2018fumodilondra

IL NEO PARLAMENTARE TOMMASO CERNO SI PAVONEGGA NELLA COMUNITÀ GAY: CHIAMATEMI LA VOSTRA ‘’SENATRICE A VITA’’ - CARLO DE BENEDETTI NON ''RICONOSCE'' PAOLA FERRARI - ALESSANDRO BENETTON IN ROTTA DI COLLISIONE CON LA FONDAZIONE CORTINA 2021 - A MONTECITORIO ANDREA GIAMBRUNO, COMPAGNO DI GIORGIA MELONI, LO CHIAMANO "IL TERRIBILE" -

RAGGI SEDOTTA DAL FASCINO ISPANICO DI ALEJANDRO AGAG

Albertina Grey per Dagospia

 

casellati berlusconi

In questi giorni di pallido sole ho fatto un saltino a Sankt Moritz, che ha il bene di avere un aeroporto e di essere facilmente frequentabile, anche da chi come me detesta le strade tutte curve di montagna. Non mi dilungo sulla bellezza dei paesaggi e mi limito al breve report degli incontri fatti nella ridente cittadina svizzera che mi hanno provocato massima ilarità. 

 

paola ferrari

Tra gli italiani che affollavano le terrazze ancora innevate dei rifugi era tutto un gran parlare della neo nominata presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati,  donna assai nota nella mondanità per essere una pasionaria di Silvio Berlusconi. Si vanta da anni delle sue frequentazioni con Arcore, dalle quali ha sempre tratto ottimi benefici. Non ultimo l’essere divenuta la seconda carica della malandata Repubblica Italiana.

 

Dico così perché in tanti si domandavano come fosse possibile per un aula prestigiosa come quella di Palazzo Madama guardare questa signora dirigere i lavori senza un certo tasso di grottesco divertimento. Ma è la stessa Maria Elisabetta Alberti Casellati, che si diceva pronta a credere che la giovane Ruby del Bunga Bunga fosse davvero la nipote di Mubarak? Incredibile quanto in basso si possa finire. 

 

giambruno meloni

Poi la conversazione intervallata da fondue e raclette, è virata sui pettegolezzi che tengono banco nella vicina Milano. Pare che l’ingegner De Benedetti, mi dicevano amici che frequentano la sua casa proprio in Engadina, sia sgomento da come sia stato possibile avere il neo parlamentare piddino Tommaso Cerno nella dirigenza del gruppo Espresso-Repubblica. Al suo orecchio è arrivata infatti la storiella che vorrebbe Cerno farsi un vanto del suo nuovo scranno.

 

Pare che pavoneggi nella comunità gay, di cui fa orgogliosamente parte, di voler diventare l’alfiere del mondo arcobaleno. E che dica a tutti: chiamatemi la vostra senatrice a vita. Simpatico il giovanotto che ambiva alla poltrona di Mario Calabresi.

giambruno meloni

 

Sempre dal clan De Benedetti mi arriva voce che Paola Ferrari, moglie di Marco De Benedetti, invisa al suocero per le sue idee di ultradestra che la portarono anche a candidarsi in lista con l’aspirante premier Daniela Santanché, abbia davvero esagerato con certe visite dai medici specializzati in estetica. Tanto che l’Ingegnere avrebbe detto al figlio: «Ma chi è quella signora che è venuta con te?»; non riconoscendo più i connotati dell’ex presentatrice della Domenica Sportiva.

 

alessandro benetton deborah compagnoni

A proposito di malelingue ed editoria: chi è quel direttore amatissimo da Urbano Cairo che deve farsi accompagnare alla toilette dal suo assistente personale perché ha paura di chiudere la porta mentre si scarica?

 

Ma la più sugosa polemica riguarda Alessandro Benetton. Pare che il manager, le cui capacità hanno convinto persino l’ottantenne genitore a rientrare in azienda per evitare ulteriori danni, sia entrato in rotta di collisione con lo staff della Fondazione Cortina 2021 che si dovrebbe occupare della costruzione dei Mondiali di sci.

 

Al bel Alessandro, che gode dei favori delle federazioni sportive per aver sposato Deborah Compagnoni, non basta fare l’uomo di rappresentanza. Così si è messo a rompere le scatole a quelli che, diversamente da lui, sanno fare i conti. Pare che lo stesso Luca Zaia, potente governatore leghista del Veneto, che in principio lo aveva appoggiato con entusiasmo, sia piuttosto seccato della cosa.

alejandro agag virginia raggi

 

Si parlava di politica, di come Renzi sia caduto in disgrazia e di quanto poco se ne renda conto. Pare che Maria Elena Boschi, la sua adoratissima consigliera, sia la prima a non comprendere lo stato tragico nel quel versa il partito democratico. Il suo mantra è: «Abbiamo persone elezioni ma siamo la maggioranza del PD, perché abbaino vinto il Congresso».

 

Tanto che un grande imprenditore della Romagna rossa, noto per avere il pallino della forma fisica, avrebbe raccomandato un cambio radicale di mentalità riportando i malumori di tante istituzioni, in primis la Banca d’Italia (che di confindustriali ne influenza parecchi), nei confronti di Renzi.

alejandro agag irina shayk

 

Non che il centrodestra brilli per simpatie raccolte. Le serpi di St. Moritz, che di tanto in tanto strisciano fin nei salotti romani, narravano che in certi consessi di Montecitorio Andrea Giambruno, il compagno di Giorgia Meloni, lo chiamino «Il Terribile». Giambruno in quanto a coattagine sarebbe un campione. Il suo look preferito sono le bretelle nere con i jeans e i mocassini lucidati a festa. Anche il supremo Berlusconi avrebbe detto ai suoi che è inguardabile.

alejandro agag virginia raggi

 

Da ultimo la stilettata che la mia mica Maddalena, pariolina doc, ha tirato alla sindaca romana, Virginia Raggi, dicono sedotta dal fascino di Alejandro Agag, che ha invaso la Capitale con il carrozzone delle sue macchine elettriche da competizione. Pare che quando la sindaca se ne esca con l’espressione «È sbocciato un amore» non intenda quello tra la città eterna e le corse eco, ma il suo per i modi affabili di Agag, che in privato avrebbe paragonato a quelli di Giovanni Malgò. Si narra che la dolce Virginia si sia messa anche tutta in ghingheri per una cena alla quale il suo nuovo amico Alejandro l’avrebbe invitata seduta accanto a lui. 

marco de benedetti paola ferrariCARLO E SILVIA DE BENEDETTI A SANKT MORITZCARLO E SILVIA DE BENEDETTI A SANKT MORITZ ALEJANDRO AGAG IL GIORNO DELLE NOZZE CON ANA AZNAR BOTELLAAlejandro Agagpaola ferrari marco de benedetti

 

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…