giulia pompili xi jinping

UN PECHINO DI INTIMIDAZIONE - IL SILENZIO DI LEGA E M5S SULLE MINACCE CINESI ALLA GIORNALISTA DEL 'FOGLIO' GIULIA POMPILI – MENTRE LE OPPOSIZIONI SONO UNITE NEL CONDANNARE LE PAROLE RIVOLTE DAL CAPO UFFICIO STAMPA DELL'AMBASCIATA CINESE ALLA CRONISTA FOGLIANTE ("DOVETE SMETTERLA DI PARLARE MALE DELLA CINA, SO CHI SEI"), IL GOVERNO TACE PER NON GUASTARE LA VISITA DEL PRESIDENTE CINESE IN ITALIA. DAVVERO LASCERÀ CORRERE COSÌ?

Da www.ilfoglio.it

 

giulia pompili

La notizia delle parole poco gradevoli rivolte da un funzionario dell'ambasciata cinese in Italia alla nostra Giulia Pompili venerdì mattina al Quirinale durante l'incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – dovete “smettere di parlare male della Cina”, “so benissimo chi sei” – hanno colpito l'attenzione di tutti i partiti presenti in Parlamento, tranne naturalmente quelli che si trovano al governo che finora hanno ignorato la notizia per non guastare la visita del presidente cinese in Italia.

 

 

 

Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, ha espresso "solidarietà a Giulia Pompili. Siamo certi che l’aggressione verbale che ha subito ieri non indebolirà il suo lavoro. Così come non sarà scalfita la determinazione con cui la redazione del Foglio e il direttore Claudio Cerasa portano avanti la loro linea e le loro idee".

 

xi jinping conte

In una nota Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, ha espresso “solidarietà a Giulia Pompili e alla redazione del Foglio per il grave gesto di Yang Han, capo dell'ufficio stampa della sede diplomatica cinese a Roma” e ha aggiunto: “La libertà di stampa è un caposaldo della nostra democrazia, di ogni democrazia degna di questo nome. Non è tollerabile che un alto funzionario di un'ambasciata si scagli con violenza verbale contro chi fa semplicemente il proprio dovere di cronista e le intimi di mettere giù il cellulare. Alcuni Paesi possono anche essere evoluti economicamente e appetibili commercialmente, ma il rispetto delle libertà e la garanzia del loro esercizio sono conquiste ancora tutt'altro che alla portata".

 

 

 

 

L'eurodeputato di Fdi Stefano Maullu ha chiesto l'intervento del ministro degli Esteri Enzo Moavero: "Al Ministro Moavero e all'intero governo chiediamo spiegazioni in merito alle intimidazioni subite da Giulia Pompili, giornalista del Foglio, alla quale il portavoce dell'ambasciata cinese avrebbe ripetuto più volte 'non parlare male della Cina, sappiamo chi sei'. Qualora fosse confermato, si tratterebbe di un episodio gravissimo e senza precedenti, e confermerebbe (anche se non ve n'è alcun bisogno) la natura illiberale e autoritaria di un Paese come la Cina, alla quale abbiamo appena aperto le porte".

 

xi jinping conte

 

 

Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, ha espresso solidarietà al Foglio e ha chiesto una presa di posizione da parte del governo: "L'intimidazione alla giornalista del Foglio Giulia Pompili da parte del capo ufficio stampa dell'Ambasciata cinese a Roma è un fatto gravissimo, avvenuto peraltro davanti al Salone degli Specchi del Quirinale. Mentre il presidente Mattarella chiedeva al suo omologo Xi Jinping garanzie sul rispetto dei diritti umani, un alto funzionario dell'ambasciata di Pechino non trovava di meglio che aggredire verbalmente una bravissima giornalista ritenuta però colpevole di parlar male della Cina. Un episodio che non può passare sotto silenzio, e che merita una ferma presa di posizione da parte del governo. La mia piena solidarietà alla giornalista e al Foglio".

 

 

il presidente cinese xi jinping, il ministro degli esteri wang yi, il vicepremier di maio e il premier conte

Nel Pd, i deputati Andrea Romano, Lia Quartapelle e Ivan Scalfarotto hanno annunciato che “il Pd chiederà conto dei fatti al Ministro degli esteri con un interrogazione parlamentare”.

 

 

Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, chiede un intervento sulla vicenda al presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Crediamo sia urgente un coinvolgimento del ministero degli Esteri e attendiamo direttamente dal presidente del Consiglio Conte, che lunedì aprirà gli stati generali dell'editoria, notizie dopo l'acquisizione da parte del Governo di spiegazioni convincenti, relativamente a quel che pubblica oggi Il Foglio e che appare per luogo e tempistica di una gravità senza precedenti.

il presidente cinese xi jinping, il ministro degli esteri wang yi, il vicepremier di maio e il premier conte

 

Sul giornale diretto da Claudio Cerasa - prosegue Verna - la vicenda viene raccontata con dettagli facendo nomi e cognomi della collega destinataria di reiterati atteggiamenti poco amichevoli, Giulia Pompili, cui ho già espresso al telefono la solidarietà del Cnog, e del funzionario dell'ambasciata cinese tale Yang Han che nel virgolettato del Foglio avrebbe più di una volta detto alla giornalista 'La devi smettere di parlar male della Cina'. Secondo quel che denuncia il quotidiano il funzionario cinese avrebbe anche intimato alla Pompili di non usare il telefonino, a un certo punto estratto dalla tasca. Chiunque stipuli accordi amichevoli e commerciali sappia che qui c'e' una stampa libera, con un Ordine dei giornalisti e un sindacato che vigilano e che ne tutelano i diritti anche per difendere l'intera comunità-Paese".

 

salvini

 

 

Marco Miccoli, coordinatore comunicazione del Pd: “Non posso che condividere le parole e la richiesta di chiarimento venuta dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti Carlo Verna. Augurandoci che venga fatta piena luce su quanto accaduto, esprimiamo piena solidarietà a Giulia Pompili e alla redazione del Foglio per il comportamento inqualificabile tenuto da Yang Han, capo dell'Ufficio stampa della sede diplomatica cinese a Roma. Nessuno può permettersi di mettere in discussione la libertà di stampa, caposaldo della nostra democrazia, e il diritto dei giornalisti a svolgere in piena autonomia il loro lavoro”.

 

 

 

L'opposizione è unita nel condannare le poco gradevoli parole rivolte alla giornalista del Foglio dal capo ufficio stampa dell'ambasciata cinese. Il governo davvero lascerà correre così?

giulia pompilixi jinping giuseppe conte

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…