RENZI E SALVINI: IL “CASO MATTEI RELOADED”, DALLA TRAGEDIA ALLA FARSA - PADOAN DICE CHE L'EUROPA NON CI OBBLIGA A UNA NUOVA MANOVRA FISCALE. QUINDI CI SARÀ UNA NUOVA MANOVRA FISCALE MA BASTERÀ CHIAMARLA IN ALTRO MODO

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

renzi su chi e salvini su oggirenzi su chi e salvini su oggi

Renzi e Salvini: il Caso Mattei reloaded - dalla tragedia alla farsa.

Boanerges

 

Lettera 2

Caro Dago,

anche stavolta Padoan  dice che l'Europa non ci obbliga ad una nuova manovra fiscale. Tradotto: ci sarà una nuova manovra fiscale, anche stavolta basterà chiamarla in altro modo.

Recondite Armonie

 

Lettera 3

Pora stela! Tutti addosso a Lapo, poverino!

Ragazzi, "non e facile essere ricchi", e Lapo è al mondo proprio per dimostrarcelo: questa è la funzione della sua esistenza.

8vo Becc

MATTEO RENZI SALVINI QUIZMATTEO RENZI SALVINI QUIZ

 

Lettera 4

Caro Dago,

non passa un giorno che non vi sia uno scontro tra polizia e manifestanti, ma la peggio è sempre dei poliziotti. Non capisco perché non vengano usati gli idranti come in tutti i paesi del mondo. C’è un valido motivo?

Annibale Antonelli

 

Lettera 5

Gentil Dago,

Triste ma inevitabile l'addio della Finocchiaro al Colle, dopo che, secondo un'intercettazione, donna Anna- moralista, come "Rossa" Berlinguer, solo con gli avversari- avrebbe incontrato "Buzzicone", Capo della Cooperativa tangentista 29 giugno.

Ieri, a Ballarò, Giulianone Ferrara ha  urlato  : "in "Mafia capitale" non vedo i morti, le cosche, di solito, non si limitano a minacciare. Uccidono ! " Sbaglia ! È stata uccisa, a Roma, la Politica !

piercarlo padoan e consortepiercarlo padoan e consorte

Ossequi

Pietro Mancini

 

Lettera 6

Mitico Dago,

visto l'immane lavoro di pulizia da operare nel PD romano, nonché nella giunta Marino, finirà che Renzi assegnerà l'appalto ad una impresa cooperativa di Poletti.

Naturalmente, dopo il lavaggio, i panni rossi verranno asciugati nell'asciugatrice di via Botteghe Oscure, mentre quelli neri verranno stesi sulle rotative di Largo Fochetti.

Sarei pronto a scommettere che il conto della famosa tavolata lo pagherà solo uno dei commensali, un ex sindaco.

Stefano55

 

Lettera 7

Io penso sia sbagliato fare diventare le indagini giudiziarie un fatto mediatico. Vale per l’ultima indagine sull’amministrazione pubblica romana come  per quella sull’uccisione del piccolo Loris. Perchè dare in pasto le vite delle persone all’opinione pubblica ( che brutta cosa l’opinione pubblica ) e così orientandola ( o meglio disorientandola e condizionandola ) prima che gli accertamenti e le indagini siano compiuti. A chi giova?

Alberto Monaco

 

giuliano ferraragiuliano ferrara

Lettera 8

Cado Dago, 

questa volta cado nel gossip, anzi, non vorrei, ma persino Repubblica mi propina notizie

sulla figlia di Ramazzotti, oggi mi racconta che ha 18 anni e un nuovo fidanzato... 

sti cazzi, ma chissenefrega !!!!!!!!! insomma è chiaro che sta ragazza la si vuole piazzare, oltretutto bella non è...e che l'esposizione mediatica è di famiglia visto che mammina sembra vivere sui rotocalchi...insomma ma io ingenuamente mi chiedo se davvero a qualcuno frega qualcosa di sti personaggi famosi per essere famosi e che sulle copertine si costruiscono le loro carriere....mi sa di si....e loro ci campano, mondo di fessi...

saluti

LB

 

Lettera 9

Caro Dago, leggo che lo scandalo di Roma Capitale sta avendo conseguenze anche sulle prossime votazioni per il quirinale e che certi "papabili" come Anna Finocchiaro e Walter Veltroni stanno sbiadendo, volendo usare un cortese eufemismo. Evidentemente, perché lambiti indirettamente dall'inchiesta Mafia Capitale e/o per il loro passato da protagonisti in un partito da decenni senza si accorgessero di nulla (almeno così fanno credere) di quale fosse il livello corruttivo e di malaffare che loschi personaggi, incensati il giorno prima come Buzzi, intessevano a danno di tutta la comunità.

3 lapo elkann nuove felpe43 lapo elkann nuove felpe4

 

Ebbene dipenderà dal mio brutale licenziamento dall'ENEL disposto dai vertici dalla "loro" gestione proprio per averla tenacemente criticata, e messi in posti di responsabilità (anche clientelare come lo sono sempre gli uffici del Personale solo a ricordarsi di Tiziana Rodà, moglie di Alfredo Papa, alla quale i vertici del Personale di Enel Distribuzione affidarono una lucrosa consulenza l egale), sarà per aver seguito da decenni, talvolta anche appassionatamente da simpatìzzante e votante da parte di tutta la famiglia, le loro vicende anche nelle sezioni, nelle Feste dell'Unità, in qualche convegno o per diretta responsabilità per il loro ruolo al Comune di Roma e all'ACEA (contigua all'ENEL e con dirette cointeressenze in quel periodo) per quanto riguarda Veltroni, vederli cadere uno ad uno come è tanto ben descritto nel romanzo di Agatha Cristie, 10 piccoli indiani, lo ammetto, mi fa godere come un riccio...

Bruna Gazzelloni

 

finocchiaro veltronifinocchiaro veltroni

Lettera 10

Caro Dago, capisco che il tifo calcistico, più che il silenzio della ragione, generi mostri; capisco anche che un tifoso abbia il diritto di travisare la realtà per metterla a supporto delle sue tesi; posso arrivare a capire che un tifoso possa avere un odio tale per persone di altre squadre, da far sì che qualunque cosa facciano queste persone, quella cosa  sia una monnezza; capisco un tifoso, dicevo, ma un giornalista no!

 

Un giornalista non può sostenere che “Max Allegri può venderselo (il passaggio del turno nda), e lo farà, come un suo successo personale dopo i due consecutivi fallimenti europei del celebratissimo Conte”, come ha scritto il Sig. Dotto martedì dopo il, in verità deludente, pareggio della Juventus!

 

buzzi e marinobuzzi e marino

Se il Sig. Dotto è un giornalista, sempre e ancor più per mancanza di prove, dovrebbe ricordare che la Juventus del, sempre più, celebratissimo Conte,  nella sua prima Champions (2012 – 2013) arrivò ai quarti di finale e perse contro il Bayern (ricorda niente, caro Dotto, questa parola?) per un complessivo 6 – 0 (non 9 – 1, caro il mio settenano Dotto!), Bayern che poi vinse la Champions (oltre che Campionato e Coppa di Germania). Ci arrivasse ai quarti, quest’anno, la Juve! Sarei felicissimo succedesse: vorrebbe dire aver evitato agli ottavi le squadre più forti e aver pescato una squadra di quelle più deboli.

 

Sì, perchè negli schemi della Juve di Allegri c'è tanto possesso palla, mentre il tiro in porta sembra essere un opzional e per me, tifoso - non giornalista della Juve, vedere perdere la mia squadra senza cercare di vineire, fà male, anche se così si passa il turno (da secondi).

dottodotto

 

Certo che alla società conviene passare senza chidersi come, ma a me fà male. Però, che un giornalista, seppur tifoso, sostenga che uscire ai quarti per mano della futura vincitrice, sia un fallimento, significa appoggiare la tesi che o vinci tutto o sei un fallito. E francamente mi sembra un’eresia, tanto più se il giornalista – tifoso è tifoso di una squadra che è dai tempi di Capello (Campionato 2000 – 2001 e sappiamo anche come…) e Spalletti (Coppa Italia 2007 – 2008)  che non vince alcunchè: fallimento continuo? Anche il secondo posto l'anno scorso? E già: il sonno della ragione...

Mario Orlando

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…