alberto sordi donne

IL NIPOTE DI ALBERTO SORDI RACCONTA I MILLE AMORI (NASCOSTI) DEL GRANDE ATTORE: ''SI DEFINIVA INFEDELE PER COSTITUZIONE. È STATO COERENTE FINO ALLA FINE'' - RACCONTÒ A BIAGI: ''FACEVO IL BALLERINO DI FILA CON 42 RAGAZZE DA TUTTO IL MONDO. HO BRUCIATO LE TAPPE DELLA SESSUALITÀ'' - L'AMORE CON ANDREINA PAGNANI - CHIESE LA MANO DI UTA FRANZ, LA SORELLA DI SISSI NEI FILM, MA POI TERRORIZZATO MANDÒ L'AMICO BETTANINI DAI GENITORI: ''QUEST'ANNO NON POSSIAMO SPOSARCI PERCHÉ SIAMO MOLTO OCCUPATI'' - SHIRLEY MACLAINE, PATRIZIA DE BLANCK, SILVANA MANGANO, KATIA RICCIARELLI, LE FESTE IN BRASILE

Igor Righetti per “OGGI

 

Alberto Sordi si definiva un infedele per costituzione. A differenza di tanti suoi colleghi e dell’italiano medio, non ha mai avuto né mogli né figli. Il marito, l’amante e il padre li ha interpretati nei suoi film. È stato coerente fino alla fine, a differenza dell’italiano medio scapolone che quando arriva a una certa età decide di capitolare con una donna. Le donne le ha sempre ritenute esseri superiori, ma con loro era onesto fin dall’inizio: diceva subito che il rapporto non avrebbe avuto un futuro.

andreina pagnaniandreina pagnani

 

Ha conosciuto e ha avuto rapporti con tantissime donne, ma non ne ha mai voluto parlare in pubblico, non ha mai fatto nomi, perché la sua estrema riservatezza glielo impediva e perché è sempre stato geloso della sua vita privata. Qualche confidenza, però, se la lasciava scappare con alcuni suoi grandi amici dell’epoca come Vittorio De Sica o Federico Fellini e con alcuni parenti che aveva frequentato fin dall’infanzia e che lo avevano aiutato all’inizio della sua carriera.

 

Io ne sono venuto a conoscenza da mio nonno Primo e da mio padre Alessandro, suo cugino. In qualche occasione ero presente anch’io, come nel caso di Patrizia De Blanck, della quale ho raccontato la love story sul numero scorso.

alberto sordi andreina pagnanialberto sordi andreina pagnani

 

Nel 1989, durante il suo programma Il Fatto, Enzo Biagi gli domandò che cosa avessero rappresentato le donne per lui. Albertone riassunse il suo pensiero: «Alle donne devo tutto. Devo la vita, perché io sono stato molto corteggiato. Giovanissimo entrai in una grande compagnia di rivista. Facevo il ballerino di fila con 42 ballerine che venivano da tutto il mondo. Ho bruciato le tappe della sessualità. Sono sempre stato circondato da donne. Forse non mi sono sposato perché non ho mai avuto la necessità di avere una compagna».

 

alberto  sordi andreina  pagnanialberto sordi andreina pagnani

 La prima volta che ha provato il desiderio di una donna risale a quando aveva 8 anni. Andò con alcuni amici a vedere a Porta Portese lo spogliarello di una certa Stella. E se ne innamorò.

 

Alberto diceva di essere stato quasi sempre corteggiato. Una delle volte in cui prese l’iniziativa fu con l’attrice e doppiatrice Andreina Pagnani (il suo vero nome era Andreina Gentili). Era il 1942, Pagnani rappresentava una delle più celebri attrici di teatro. Lui aveva 22 anni, lei 36. Si erano conosciuti a Roma, nelle sale di sincronizzazione dove Alberto doppiava Oliver Hardy, il mitico Ollio.

 

«io, sempre sincero»

una parigina a roma uta franz alberto sordiuna parigina a roma uta franz alberto sordi

Per lei Alberto provò un sentimento importante e di grande gratitudine dato che lo introdusse da protagonista nell’ambiente del teatro di rivista. La loro storia durò nove anni e fu lei a decidere di interromperla dopo che l’attrice e soubrette Wanda Osiris, con la quale Alberto andò in scena per l’ultima volta nel teatro di rivista con Gran Baraonda, le svelò che Sordi l’aveva tradita con una delle sue ballerine.

 

La leggenda narra che Alberto le chiese la mano più volte, ma lei non accettò. A noi parenti disse che non era vero. E lo precisò anche a Enzo Biagi: «Andreina non ha fatto mai cenno al matrimonio, si figuri se io le proponevo di sposarla. Sono stato sempre sincero con le donne. Nei rapporti tra uomo e donna ho precorso i tempi».

romy schneider uta franz sissi romy schneider uta franz sissi

 

Una sola volta andò molto vicino al matrimonio con un’attrice austriaca bellissima: Uta Franz, nome d’arte di Uta Franzmair, figlia di due albergatori. Lei aveva 19 anni, Alberto 34.

 

Si conobbero nel 1954 sul set del film Una parigina a Roma. Avevano anche deciso la data, ma preso dal panico, Alberto mandò il suo amico Bettanini a riferire alla famiglia della futura sposa il quale, usando il plurale maiestatis, disse: «Quest’anno non possiamo sposarci perché siamo molto occupati». Uta Franz ebbe un grande successo nel 1955 interpretando il ruolo della principessa Elena di Baviera nella trilogia Sissi.

shirley maclaineshirley maclaine

 

Per un periodo della sua giovinezza, Alberto studiò canto lirico e si esibì sulla scena operistica come basso. Ci raccontò di un flirt con una giovanissima Katia Ricciarelli confermato da lei stessa in un’intervista che rilasciò a Gianfranco Micali il 6 agosto del 2013 e pubblicata sul quotidiano Il Tirreno.

 

«Con Sordi», rivelò Katia Ricciarelli, «si è trattato di un piccolo flirt. Io ero ancora una ragazza, arrivavo dalla provincia e il solo fatto di essere corteggiata da uno come lui mi sembrava incredibile. Mi ricordo che anche in privato improvvisavamo dei duetti».

 

Alla domanda se Alberto fosse un timido, Katia Ricciarelli rispose: «Per niente. Grande playboy. Tra di noi fu una piccola cosa, con grande simpatia reciproca. Persino le sue sorelle approvarono: “Questa va bene, è una che lavora”, dissero».

katia ricciarelli  katia ricciarelli

 

avventure di una notte

Alberto era un uomo libero e non amava i legami sentimentali in quanto lo avrebbero distratto dal suo grande amore: il cinema. Non gli sono mancate le avventure di una notte come quella nel vagone letto di un treno che da Roma era diretto a Berlino. Lì, nel vagone ristorante, conobbe una donna che lo ammaliò. Ci svelò che dopo aver parlato tanto durante la cena, si incamminarono verso le rispettive cuccette e scoprirono di averle vicine.

 

katia ricciarellikatia ricciarelli

Alberto non ha mai saputo chi fosse l’avvenente signora tedesca, ma ci disse che trascorse una nottata di grande passione. Nell’estate del 1966, mentre stava girando il suo film Fumo di Londra, conobbe Elisabeth, una ragazza di nemmeno vent’anni, e le chiese di poterle fare un provino. Le diede una particina nel film e con lei passò un’estate che definì memorabile. La ricordava come una ragazza dolcissima, le dedicò la sua celebre canzone Breve amore. Sempre nella capitale britannica, ci raccontò anche di una sua frequentazione con l’attrice, regista e sceneggiatrice americana Shirley MacLaine, sorella maggiore di Warren Beatty (che poi si fidanzò con la contessa Patrizia De Blanck).

gassman mangano sordigassman mangano sordi

 

Un presunto flirt del quale però Alberto a noi parenti non ha mai parlato e che mi sembra improbabile è quello con Soraya con la quale recitò nel film del 1965 I tre volti. La foto di Soraya con dedica era l’unica immagine femminile incorniciata che Alberto teneva sulla scrivania del suo studio. La leggenda narra di un’altra love story, quella con Silvana Mangano, sua grande amica che stimava moltissimo e della quale parlava sempre con grande affetto.

 

silvana mangano alberto sordisilvana mangano alberto sordi

Nel 1992, Albertone fece alcune rivelazioni su Silvana Mangano a Laura Laurenzi, in un’intervista a La Repubblica: «Non è l’unica donna che io abbia amato», spiegò, «ma è vero che nessuna mi ha attratto quanto lei. Era molto bella, con una grande personalità, una bontà e una generosità rare. Ma era anche una donna molto complessa; forse poteva essere giudicata fredda da chi non la conosceva. Era solo molto timida. Di un fascino e di un’indolenza straordinari».

 

Alberto amava viaggiare: dagli anni Cinquanta alla metà degli anni Sessanta non appena riusciva a ritagliarsi del tempo libero partiva il 15 gennaio e tornava il 15 febbraio, super abbronzato. Per almeno 16 anni consecutivi la destinazione è stata la stessa: il Brasile, Guarujá, di fronte a Santos.

silvana manganosilvana mangano

 

Ma mai in estate, in quanto in quella stagione girava i film e nel periodo di maggior successo di film ne ha girati anche 11 all’anno. In genere si concedeva un mese di vacanza dopo il Natale trascorso in famiglia, cioè con le sorelle e il fratello, nella sua villa romana e alcune feste con gli amici di sempre. Con mio padre amava ricordare il suo periodo brasiliano che considerava uno dei più belli e divertenti.

 

uta franzuta franz

Lo raccontò anche a Laura Laurenzi: «A Guarujá ero ospite di una mia amica conosciuta a Roma e mi trattenevo da lei dal lunedì al venerdì, sulla spiaggia, a ballare, a fare grandi cene sotto le palme assieme a 50-60 signore, una più bella dell’altra, tutte mogli dei grandi paulisti, che poi le raggiungevano per il weekend. E io il weekend scappavo a gambe levate, andavo a Rio, poi il lunedì mi ripresentavo». 

 

Amori veri, flirt di qualche mese, avventure: Alberto ne ha avuti tanti, alcuni non li ha raccontati solo a noi parenti più stretti, ma pure a qualche giornalista a lui più vicino. Stupisce Carlo Verdone, che da quando Alberto è morto s’è imposto sui media come il suo più grande conoscitore.

 

silvana  manganosilvana mangano

Durante una presentazione del documentario realizzato con il fratello Luca, Alberto il Grande, Verdone rispose così alla domanda della platea sul perché nel docufilm non si fosse parlato del rapporto di Sordi con le donne: «Noi non dovevamo approfondire nulla perché non c’è assolutamente niente da dire su Sordi e le donne. Non ci sono donne. C’è da dire su Sordi e le sorelle, su Sordi e il riguardo per la madre».

 

shirley  maclaineshirley maclaine

Poi, però, corresse il tiro: «Secondo me ha avuto probabilmente degli amori che non sappiamo, era una persona molto pudica». Da quanto dichiarato da Verdone, che è presidente della Fondazione «Alberto Sordi per i giovani», destinataria da parte di mia zia Aurelia, sorella di Alberto, di 10 milioni di euro provenienti da polizze vita a favore di terzi da lei sottoscritte, si evince che Alberto, evidentemente, non si confidò neppure con lui. 

ALBERTO SORDI IL VEDOVOALBERTO SORDI IL VEDOVOALBERTO SORDI IL VEDOVO ALBERTO SORDI IL VEDOVO alberto sordi fumo di londra alberto sordi fumo di londra alberto sordi  fumo di londra alberto sordi fumo di londra alberto  sordi andreina pagnanialberto sordi andreina pagnani

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...