Rhonda Richford per “Hollywood Reporter”
gliarabi pagano le ragazze anche quarantamila dollari a serata
I clienti della Croisette sono per metà francesi e per metà stranieri, inclusi dirigenti americani. La nuova legge francese abroga il reato di adescamento passivo e prevede la penalizzazione dei clienti con una multa, ma questo non ha scoraggiato il business durante il Festival di Cannes.
elie nahas libanese che gestiva un giro di prostitute a cannes 
a cannes le prostitute stanno in hotel non in strada
«L’atmosfera è divertente e ho lavorato molto questa settimana, come ogni anno durante il festival», dice Katia, escort parigina giunta qui per l’occasione. La 24enne ha sfilato sul tappeto rosso per la Première e ha partecipato a diverse feste. Fa parte della "girlfriend experience" che offre per 550 euro all’ora. Non va mai in hotel inferiori ai quattro stelle ed evita i party sugli yacht perché lì l’atmosfera le sembra più ostile.
Da quattro anni la polizia ha rafforzato i controlli per combattere la prostituzione, soprattutto pattugliando in notturna. Il problema è che le prostitute a Cannes non le trovi mica in strada, stanno in hotel, vengono reclutate tramite internet e telefono. Impossibile beccarle.
durante il festival i party si fanno sugli yacht 
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Come scrive il “Sydney Herald” questo è il periodo perfetto per i peccatori di professione: ladri di gioielli, borseggiatori, papponi ed escort. Il festival attrae miliardari arabi e russi che arrivano in yacht, e sugli yacht salgono tante “ragazze”, quelle di alta classe possono guadagnare 4.000 dollari a sera. Nel 2013 il businessman libanese Elie Nahas fu condannato a otto anni di carcere proprio perché gestiva il giro di prostituzione e forniva 50 donne di varie nazionalità ai clienti mediorientali durante il festival. Le puttane di lusso chiedono 4000 dollari, a fine serata aspettano la busta, le altre arrivano in treno da Marsiglia e si accontentano di 50 euro ma sugli yacht non salgono, le trovi nei bar.
