1. IN RAI GIÀ SI SCALDANO LE LINGUE PER IL PROSSIMO DIRETTORE GENERALE ORA CHE GUBITOSI HA UFFICIALIZZATO IL SUO ADDIO ALLA RAI A FINE MANDATO, QUINDI APRILE 2015 2. MA PRIMA DI CONGENDARSI DA VIALE MAZZINI, IL DG FA CAPIRE IN UN’INTERVISTA AL “FATTO” CHE VUOLE TOGLIERSI QUALCHE SASSOLONE DAL TASCHINO, COMPLETANDO LA RIORGANIZZAZIONE DELL’INFORMAZIONE CHE PREVEDE LA NOMINA DI DUE SUPER DIRETTORI 3. “FLORIS? LA STRISCIA QUOTIDIANA GLIEL’AVREMMO CONCESSA MA C’ERA UNA DISTANZA ECONOMICA. SU GIANNINI, C’ENTRO POCO. L’HA SCELTO ANDREA VIANELLO E POI IO HO AVALLATO. GLI INVESTIMENTI SU RAINEWS? MA SONO TG1 E TG3 QUELLI CHE HANNO RICEVUTO DI PIÙ NEL 2014. ALCUNI PROTESTANO PER LE MIE DECISIONI PERCHÉ CI SARANNO MENO POLTRONE DA OCCUPARE. RAI2 ERA DATA PER MORTA, E INVECE STA RISALENDO IN FRETTA. SU RAI3 SI DEVE LAVORARE, NON SEMPRE FUNZIONANO SUBITO LE NOVITÀ”

Condividi questo articolo


Carlo Tecce per il “Fatto quotidiano”

 

Questa intervista a Luigi Gubitosi, direttore generale Rai di matrice tecnica (lo volle Mario Monti), non potrà essere replicata l'anno prossimo.

 

Luigi Gubitosi Luigi Gubitosi

Ci diamo appuntamento tra dodici mesi esatti, stesso posto, stessa ora?

Non posso che lasciare un biglietto a chi verrà, io non ci sarò: finisco il mandato, e vado via.

 

Assisterà al varo del bilancio 2014, fine marzo o aprile?

Rispondo come fanno gli allenatori: mangerò il panettone e passerò qui il Natale, credo di poter arrivare alla colomba, a Pasqua, però non dispenso certezze. Ma mi sento in pieni poteri, anche se questo tesserino che mi permette di entrare in viale Mazzini mi ricorda le scadenze.

 

Cos’ha di strano il suo tesserino?

luigi gubitosi gianni letta luigi gubitosi gianni letta

Il colore bianco significa che è a tempo indeterminato, il mio è azzurro: tempo molto determinato. Ogni mattina ci penso. Ora parliamo di televisione, non di me.

 

In Rai ci sono oltre 1500 giornalisti, non c’era nessuno che costasse meno del biennale da 900.000 euro di Massimo Giannini, nessuno in grado di poter ottenere un buon (non eccezionale ) 11,7% di share con Roberto Benigni?

Io c’entro poco, l’ha deciso il direttore di Rai3, Andrea Vianello. E poi io ho avallato. Su Rai1 abbiamo lanciato un prodotto interno, si chiama Petrolio e va molto bene, a me piace. Per Rai3 abbiamo cercato di cambiare senza traumi.

ANDREA VIANELLO ANDREA VIANELLO

 

Come spiega il taglio del 5-10% ai precari con la partita Iva, che non hanno garanzie contrattuali, se in contemporanea a Giannini offrite uno stipendio sontuoso?

Va precisato che Giannini guadagna meno di Giovanni Floris. Io dico: non abbiamo mandato via un solo collaboratore, ma a tutti abbiamo chiesto un sacrificio e tutti lo devono sostenere.

 

Ai deboli sì, e ai forti? Il rigore (la regola del 5/10%) l’avete applicato anche agli oltre 2 milioni annui di Bruno Vespa?

Non commento le cifre, comunque: certo, ci mancherebbe.

 

Perché non avete trattenuto Floris?

giannini floris giannini floris

C'erano dei dubbi editoriali per la striscia quotidiana su Rai3, gliel’avremmo concessa, però c’era una distanza economica. Andiamo avanti, senza rimpianti.

 

A proposito di restrizioni, le testate giornalistiche hanno subìto una riduzione delle risorse, non Rainews. E proprio Rainews, che non fa ascolti migliori di un paio di anni fa, dovrà comandare sul Tg3 secondo questa vostra riforma dei tg. Perché?

Non è vero, Tg1 e Tg3 sono quelli che hanno ricevuto di più nel 2014. Abbiamo rifatto e digitalizzato gli studi e adesso ristrutturiamo anche le redazioni. Il nostro progetto non prevede annessioni. Non c’è una Crimea da conquistare: chi l'ha detto che il Tg1 ingloba il Tg2 e Rainews il Tg3?

 

E allora perché le assemblee dei giornalisti si ribellano?

Monica Maggioni Monica Maggioni

Voi ci criticate sugli sprechi, e avete ragione, ma ci sono duplicazioni inutili. Noi vogliamo creare due gruppi d’informazione e ci saranno due direttori soltanto: alcuni protestano perché ci saranno meno poltrone da occupare. Funziona così in Spagna, Germania, Francia e Inghilterra, perché da noi dovrebbe venir meno il pluralismo? Ma le voglio far vedere questa fotografia che mi ha mandato un sindacalista di Snater.

 

Ci sono un mucchio di telecamere.

Esatto, è un evento di pochi giorni fa a Napoli. La Rai aveva sei troupe: questi sono sprechi e dunque sono doppioni. Voglio eliminare questo dispendio assurdo di denaro pubblico, vediamo chi si vuole confrontare costruttivamente e chi vuole esclusivamente conservare potere.

 

Quanti soldi sfuggono al controllo?

Bianca Berlinguer Bianca Berlinguer

Dal primo giorno ho cercato di combattere le inefficienze. Ho visitato tutte le sedi regionali, me ne mancano tre o quattro. Ieri ho visto quella di Firenze, mi sembra molto grande: quegli spazi vanno sfruttati meglio.

 

La raccolta pubblicitaria di viale Mazzini, in questa crisi comune e continua, ha perso il 30% in 2 anni, fate sconti anche oltre il 90% agli inserzionisti, questo non altera il mercato e penalizza la Rai? È vero che Mediaset e Sky se ne lamentano?

Dopo otto anni di discesa, anche se di poco e anche se i segni più li vede solo Google, abbiamo registrato un +4%. Non comprendo le contestazioni di Mediaset e Sky: il Biscione ha molti clienti in esclusiva, il gruppo Murdoch è molto aggressivo e sta rubando quote proprio a Publitalia. Si chiama concorrenza.

renzi e luca lotti renzi e luca lotti

 

Per Matteo Renzi non incontrare il dg di viale Mazzini è una nota di merito.

Aspetti, ha anche aggiunto che fa così anche per lasciarmi libero. Aprezzo. Io l'ho cercato una volta, e non ha accettato l'invito.

 

Riesce a parlare con il potente sottosegretario Luca Lotti, che dovrà riformare il servizio pubblico?

Una volta o due è capitato.

 

Che senso aveva per il bilancio statale quei 150 milioni di euro che vi hanno prelevato. Era una punizione?

Era un modo per far partecipare tutti alla copertura degli 80 euro, non penso fosse una punizione. L'importo l'ha stabilito il commissario Carlo Cottarelli.

 

maria elena boschi mario orfeo maria elena boschi mario orfeo

Questa botta ai conti verrà attutita con la quotazione di Raiway e la cessione del 40%?

Me lo auguro. Anzi, spero che si faccia ancora meglio.


Rai3 supera poche volte il 4-5% in prima serata, Rai2 ha recuperato, è soddisfatto?

Rai2 era data per morta, e invece sta risalendo in fretta. Su Rai3 si deve lavorare, non sempre funzionano subito le novità, ma io mi fido di Andrea Vianello.

 

Prima di lasciare, farà nomine tra telegiornali e canali?

Mai dire mai. E poi mi piacerebbe completare la riorganizzazione dell'informazione e di conseguenza andrebbero indicati i due direttori.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...