BERLUSCONI SELFIE CON DEXTER

Dalla «caccia allo scalpo» Giannini tiene fuori il premier: «Ha in mano i destini dell’economia e della politica estera, quindi non potevamo non invitarlo anche noi». Però «non è sulla rincorsa agli ospiti che si recupera in qualità». Tanto più che un talk show «non è una corsa dei cento metri ma una maratona» e l’obiettivo è «raccontare i problemi veri del Paese indicando una via d’uscita dalla crisi». Sulle poltroncine, quindi, siederanno persone che «aprono la mente e offrono una proposta», non «i designati dagli uffici stampa dei partiti».

selife matteo renzi twitter poi cancellato selife matteo renzi twitter poi cancellato

 

Floris ha portato con sé dalla Rai la squadra di inviati e redattori, integrandoli con nuovi giornalisti sia per la nuova striscia quotidiana, «Diciannovequaranta», 13 minuti con sondaggio e analisi della notizia del giorno, prima del tg di Mentana, sia per «diMartedì», talk di approfondimento politico, economico, sociale, con la copertina di Maurizio Crozza e i sondaggi di Nando Pagnoncelli.

Michele Santoro Bacchiddu by Benny Michele Santoro Bacchiddu by Benny

 

«Sarà una trasmissione nuova, con punti fermi e il gusto di ripartire da zero: non faremo la fotocopia di Ballarò». Per martedì prossimo anche Floris ha invitato Renzi, che «deve rispondere». E sarà derby a La 7 con Michele Santoro che da giovedì 25 settembre orienterà «Servizio Pubblico» verso «nuove sperimentazioni per provare a rompere tutti i ritmi del talk». Nella squadra Marco Travaglio, Sandro Ruotolo, Vauro, Gianni Dragoni e l’ ex responsabile della comunicazione per la Lista Tsipras.

Crozza Kazzenger Crozza Kazzenger

 

Paola Bacchiddu scatenò molte reazioni quando postò sul profilo Facebook una sua foto in bikini su una barca, con il fondoschiena in bella mostra, accompagnata dal commento: «È iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo. Votate l’Altra Europa». Adesso, sempre su Fb, annuncia: «Farò parte della squadra di Servizio Pubblico su La7, ringrazio Michele Santoro per l’opportunità».

Nando Pagnoncelli Nando Pagnoncelli marco travaglio marco travaglio

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…