IL "CORONAVAIRUS" COME LO CHIAMA DI MAIO, HA SALVATO, ALMENO PER ORA, LA POLTRONA DI SALINI. NEL PROSSIMO CDA NON CI SARANNO PER L'ENNESIMA VOLTA LE NOMINE RICHIESTE DAL PD, CHE PROMETTE IL RICAMBIO APPENA SARÀ PASSATA LA BUFERA - NELLA TASK FORCE ANTI-VIRUS CI SONO SOLO UOMINI - AL CDA RAI DI MILANO CI SARÀ MEZZO CDA

-

Condividi questo articolo


FABRIZIO SALINI FABRIZIO SALINI

 

Marco Antonellis per Dagospia

 

Il "Coronavairus"  come lo chiama Di Maio, ha salvato, almeno per ora, la poltrona di Salini. La politica, ovviamente, in questo ha ben altro da pensare. Nel prossimo cda non ci saranno per l'ennesima volta le nomine richieste dal Pd per riequilibrare l'informazione della Rai. Ma non basta. Rinforzato Salini, rialzano la testa anche i suoi sponsor, i 5Stelle. E soprattutto Di Maio. Ai piani alti del Nazareno hanno notato come al Tg1 (sono in molti a sperare che al posto di Carboni possa andare Di Bella) ormai ogni sera ci sia un pezzo dedicato proprio a Di Maio, mentre "il Pd e Zingaretti sono relegati a pochi secondi insieme con l'onnipresente Renzi e Leu".

 

Cosi come non è sfuggito che a Domenica In ci sia una sfoggio di interviste a ministri grillini, l'ultima a Spadafora domenica scorsa. "Per quanto tempo potremo accettare un simile squilibrio? " dicono dal partito democratico. Insomma, anche se nel prossimo Cda non si parlerà, per l'ennesima volta, di nomine, dalle parti del Nazareno non intendono affatto mollare la presa. "State tranquilli che appena sarà passata la bufera coronavirus ne riparleremo" , il refrain che si sente dire tra i vertici dem. Il dossier nomine è solo rinviato, non annullato.

 

 

alberto matassino 1 alberto matassino 1

Intanto dalle parti di Rai Tre si sentono già le prime critiche al nuovo corso editoriale. Si dice manchi il gioco di squadra e ci sia una gestione poco identitaria rispetto alla vocazione della rete.

 

Nei  giorni scorsi, poi, la Rai ha costituito una task force per affrontare organizzativamente ed editorialmente la crisi derivante dal  coronavirus. Ma la task force è composta da soli uomini (e questo aspetto è stato oggetto di polemiche per il mancato rispetto della parità di genere). Il gruppo di lavoro è capitanato  dal dg Corporate Alberto Matassino che , oltre a questo incarico, dovrebbe  occuparsi  della realizzazione del Piano industriale  che, come noto, è bloccato da mesi dopo il congedo del transformation officer  Piero Gaffuri.

 

Oltre a Matassino, nella task force troviamo il Responsabile del Servizio Sanitario Aziendale, Paolo Bianco, il Chief Operation Officer, Roberto Cecatto, il direttore Security, Maurizio Cenni, il direttore editoriale Coordinamento Palinsesti Televisivi, Marcello Ciannamea, il direttore di RaiNews, Antonio Di Bella, il direttore della Comunicazione, Marcello Giannotti, il vicedirettore della Tgr, Claudio Lanza, il vicedirettore di Rai2, Massimo Lavatore, il direttore Affari Legali e Societari, Francesco Spadafora, il direttore Risorse Umane ed Organizzazione, Felice Ventura, e il direttore Infrastrutture Immobiliari e Sedi Locali, Alessandro Zucca.

fabrizio salini marcello foa fabrizio salini marcello foa

 

Ps, per il Cda di Milano è più il personale che starà a Roma di quello che andrà a...Milano. Al momento sono confermati solo Foa, Salini e Igor de Biasio. Borioni e Laganà pare che non andranno mentre sono in dubbio anche Coletti e Rossi. Anche il Collegio sindacale resterà a Roma.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…