selvaggia-lucarelli

L’ODISSEA DI SELVAGGIA LUCARELLI ALL’UFFICIO OGGETTI SMARRITI DELLA STAZIONE: “MIO FIGLIO PERDE LO ZAINO E PROVO A RECUPERARLO. CHIAMO IL NUMERO, A PAGAMENTO, E MI DICONO DI ANDARE IN STAZIONE DOVE MI INFORMANO CHE L’UFFICIO OGGETTI SMARRITI NON ESISTE PIÙ…”

Selvaggia Lucarelli per "il Fatto Quotidiano"

 

selvaggia lucareli in libano (16)selvaggia lucareli in libano (16)

Atre giorni dalla partenza per il Giappone, mio figlio ha pensato bene di dimenticare lo zainetto con dentro il suo passaporto su un treno Frecciabianca Pescara-Bologna. Inutile dire che finché non ho riacquistato calma e lucidità non ho pensato a cercare lo zainetto con il prezioso documento per partire, ma a un collegio in Svizzera per lasciare mio figlio lì fino al compimento del suo diciottesimo anno d'età.

 

Purtroppo, come dicevo, dopo circa un'ora in cui ho valutato molte ipotesi, da quella di chiamare il Trota e chiedergli se il tipo da cui ha comprato la laurea andasse forte anche con i passaporti a quella di punire mio figlio e lasciarlo a Milano a fare qualche lavoro socialmente utile tipo l' addetto alla comunicazione di Maurizio Gasparri, ho deciso che avrei preso in mano la situazione come fanno i veri uomini (cioè le donne single).

 

Ho telefonato al servizio clienti Trenitalia destinato a chi abbia smarrito qualcosa su il oro treni e ho chiesto come fare a recuperare lo zainetto, contenente non solo il passaporto ma anche i compiti di mio figlio per le vacanze. L'idea di saltare le vacanze in Giappone era perfino sopportabile rispetto a quella di controllare nuovamente 75 divisioni a due cifre.

MILANO STAZIONE CENTRALE 1MILANO STAZIONE CENTRALE 1

 

Il numero è a pagamento. Mi risponde una gentile signorina a cui spiego la situazione con un'enfasi tale che a un certo punto credo si sia domandata se nello zaino ci fosse un doppiofondo con sedici panetti di droga colombiana. Risponde di andare in stazione perché lì c' è un ufficio apposito. Mi domando perché mi mandi in stazione se ho pagato per avere informazioni. Ma mi faccio forza pensando che, oltre alle divisioni, dovrò ricontrollare anche geometria.

 

MILANO STAZIONE CENTRALEMILANO STAZIONE CENTRALE

Dopo 20 minuti sono in Milano Centrale. Arrivata al piano binari chiedo dove sia l' ufficio oggetti smarriti. Un tizio mi risponde : " Chieda alla Polfer". Arrivo alla Polfer e un poliziotto mi spiega che l' ufficio oggetti smarriti alla stazione non esiste più, ma che comunque dà un' occhiata nel loro magazzino.

 

Nel mio sguardo legge la disperazione di chi ha smarrito la parure di Elizabeth Taylor, ma sono costretta ad ammettere che il prezioso oggetto è uno zainetto di Mario Bros. Niente, lo zainetto non c' è, per cui mi invita ad andare nell' ufficio informazioni al piano terra, dove danno indicazioni sul recupero oggetti smarriti.

 

Penso che il Giappone in effetti sia faticoso e di sushi è piena anche Milano, per i compiti amen, è pieno di bambini nel mondo che a dieci anni smettono di andare a scuola per fare esperienze nelle risaie, quando mi ritrovo nell' ufficio informazioni con un numeretto in mano.

MILANO STAZIONE CENTRALE 2MILANO STAZIONE CENTRALE 2

 

Ho pagato un centralino e sono andata alla Polizia ferroviaria per ritrovarmi con un numeretto come al banco affettati al supermercato. Il mio turno, va detto, arriva rapidamente. La tizia mi spiega che l'oggetto, nel caso in cui sia stato ritrovato, è arrivato nella stazione d'arrivo -in questo caso Venezia -ma siccome sono passati due giorni l' avranno già spedito nell' ufficio centrale oggetti smarriti in via Friuli a Milano.

 

TRENO POLFERTRENO POLFER

Replico che se davvero fa arrivare un oggetto in due giorni da Venezia a Milano forse Trenitalia dovrebbe rilevare non solo le poste italiane ma anche Amazon. Nel frattempo la tipa mi mette in mano un foglietto di carta con indirizzo e numero telefonico dell' ufficio di via Friuli. E tanti i saluti. Ho fatto una telefonata a pagamento, sono andata alla Polfer e ho preso un numeretto per farmi dare un indirizzo. La domanda è: ma il centralino non poteva dire subito " vada in via Friuli? ".

 

Chiamo l'ufficio in via Friuli perché questa volta non mi fregano. La signora, gentilissima, mi spiega che se lo zaino è arrivato a Venezia dovrei andare a Venezia a verificare se lo ha la Polfer di Venezia perché gli oggetti smarriti, quando vengono trovati dagli addetti alle pulizie, finiscono alla polizia ferroviaria.

 

UFFICIO OGGETTI SMARRITI  UFFICIO OGGETTI SMARRITI

Replico che la sua collega mi ha detto una cosa molto diversa e che quindi sarebbe il caso che in Trenitalia concordassero tutti una versione, come gli amici del calcetto di quello che dice alla moglie che va a calcetto e invece va dall' amante ucraina. Altrimenti poi uno si incazza.

 

Aggiungo che non mi è chiaro chi spedisca gli oggetti smarriti in via Friuli, se la polizia o le ferrovie e poi come faccio ad andare a Venezia su due piedi, visto che vivo a Milano? La tizia dice che capisce la difficoltà, ma invia Friuli a Milano lo zaino non ci può essere anche perché l' ultima consegna lì è avvenuta il 10 luglio e siamo al 6 agosto.

 

UFFICIO OGGETTI SMARRITIUFFICIO OGGETTI SMARRITI

Oltre a domandarmi a cosa serva tenere aperto un ufficio in cui non arriva nulla per un mese, capisco tre cose : la prima è che Trenitalia non può comprare Amazon, ma forse neanche il cinese take away sotto casa. La seconda è che mio figlio rivedrà il suo zaino quando Fabrizio Corona rivedrà la patente. La terza, che poi è la più grave, è che non mi ricordo più le divisioni a due cifre.

 

Per il resto, mi pare evidente che se si perde qualcosa su un treno, sia piuttosto facile trovare una rapida consolazione. Noi possiamo smarrire uno zaino o una giacca.

Quelli di Trenitalia non trovano più neanche l' ufficio oggetti smarriti.

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