E' MORTA FIAMMETTA BARALLA. IL BOMBOLO DONNA DEL CINEMA COMICO ITALIANO, DEL FEMMINISMO TRASTEVERINO E DEL TEATRO D'AVANGUARDIA DI MEME' PERLINI

Fiammetta ha fatto una quarantina di film, quasi tutti tra gli anni 70 e 80. Solo l'anno scorso aveva interpretato in "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino la vecchia madre di Sabrina Ferilli in una scena che venne purtroppo tagliata e che ci piacerebbe parecchio recuperare…

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Marco Giusti per Dagospia

Fiammetta BarallaFiammetta Baralla

E' morta Fiammetta Baralla. Il Bombolo donna del cinema comico italiano, del femminismo trasteverino e del teatro d'avanguardia di Meme' Perlini. Tutti la ricordiamo come la grassona che fa jogging assieme a Paolo Villaggio in "Fracchia la belva umana" o Marmitta, la ragazzona che in "Il ragazzo del Pony Express" scambia con Jerry Cala' la sua Vespa per una borsa firmata. O Katorcia, cicciona cavernicola in "Quando le donne persero la coda".

Fiammetta BarallaFiammetta Baralla Fiammetta BarallaFiammetta Baralla

Fiammetta, come tutti la chiamavano a Trastevere, ha fatto una quarantina di film, quasi tutti tra gli anni 70 e 80. Solo l'anno scorso aveva interpretato in "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino la vecchia madre di Sabrina Ferilli in una scena che venne purtroppo tagliata e che ci piacerebbe parecchio recuperare.

Sorellastra del grandissimo Galeazzo Benti, il bel gaga' di tanti film di Toto' e Mattoli degli anni 50, che conobbe solo quando ritorno' dal Sudamerica davvero molti anni dopo, e l'incontro la segno' profondamente, Fiammetta esordi' nel cinema col suo vero nome, Beatrice Bensi, nel 1968 in un paio di musicarelli, "Donne botte e bersaglieri" con Little Tony e "Pensiero d'amore".

Ruggero Deodato la volle nel delirante e fumettistico "Zenabel" come amica della protagonista nella sua lotta contro i maschi prepotenti. Con Franco e Ciccio la troviamo in "I due maggiolini piu' matti del mondo". Si presenta come Gigliola, ma firmandosi per la prima volta Fiammetta Baralla, nel curioso "Trastevere" di Fausto Tozzi che la lancio' per la commedia degli anni 70.

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La troviamo con Alvaro Vitali in "Classe mista" nel ruolo della professoressa Gina Zuppa, con Celentano in "Tutto suo padre". Federico Fellini le dette il ruolo di Ollio al femminile in salsa femminista in "La citta' delle donne", Marco Ferrei la volle in "Storia di Piera" e Meme' Perlini in "Cartoline italiane", uno dei suoi pochi film. Impossibile non chiamarla come grassona a dieta in "Sette chili in sette giorni" di Luca Verdone con Carlo Verdone e Renato Pozzetto.

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Con Pozzetto la troviamo anche in "Da grande" e con Paolo Villaggio brilla in "I pompieri". Piu' recentemente ha alternato piccoli ruoli nelle fiction televisive, "Maria Goretti", "Don Matteo", a uffici stampa e collaborazioni per programmi televisivi. In un vecchio special tv anni 80 sul cinema al femminile gia' lamentava la brutta abitudine dei nostri cinematografari di offrire alle attrici sempre gli stessi ruoli e di ripetere con poca fantasia e un po' razzisticamente sempre gli stessi stereotipi di donna.

 

 

 

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