NO MATRIMONIO, NO PAPA! - PER L'UDIENZA DA BERGOGLIO DEI DIPENDENTI RAI ESCLUSE CON UNA CIRCOLARE (VOLUTA DALLA TARANTOLA) LE COPPIE DI FATTO!

Ufficialmente l'azienda parla di impossibilità di estendere l'invito ad altri accompagnatori per "ragioni di spazio" ma le malelingue ipotizzano che la limitazione a "coniuge e figli" della partecipazione sia dovuta alla voglia della presidente di fare bella figura con il Pontefice...

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TARANTOLATARANTOLA

Enrico Paoli per "Libero"

La versione ufficiale è semplice e disarmante al contempo. Il 18 gennaio Papa Francesco riceverà in udienza nella sala Nervi i dirigenti e i dipendenti della Rai. Vista la ridotta capienza dell'aula Paolo VI «non è possibile estendere l'invito alle relative famiglie». Soddisfatto chi potrà esserci, un po' meno chi è destinato a restar fuori, considerato che l'appuntamento cade nel bel mezzo delle celebrazioni per i sessanta anni della Rai.

Ma è fuori dall'ufficialità che la storia prende forma e diventa un fatto. Anzi, un caso. Perché dietro alla formula di rito legata alla capienza si cela il «niet» a coppie di fatto, separati e divorziati. Insomma, davanti al Papa dovranno esserci solo e soltanto famiglie rigorosamente riconosciute e riconoscibili dai sacri vincoli. Perché la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, vuol far bella figura.

Annamaria TarantolaAnnamaria Tarantola

Secondo le voci di «dentro», infatti, sarebbe stata lei l'ispiratrice della circolare anti coppie di fatto. Tutto parte da una circolare diramata del personale di viale Mazzini, costretto a suo dire, dal gran numero di adesioni, a circoscrivere il numero dei partecipanti all'incontro con Papa Bergoglio. La circolare, infatti, chiede ai dipendenti di «limitare la partecipazione ai soli componenti il nucleo familiare del dipendente», precisando che è da intendersi nucleo familiare «coniuge e figli».

Circolare, dunque, che restringe il ventaglio delle adesioni, eliminando quelle già pervenute diverse dalla composizione del nucleo familiare, come inteso e precisato dalla nota dell'azienda. L'invito restrittivo chiede di «attenersi fedelmente alle modalità indicate». Come se una coppia formata da due persone non sposate, ma conviventi, fossero degli appestati.

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Dicevamo dei malumori, dato che la circolare mette a rischio anche la presenza direttori e vice, sia di rete che di testata giornalistica. «Se non sono sposata, perché vietarmi di andare insieme al mio compagno?», dice una dipendente alquanto delusa dal perbenismo dalla circolare Rai. E un'altra ancora: «Non sono sposata e non ho attualmente un compagno. Perché non posso andare con mia madre?». E via di questo passo.

La sensazione è che le restrizioni e i limiti fissati dalla circolare della direzione del Personale della Rai puntino a proporre al Papa una platea di dipendenti in sintonia con la dottrina di Papa Bergoglio circa la famiglia. Ma considerate le tante aperture che questo Pontefice ha dimostrato sull'amore e sui vincoli tra gli esseri umani, non solo tra uomo e donna, ad apparire fuori «sintonia» rischia di essere la dirigenza della Rai.

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