METTETE UN FLORIS NEI VOSTRI CANNONI - “IL PD CONTRO BALLARO’? GIANNINI FA BENE IL PROPRIO LAVORO. E’ NORMALE CHE SUBISCA GLI ATTACCHI DELLA POLITICA. SPETTA ALLA RAI PROTEGGERLO” - GLI SMS DI VELTRONI: "CI SCAMBIAMO LE BATTUTE DEI CINE-PANETTONI E ADORIAMO MARIO BREGA” - -

Floris parla del suo nuovo romanzo che sembra una commedia all’italiana: “C’è un po’ del film di Lino Banfi, “L’allenatore nel pallone” ma la scena finale ricorda “Mezzo destro Mezzo sinistro” - Poi magnifica Spalletti e le sue intuizioni tattiche - "Condurre in futuro una trasmissione sportiva? Non si esclude mai nulla..." -

Condividi questo articolo


FLORIS GIANNINI FLORIS GIANNINI

Francesco Persili per “Dagospia”

 

«E’ normale che un giornalista come Massimo Giannini che lavora sulla politica e fa bene il proprio mestiere subisca gli attacchi della politica …». A difendere il conduttore di Ballarò finito nel mirino del Pd per aver definito “incestuosi” i rapporti tra banche e governo sulla vicenda Banca Etruria e sul presunto conflitto di interessi del ministro Boschi, è il “rivale” Giovanni Floris, che parla con Dagospia al termine della presentazione del suo romanzo “La prima regola degli Shardana” (Feltrinelli).

 

FLORIS FLORIS

Nel 2014 era toccato a lui finire nell’occhio del ciclone dopo il botta e risposta con Renzi sui tagli alla Rai. Chi tocca il governo, prende la scossa? «Se fai questo lavoro te lo devi aspettare, fa tutto parte del pacchetto – prosegue il conduttore di “Dimartedì” - il giornalista deve andare avanti ed evitare di farsi frenare dalla politica. Spetta all’azienda, in questo caso alla Rai, non cedere terreno e proteggere Giannini».

 

walter veltroni walter veltroni

Anche il conduttore di Ballarò, quindi, potrebbe essere uno Shardana, uno di quegli indomiti guerrieri delle isole che hanno ispirato Floris per il suo nuovo romanzo intriso di sarditudine, colpi di scena e situazioni da pochade (vedi le pagine illuminanti sul “paradosso della zoccola”): «Il libro sembra una commedia ma come la commedia italiana dice cose importanti», arguisce Walter Veltroni che rivela di intrattenere una particolare forma di corrispondenza con il conduttore di “Dimartedì”:

 

DE SICA DE SICA

«Ci scambiamo sms con le battute dei cine-panettoni, conosciamo a memoria tutti i film di Christian De Sica, c’è un personaggio che ci lega e che entrambi adoriamo: Mario Brega…». Un testimonial perfetto, a pensarci bene, della prima regola degli Shardana (per scoprirla bisogna arrivare alla fine del libro).

 

MARIO BREGA MARIO BREGA

Nel romanzo di Floris quella banda scombinata di ex liceali che «sembrano i ragazzi di Fandango, il film di Kevin Costner…», ritrova il senso di tutto in fondo a un viaggio tra politici laidi e campioni del mondo sui generis come Franco Selvaggi, l’unico giocatore lucano (prima di Zaza) a vestire la maglia della Nazionale ma che nel mundial di Spagna ’82 non giocò neanche un minuto, canzoni della Pausini, utopie, citazioni di Maradona («Se mi trovassi a un matrimonio con uno smoking bianco e mi arrivasse un pallone inzuppato di fango non esiterei a stopparlo di petto») e descrizioni di giocatori sghembi che sembrano usciti dalla penna di Soriano. O da un b-movie pallonaro.

SELVAGGI SELVAGGI

 

«In questo libro c’è un po’ del film di Lino Banfi, “L’allenatore nel pallone” ma la scena finale ricorda “Mezzo destro Mezzo sinistro” e il centravanti spompo Margheritoni aka Andrea Roncato, spiega Floris che definisce questi film «elementi fondamentali della nostra formazione…».

FLORIS COVER FLORIS COVER

 

«Le origini di questo libro vanno ricercate al Tasso», scherza Paolo Mieli che con Floris e Veltroni ha in comune gli studi nello storico liceo romano. Si rincorrono ricordi (il primo segretario del Pd ricorda le partite giocate il 31 dicembre con una formazione il cui nome è tutto un programma: “Sdegno democratico”) e aneddoti di improbabili partite di calcetto.

 

Quando scriveva sul “Romanista” il giornalista ex Ballarò esaltava il gioco della Roma di Spalletti. Ora che il tecnico toscano è tornato a Trigoria, Floris magnifica le intuizioni di Perotti «falso nueve» e di «Ruediger sulla fascia». «Spalletti è uno che prepara la ricetta in base agli ingredienti che ha a disposizione». Anche lui, a ben vedere, è un altro fedele alla prima regola degli Shardana.

SPALLETTI SPALLETTI

 

Il conduttore di “Dimartedì” parla volentieri di calcio e racconta di essersi divertito come ospite nella trasmissione di Pardo, “Tiki Taka”: «Fare il commentatore mi piace ma col mondo del calcio ci andrei molto cauto». Escludiamo, dunque, di poter vedere Floris alla conduzione di una trasmissione sportiva in futuro? «Non si esclude mai nulla….»

MEZZO DESTRO MEZZO SINISTRO MEZZO DESTRO MEZZO SINISTRO FLORIS GIANNINI FLORIS GIANNINI ALLENATORE NEL PALLONE ALLENATORE NEL PALLONE

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…