A RIVEDER LE STELLE: UNA PARATA DI STAR PER LA PRIMA (NON PRIMA) DELLA SCALA – SARA’ IL PRIMO 7 DICEMBRE SENZA OPERA. AL SUO POSTO UNO SPETTACOLO IN DIRETTA RAI CON BOLLE E 24 CANTANTI - IL SOVRINTENDENTE MEYER: "NON SI È FATTA L'OPERA PER NON METTERE A REPENTAGLIO LA SALUTE DI ALCUNO. ABBIAMO PROGETTATO QUALCOSA CHE NON È MAI STATA FATTA. SARÀ UN RACCONTO SUI SIGNIFICATI CHE L'OPERA LIRICA SOLLEVA..." - NON CI SARANNO NETREBKO E BARTOLI...

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Pierluigi Panza per il “Corriere della Sera”

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«Il 7 dicembre sarà una serata con tutta la Scala e con la famiglia internazionale del canto che la Rai porterà dentro le case degli italiani».

 

Il primo Sant' Ambrogio senz' opera e con il Piermarini sbarrato sarà una sorta di gala dantescamente intitolato A riveder le stelle , ma pensato per essere visto indoor davanti alla tv.

 

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«Non si è fatta l' opera per non mettere a repentaglio la salute di alcuno - dice il sovrintendente Dominique Meyer -. Abbiamo progettato qualcosa che non è mai stata fatta. Non sarà un concerto di arie, ma un racconto sui significati che l' opera lirica solleva». La regia è affidata a Davide Livermore, lo stesso delle ultime due «prime» e a raccolta sono stati chiamati i maggiori cantanti in circolazione. Assenti Netrebko e Bartoli, ci sono Lisette Oropesa, Marina Rebeka, Sonya Yoncheva, Kristine Opolais, Elina Garanca, Aleksandra Kurzak, Camilla Nylund, Marianne Crebassa, Eleonora Buratto, Rosa Feola e tra tenori, baritoni e bassi Placido Domingo, Juan Diego Flórez, Jonas Kaufmann,

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Francesco Meli, Vittorio Grigolo, Ildar Abdrazakov, Roberto Alagna, Carlos Álvarez, Piotr Beczala, Benjamin Bernheim, George Petean, Luca Salsi, Andreas Schager, Ludovic Tézier. Per il Ballo le coreografie saranno di Manuel Legris, Rudolf Nureyev e Massimiliano Volpini: protagonista l' étoile Roberto Bolle. Se si possono trovare un paio di riferimenti alla serata questi vanno al gala al Met del 1963 e al Concerto straordinario di Abbado alla Scala per Casa Verdi.

 

JONAS KAUFMANN JONAS KAUFMANN

Un po' di nostalgia per la cancellazione della Lucia di Lammermoor emerge dalle parole del direttore Riccardo Chailly: «Provo una punta di dolore per quanto perso, abbiamo dovuto cambiare rotta contro voglia e contro natura.

 

Livermore ci porta in un nuovo complesso progetto». Per la musica si ascolteranno cinque brani da Verdi, tre da Puccini e Donizetti, uno da Rossini e Giordano, «compositori sono imprescindibili per la storia della Scala». Inoltre, ci saranno brani da Bizet, Massenet e Wagner: 16 titoli per 24 artisti con orchestra, coro e ballo. «Il senso è passare dall' oscurità alla luce: si parte con la maledizione d i Rigoletto per finire a Rossini come catarsi. Saranno importanti i duetti e ci saranno due momenti orchestrali: il preludio di Rigoletto e un altro. «Per me - conclude Chailly - è un debutto: non ho mai diretto un concerto senza pubblico in quarant' anni».

 

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Davide Livermore, che si serve dei tradizionali collaboratori (i designer di Giò Forma, D-Work e Gianluca Falaschi), parla di senso di responsabilità: «Nell' opera lirica c' è riflesso di tutte le arti e lo specchio di una società che a teatro ha imparato a essere civile. I temi affrontati nell' opera sono diventati importanti nella società: pensiamo al ruolo della donna. Non abbiamo semplificato per rispondere a un pubblico televisivo; manteniamo alto il livello».

chailly chailly

 

Quanto alla messa in scena, «sarà varia, ma non di intrattenimento: dobbiamo toccare l' anima della persona attraverso l' arte». La scena comprenderà riprese in diretta ma anche video e realtà aumentata: «Stiamo creando un ambiente virtuale 3D dentro cui è ricostruito il nostro spazio scenico: qui si vedranno cose che l' occhio non vede. Ci sarà una narrazione interpretata da giovani artisti italiani di prosa». Difficile pensare alla presenza di attori internazionali. Tra i testi si leggeranno passi da Victor Hugo e da Fragile di Sting. «Vogliamo trasformare il veleno in bellezza - conclude Livermore -. Cercheremo di trasmettere gioia».

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Le telecamere riprenderanno più luoghi del teatro: gli orchestrali saranno in una platea modificata, i coristi sui palchi e i ballerini, probabilmente, anche nel foyer o nel ridotto. Vedremo qualcosa in esterno e «voleremo sopra Milano», ha detto, enigmaticamente Livermore (forse con un drone o solo con dei video). Le cantanti indosseranno abiti ad hoc realizzati da stilisti. I presentatori (Milly Carlucci e Bruno Vespa) interverranno a inizio e fine serata, che durerà circa tre ore, sarà trasmessa da Rai1 («La Rai è il palcoscenico per tutta Italia», ha ricordato l' Ad Fabrizio Salini), Radio3, Raiplay con collegamenti all' estero. Il sostegno viene da Intesa Sanpaolo con Edison, Rolex (che diventa partner del museo), Bmw, Banca del Monte di Lombardia (con Bellavista, Ferrarelle, Amedei e Caffè Borbone).

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