MICHELE SERRA S’È ACCORTO CON VENT’ANNI DI RITARDO CHE LO SCRITTORE SI È TRASFORMATO IN CELEBRITÀ - LANDINI PIÙ CHE IL SINDACALISTA AMERICANO JIMMY HOFFA SEMBRA IL SOLITO “JIMMY FUFFA”

#cambiaverso, jobs act, la buona scuola. Renzi ha già pronto il nome per il prossimo provvedimento destinato a rilanciare l'economia. Si chiamerà: Bella fraté - Bravi Dolce e Gabbana per il coraggio con cui hanno liberamente espresso il loro pensiero di fronte al conformismo e all'intolleranza del politicamente corretto…

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ELTON JOHN CON I PUPI ELTON JOHN CON I PUPI

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Al politico che si è rotto il cazzo il sostegno degli elettori coi guanti di lattice.

Tuco

 

Lettera 2

Ha ragione il sobrio e moderno Elton i suoi (??) figli non sono sintetici sono solo sfortunati. Non potranno  mai avere una mamma.

Sanranieri

 

Lettera 3

Caro Dago, è un peccato che "Il Mattino" sia così avaro di notizie sulle cure prestate a quel politico che si è rotto il pene, perché se glielo hanno ingessato la moglie avrà fatto salti di gioia...

B.T.

Sandro Veronesi e Michele Serra Sandro Veronesi e Michele Serra

 

Lettera 4

Ci sarebbe da scrivere a Serra se non se ne è accorto con una ventina d’anni di ritardo e dopo aver goduto i privilegi dello pseudo-scrittore trasformato in celebrities.

P.

 

Lettera 5

#cambiaverso, jobs act, la buona scuola. Renzi ha già pronto il nome per il prossimo provvedimento destinato a rilanciare l'economia. Si chiamerà: Bella fraté.

Tiziano Longhi

 

Lettera 6

Caro Dago,

ho visto una fila di gente in attesa lunga almeno un chilometro. Ho chiesto se aspettavano un nuovo iPhone. No, aspettavano il libro della Boldrini in uscita domani.

A.Del Giudice

 

LEO MESSI CON DOMENICO DOLCE FOTO LAPRESSE LEO MESSI CON DOMENICO DOLCE FOTO LAPRESSE

Lettera 7

Caro DAGO, E.John non ha gradito le dichiarazioni di Domenico Dolce.  Per il cantante inglese, le parole dello stilista lombardo-siculo, sono uscite dall'orlo. Forse non cucito bene. Anzi, dice, boicottiamoli. Metterà pure una taglia su D&G (la S-M-L-XL).

Saluti, Labond

 

Lettera 8

Caro Dago, Landini e la sua pensata del partito non partito, del soggetto aggregante che senza staccarsi dal sindacato deve interloquire con le istituzioni,  sembra più una supercazzola partorita da un pugile suonato che si ostina a voler continuare a combattere, senza rendersi conto che ha perso. Ha preoccupazioni per il suo futuro? Un suggerimento disinteressato. Si cerchi un benevolo produttore, una certa popolarità l'ha raggiunta. Potrebbe interpretare come Jimmy Fuffa, il physique du rôle c'è, il remake del film sul sindacalista americano Jimmy Hoffa.

Max

 

IGNAZIO MARINO IN BICICLETTA IGNAZIO MARINO IN BICICLETTA

Lettera 9

Povero Marino fa di tutto per sentirsi importante: dal negato incontro con Obama durante la visita a Roma, alle esibizioni con Pallotta per lo stadio che furbamente si rivolge a Renzi andando alla cena del PD,  alla fine lo lasciano sempre fuori dai giochi...ora per il Giubileo era già felice di avere un altro trampolino, ma a quanto pare Renzi lo commissionerà con Gabrielli...quando si rassegnerà che non conta nulla?

 Alessandro

 

Lettera 10

Partecipa anche tu alla fiaccolata giordanobruniana anti Dolce&Gabbana. Al rogo! Al rogo! Al rogo i froci dissidenti! Coraggio, fateve sotto col torcione, l'apostasia merita una lezione, dice il fra' massone della perfida albione. Viva il medioevo del politicamente corretto. Boycotta il pensiero libero, bigotto muratore.

FABRIZIO CORONA IN MANETTE FABRIZIO CORONA IN MANETTE

Concetto K

 

Lettera 11

Caro Dago,

Perché non ci dicono la verità sui "crimini" di Corona? Stava costruendo l'atomica? Voleva far saltare Camera e Senato in seduta congiunta? Voleva rapinare lo IOR? E' il capo dell'Isis in Italia? Sicuramente deve aver commesso qualcosa di terribile se deve scontare 14 anni di galera (e li sta scontando!) mentre ogni giorno leggiamo che criminali, assassini,  condannati addirittura a pene  inferiori (bella giustizia!) sono fuori dopo qualche mese.

FB

 

Lettera 12

Caro Dago,

non capisco perché Pippo Baudo, a 79 anni, voglia occupare un posto importante nella Rai. Con tutto il rispetto della sua professionalità, dovrebbe godersi la sua pensione e lasciare ai giovani rampanti, con idee ed entusiasmi adeguati, di occupare certe posizioni. La sua ambizione è tale da non fargli capire che è arrivato il momento di farsi indietro. Un suo ritorno sulla breccia sarebbe mal apprezzato dai telespettatori, sarebbe, scusami il paragone, come se la Lollobrigida, a 88 anni, volesse interpretare il ruolo affidato alla Bellucci  che ha 50 anni.

Cordiali saluti.

Annibale Antonelli

 

Lettera 13

Caro Dago

massimofranco pippo baudo massimofranco pippo baudo

Bene avete fatto a segnalare Del Debbio e la sua trasmissione. Snobbato e preso quasi in giro dai radical chic con la puzza sotto il naso come Lella Costa e altri simil spocchiosi che guardano al popolo dai loro salotti e dalle loro terrazze. La sinistra non capisce e non capira' mai che i problemi della gente comune non sono quelli cui pensa se stessa.

Cordiali saluti.

Piero 

 

Lettera 14

Vorrei abbracciare idealmente e fisicamente Domenico Dolce e Stefano Gabbana per il coraggio con cui hanno liberamente espresso il loro pensiero di fronte al conformismo, al bigottismo, all'intolleranza e al perbenismo aggressivo di un politicamente corretto che si sta rivelando sempre più pericoloso. Altro che soft power.Non mi sorprende purtroppo la patetica crociata di chi, per esempio, vuole boicottare i prodotti D&G, segno evidente di un'indisponibilità al confronto e al dialogo che fa riflettere. Sono proprio questi signori del pensiero unico, agitatori del conformismo più becero, ad alimentare il nuovo medio evo. Bruciare nella pubblica piazza chi si permette di esprimere un'opinione diversa da quella dominante: peggio dell'Isis.

Pierpaolo

CANTIERE EXPO MILANO CANTIERE EXPO MILANO

 

Lettera 15

Dago darling, da più di dieci anni si parla e straparla dell'Expo meneghino,  ma non é ancora dato sapere (malgrado sia stata creata persino RaiExpo!) - a poche settimane dalla sua apertura - se gli organizzatori hanno pensato anche alle esigenze carnali (non solo alle pance) dei milioni di visitatori attesi. Si suppone quindi che sarà tutto molto all'italiana, cioé "Il disordine", peggio che nel film del compianto e dimenticatissimo Franco Brusati.

 

P.S. Non é che Milano si guadagnerà il primo posto mondale di "gang-bangs" outdoor, bio, ecosostenibili, ecocompatibili, ecosolidali, a km zero, nella biodiversità degli orribili "terrains vagues" del Nord-Ovest della Grande Milano, tra il cimitero maggiore e l'Expo? Data la proverbiale fretta meneghina, di una cosa almeno si é sicuri: non ci sarà lo "slow sex". Eppure ci sarebbe tanto bisogno di un novello Carlo Petrini che lanciasse presidi di "slow sex" o almeno di un novello Farinetti che aprisse dei centri "FuckItaly".

Natalie Paav

CANTIERE EXPO MILANO CANTIERE EXPO MILANO

 

Lettera 16

Caro Dago, penso che Marino non avrebbe immaginato nei suoi sogni più lussuriosi, che una mano di aiuto ad una città morente potesse venire dal papa in persona. Un giubileo straordinario che ha smosso immediatamente le sinapsi eccitate nell'ordine di: Marino, Renzi ed Alfano! Una triade ben assortita di cantastorie che hanno subito esclamato compiacimento e attenzione a quello che sarà l'evento del 2015 e del 2016. Intanto distrae l'attenzione dalle condizioni della città eterna, che con questa scusa si mobiliterà (forse qualche altro salva roma ultra milionario), per presentarsi al meglio.

 

maurizio lupi maurizio lupi

La sicurezza è fondamentale e con un ministro dell'interno simile vuoi sentirti in pericolo? e tertium (lasciami qualche briciola di latinismo) il cantastorie per eccellenza non si lascerà scappare l'occasione di collegare l'expo al giubileo in un immaginario (solo suo) ponte tra una manifestazione di sviluppo e sociale (quella di Milano) e quella profondamente religiosa. Il tutto s otto il suo pontificato, scusami, governato! Con dei governanti cosi cosa possiam temere? Saluti

Pegaso Nero

 

Lettera 17

Caro DAGO, la svolta autoritaria di Renzi, denunciata dal Corriere e da Repubblica, non stupisce. Renzi è il prodotto di due autoritarismi, quello cattolico e quello comunista. Il primo ha poco a che fare con la democrazia parlamentare, il secondo nulla. Quindi nessun stupore. Stupisce invece il suo successo, pur guadagnato con una marcia sul nulla dei suoi predecessori, e con distribuzione di un po' di quattrini alla sua base elettorale, e giganteschi favori ai suoi veri sponsor.  Il bluff si vede ogni giorno, ma chi lo vota non vuol vedere, evidentemente. Cadrà anche lui, ma insieme a tutto il cucuzzaro, seppellendoci tutti. Saluti BLUE NOTE

 

Lettera 18

banca etruria banca etruria

Caro Dago,

Dopo tanto parlare e vaneggiare di un presunto Nuovo Ordine Mondiale da parte dei soliti complottisti, improvvisamente uno se lo trova davanti: ha la faccia buffa di un piccolo megalomane di provincia tale Renzi Matteo di Rignano sull'Arno e dei suoi ministri, poveri figuranti manovrati dai soliti poteri di stanza a Bruxelles, New York e Tel Aviv  come dimostra l'affare Banca Etruria, che interessa tanto il finanziere israeliano-americano per il business aurifero. Vedrai se non faremo la fine dell'Ungheria, svenduta dopo la caduta del Muro ai capitali globali dove si ritrovano con  stipendi greci e prezzi tedeschi.

Leonardo

 

Lettera 19

Il sig. David Raggi è stato sgozzato da un marocchino irregolare che aveva avuto l’espulsione e rimaneva in Italia in virtù di un ricorso contro l’espulsione. Appena qualcuno evidenzia che il delitto l’ha commesso un irregolare straniero, subito parte il contrattacco antirazzista nostrano: “Eh, ma… perché, gli Italiani non fanno anche di peggio?”. A casa mia uno + uno fa due. Quindi, piuttosto che tenerci solo gli assassini italiani, con questo ragionamento ci dobbiamo tenere anche quelli stranieri irregolari.

omicidio david raggi omicidio david raggi

 

Buon senso vorrebbe che uno, l’irregolare, stesse nel paese di origine e, se ha avuto l’espulsione, possa fare da lì il ricorso, mentre l’altro, l’assassino italiano, stesse in galera. David Raggi, però, verrà dimenticato in fretta, seppellito sotto la furia di voler globalizzare l’Italia, che tutto, anche ogni dolore, ignora. Scommetto pure che si pretende che Requiescat In Pace. Sì, l’augurio, quello sì, possiamo farlo. E condoglianze alla sua famiglia. LeoSclavo

 

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