IL NATALE PIÙ GAIO DEL MONDO? A TEL AVIV! - LA CAPITALE ISRAELIANA LANCIA IL “PINK WINTER”: BASTA NEVE E ABETI, MEJO SPIAGGE, CHIAPPE AL VENTO E AMORE LIBERO (PALESTINESI PERMETTENDO)

Già votata come posto più gay-friendly al mondo, Tel Aviv vuole diventare l’hub di gay, lesbiche e transessuali di tutto il mondo: dal 24 dicembre al 5 gennaio, una maratona di feste in spiaggia e nei locali, un festival di cinema gay, un concorso canoro, eventi sportivi. Perché il turismo gaio è il più redditizio (e civile) che ci sia...

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Eugenia Romanelli per www.ansa.it

 

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Si sa, Tel Aviv è tra le più importanti capitali internazionali del clubbing e del dj setting insieme a Berlino, a Barcellona, a New York. E come Londra e San Francisco è anche un must tra le mete LGBTQI di tutto il mondo (Lesbiche, Gay, Bisex, Transessuali, Queer, Intersessuali). Se a tutto questo si unisce il sole, il mare e il caldo, ecco che le festività natalizie sono occasione eccelsa per una evasione a 360 gradi.

 

Oltretutto quest’anno c’è una novità che rischia di far diventare la città una tappa obbligata: la prima edizione del Pink Winter, una sorta di party globale diffuso all’insegna del divertimento, dell’integrazione, delle differenze. Per la prima volta, un festival gay invernale si svolgerà nella Miami del Medio Oriente: “Il Comune di Tel Aviv-Yafo e il Ministero Israeliano del Turismo – spiegano gli organizzatori – si sono impegnati per mettere in piedi una maratona no-stop di feste in spiaggia e nei locali, un festival di cinema gay, un concorso canoro in Eurovision, una serie di eventi sportivi LGBTQI e molto ancora per celebrare la prima festività natalizia arcobaleno della storia”.

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Un posto, insomma, dove anche tutte le famiglie non tradizionali, dalle omogenitoriali alle allargate, potranno trovare il loro albero speciale, accendere le candele per la festa di Hanukkah e festeggiare una Natività arcobaleno. “Siamo felici – dichiarano all’Associazione Famiglie Arcobaleno – che un momento tradizionale come il Natale, una festa di solito dedicata alla famiglia eteroparentale per eccellenza, diventi occasione di integrazione e dialogo tra le differenze. Speriamo che eventi come questo aiutino a trasformare l’immaginario collettivo e ad aprire la nostra cultura ad altri modelli di famiglia”.

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Dal 24 dicembre al 5 gennaio dunque, la città garantisce tappeti rossi a tutte le identità e gli orientamenti di genere, naturalmente etero compresi. “Tel Aviv è di recente stata votata come prima destinazione gay del mondo – continuano gli organizzatori – e si prevedono numeri altissimi di presenze, oltre quelle che già animano ogni Capodanno. Da noi ci sono infatti condizioni molto favorevoli al turismo in generale: oltre 300 giorni di sole l’anno, 14 km di spiagge di sabbia bianca lungo il Mediterraneo, e una temperatura media invernale di 20 gradi Celsius”.

 

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Cosa dirà il Tel Aviv Pride Week, che si svolge ogni anno durante il primo fine settimana di giugno con una parata che attrae 130.000 partecipanti e 30.000 turisti? La competizione probabilmente sarà l’occasione per fare della città una meta da Guinnes in quanto a vivacità, apertura, integrazione, allegria, divertimento. Intanto le comunità LGBTQI di tutto il pianeta hanno già cominciato il countdown per partecipare a quello che mira a diventare un appuntamento chiave per la contemporaneità e il Natale più divertente della storia.

 

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