francesco montanari

"DOPO AVER INTERPRETATO ‘IL LIBANESE’ HO AVUTO MOMENTI COMPLICATI” - FRANCESCO MONTANARI A RADIO2: “LAVORARE PER ME VUOL DIRE IN PRIMIS RIEMPIRE IL FRIGORIFERO, POI ASSECONDARE IL MIO EGOCENTRISMO, O LA MIA VOLONTÀ DI AFFERMAZIONE. MA SE QUESTO NON MI VIENE CONCESSO PERCHÉ HO FATTO UN RUOLO CHE È ENTRATO NELLA CASE DELLE PERSONE, DIVENTA CHIARAMENTE UN LIMITE...ORMAI NON CAPITA PIÙ, MA HO VISSUTO DELLE DIFFICOLTÀ E L'ETICHETTA È UN LIMITE ANCHE PER CHI TE LA METTE…”

Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici

 

romanzo criminale la serie

Francesco Montanari è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall'1.30 alle 6.00 del mattino.

 

L'attore romano ha prestato la sua voce all'audiolibro 'Una vita violenta', di Pasolini: "Per avere una lettura autentica non bisogna avere ansie da prestazione. Quando leggiamo sottovoce sentiamo quella vocina interiore che è la vocina ideale che tutti vorremmo avere. Io la metto in sonoro, è tutto lì. Questo progetto sta andando molto bene, ne sono felice".

 

francesco montanari

A breve Fabrizio Montanari tornerà ad interpretare i panni del 'Cacciatore', la serie televisiva ispirata al magistrato Alfonso Sabella: "Inizieremo a girare la seconda stagione a Palermo il 29 aprile. Stiamo già lavorando. Ho letto tutte le sceneggiature, sono degne della prima. Anche se finiremo molto più dark, c'è un momento storico difficilissimo, morirà il piccolo Di Matteo, si farà la caccia ai fratelli Brusca, ci sarà il primo dei maxi processi. Insomma il nostro Saverio Barone vivrà un momento molto complesso".

 

Ma Montanari non trascura il teatro: "Debutteremo al teatro Vittoria, a Roma. Faremo un esperimento strano, che si chiama l'Importanza di Leggere i Classici, di Italo Calvino.  Un articolo che lui ha fatto nel 1981. Ci poniamo la domanda: perché oggi uno dovrebbe leggere? Di solito rispondiamo perché fa bene. Ma che vuol dire che leggere fa bene? Sarà uno spettacolo molto divertente, ci sarà interazione con il pubblico, la regia sarà di Davide Sacco, un ragazzo giovanissimo, amante del teatro".

 

andrea delogu e francesco montanari

Montanari è stato protagonista di Romanzo Criminale, la celebre serie televisiva, in cui ha interpretato il Libanese: "Chi mi dice 'Ciao Libano' per strada?  Quello c'è e ci sarà sempre, va bene così. Il punto dell'etichetta non è tanto del pubblico, ma dell'addetto ai lavori. Io faccio un lavoro di subordinazione, dipendo sempre da una sovrastruttura che mi permette di lavorare. Lavorare per me vuol dire in primis riempire il frigorifero, poi assecondare il mio egocentrismo, o la mia volontà di affermazione.

 

Ma se questo non mi viene concesso perché ho fatto un ruolo che è entrato nella case delle persone, diventa chiaramente un limite. Ormai non capita più, ma ho vissuto dei momenti complicati, complessi. E l'etichetta è un limite anche per chi te la mette. Perché si preclude delle possibilità. Il mio limite è stato che con difficoltà ho trovato, non adesso, delle persone che mi potessero mettere in condizione di dare. Perché loro stesse mi vedevano solo come quella cosa lì".

 

romanzo criminale la serie

Ancora su Romanzo Criminale: "Sul set non ci rendevamo conto che stavamo facendo una cosa che molti avrebbero imparato a memoria. Ero conscio che sarebbe stato un bel prodotto, ma il successo è un animale talmente strano...Un successo tale era imprevedibile.  Per me il personaggio del cacciatore di mafiosi è stato importantissimo, Amazon Prime, Rai2, il premio a Cannes, interpreto un ruolo in cui faccio del bene, insomma è stato il ruolo che ha fatto capire a tutti che sono un attore. I motivi del grande successo di Romanzo Criminale? E' chiaro che il male affascina. Noi esseri umani siamo fatti di mille ingredienti. Romanzo Criminale era un prodotto da intrattenimento, non un documentario o una biografia. Anche se i fatti di cronaca erano quelli.

 

FRANCESCO MONTANARI NE IL CACCIATORE

Abbiamo raccontato semplicemente otto ragazzi del muretto che invece di farsi le canne e basta avevano un sogno, questo sogno è collimato con la criminalità. Un'autoaffermazione. Ma il desiderio di autoaffermazione ce l'hanno tutti. Quindi già crea empatia. E in più siamo arrivati al discorso che tu il Libanese lo vedi sotto casa alla fine che tutto quello che ha fatto l'ha fatto per avere l'amore della madre. Nella nostra storia, non nella verità, non mi permetto di parlare della realtà.

 

FRANCESCO MONTANARI NE IL CACCIATORE

Quello ti crea un'empatia talmente grande che tu sei lì con loro, godi con loro e ti dispiace per loro. Poi, da lì a dire che viviamo in una società in cui se tu vedi un prodotto del genere poi ti metti a fare il criminale...Io preferisco non crederci. Anche io da ragazzino vedevo Scarface e ripetevo le battute di Tony Montana, ma non mi sono messo a fare il narcotrafficante. Se accade una cosa del genere, c'è proprio qualcosa nel sistema che non va".

 

Sui social: "Ora ho un buon rapporto con i social. Ma solo da quando mi sono sposato con mia moglie. Prima avevo uno snobismo di ignoranza. Ho capito che se usati bene sono un grandissimo strumento comunicativo".

romanzo criminale la serie

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…