NON ‘’PUBBLICO’’ PIÙ – DOPO SOLO TRE MESI IL GIORNALE FONDATO DA LUCA TELESE STA PER CHIUDERE - I REDATTORI, IN SCIOPERO, PUBBLICANO UN COMUNICATO DI FUOCO CONTRO GLI EDITORI, TESSAROLO E LO STESSO TELESE: “CHE UN’AZIENDA POSSA INIZIARE E FINIRE IL SUO CICLO VITALE IN TRE MESI È IMPENSABILE, MA CHE NON ABBIA NEMMENO LA LIQUIDITÀ PER PAGARE I SUOI LAVORATORI È INACCETTABILE” - CHE FINE FARANNO ORA I FUORUSCITI DEL “FATTO”?…

Condividi questo articolo


CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA

 

Domani alle 16,30 presso la sede di Pubblico, Lungotevere dei Mellini 10, conferenza stampa sulla vicenda del nostro quotidiano, che ad appena tre mesi dalla sua prima uscita non sarà più nelle edicole. Quello di domani sarà l'ultimo numero. Il 31 dicembre finisce l'anno e Pubblico, in edicola dal 18 settembre, non sarà più in edicola. Vi invitiamo in redazione a brindare con noi a questa incredibile impresa.    

 

I giornalisti di Pubblico

Comunicato dell'assemblea dei redattori di Pubblico Giornale

Mancano poche ore all'assemblea dei soci del 31 dicembre che deciderà le sorti di Pubblico e di quasi 30 tra giornalisti e poligrafici. All'ordine del giorno una alternativa drammatica: la ricapitalizzazione della società oppure la messa in liquidazione e
l'immediata sospensione delle pubblicazioni.

telese pubblico giornaletelese pubblico giornale

Oggi, è stato lo stesso amministratore delegato Tommaso Tessarolo ad anticipare quale sarà l'esito, annunciando la sospensione delle pubblicazioni dal 1 gennaio 2013. Lo ha fatto in una sede ufficiale, il tavolo sindacale riunito presso la Federazione nazionale della Stampa italiana e inizialmente convocato per individuare possibili soluzioni alla crisi di Pubblico. E la decisione è stata confermata e condivisa dal direttore Luca Telese, che di questo giornale è anche editore.

TOMMASO TESSAROLOTOMMASO TESSAROLO

A poco più di tre mesi dalla sua uscita in edicola, dunque, Pubblico ha le ore contate. E noi purtroppo siamo rimasti gli unici a pensare che questo sia un epilogo inaccettabile. In questo giornale abbiamo creduto. La gran parte di noi lavorava altrove e ha scelto di lasciare posti e stipendi sicuri per investire in un progetto che immaginavamo duraturo. Senza sospettare che coloro che lo hanno ideato e promosso, invece, lo avrebbero messo in discussione alla prima difficoltà.

LUCA TELESELUCA TELESE

Chiediamo ancora una volta all'amministratore delegato e al direttore-editore di tentare le strade non ancora percorse per rilanciare questa azienda. Siamo certi che un imprenditore autenticamente illuminato e capace possa ancora salvare questo giornale che, nonostante una gestione del tutto inadeguata e costellata da scelte imprenditoriali sbagliate, ha saputo trovare il suo spazio in un mercato complesso e in crisi e prova ogni giorno, pur nelle difficoltà, a offrire ai lettori un'informazione alternativa di qualità. Grazie anche ai tanti collaboratori che ogni giorno contribuiscono alla fattura del nostro quotidiano. Collaboratori che in alcuni casi non hanno ancora visto retribuiti i loro compensi e negli altri casi non hanno alcuna certezza sul pagamento degli arretrati.

Che un'azienda possa iniziare e finire il suo ciclo vitale in tre mesi è impensabile. Che la stessa azienda non abbia, in un lasso di tempo così breve, nemmeno la liquidità per pagare a tutti i suoi lavoratori le spettanze maturate è francamente inaccettabile. Per questo motivo la redazione di Pubblico oggi è in sciopero. Il giornale domani non sarà in edicola.

L'Assemblea dei redattori di Pubblico

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...