sexy instagram

ROTTAMATE FACEBOOK, IL FUTURO E’ INSTAGRAM! - PER I MILLENNIALS L’IMMAGINE VALE PIÙ DI MILLE PAROLE: A DIFFERENZA DELLE GENERAZIONI PRECEDENTI, PREFERISCONO MOSTRARE I LORO CORPI RISPETTO AI LORO PENSIERI - YOUTUBE VA FORTISSIMO NELLA FASCIA 18-24 MA CROLLA TRA GLI ADULTI, SNAPCHAT HA AVUTO IL SUO MOMENTO DI GLORIA, TWITTER RIMANE LEGATO ALLE CELEBRITÀ:  MA I DICIOTTENNI SONO LONTANI DA QUEL MONDO

Jaime D'Alessandro per “La Repubblica”

 

sedere da instagram

La figlia della star dei reality Kylie Jenner, appena nata, che le tiene il pollice con la manina in primo piano. Cristiano Ronaldo che sgrana gli occhi in smoking, l' espressione meravigliata dal flash, con il pallone d' oro in braccio e la torre Eiffel illuminata alle spalle. Selene Gomez, la cantante venticinquenne, seduta sui gradini della casa dove è cresciuta. Una sera qualunque, una casa di legno qualunque in America. E lei senza trucco, acconciature, con solo un maglione bianco a collo alto, jeans e scarpe da ginnastica.

 

E all' opposto Beyoncé, come una madonna con i gemelli Rumi e Sir in braccio fra gli sbuffi di un vestito a fiori, incorniciata da corone di rose davanti l' oceano. Quattro immagini, quarantadue milioni di like su Instagram. Le più apprezzate sul social network da oltre ottocento milioni di persone, molte delle quali oggi hanno fra i diciotto e i ventiquattro anni.

culo da instagram

 

L' assenza della parola e il suo farsi immagine o pittogramma. Avere diciotto anni, almeno sul fronte del digitale, significa ragionare con lo sguardo e non più per vocaboli. Si passa da una analogia all' altra, da un tramonto esclusivo a una strada di notte appena illuminata, dalla normalità di personaggi famosi che di normale non hanno più nulla all' anormalità di un luogo quotidiano.

 

Per gli shintoisti il vocabolo è troppo rozzo per catturare l' essenza spirituale e divina, raccontava Fosco Maraini in Gli ultimi pagani, si può solo tacere e contemplare. Pagani o meno, chi è nato nel 2000, del silenzio e dello sguardo ha fatto la sua cifra abbandonando sempre più Facebook a favore di Instagram, che è sempre di Mark Zuckerberg, e Snapchat. Il boom dell' emoji, pittogramma per eccellenza di questi anni, non a caso è nato in Giappone.

anna vitoria fitness model 2

 

E sta per "immagine", mo per "scrittura" e ji per "carattere". Ma è la prima parola quella che conta: e. «Nel 1999 da noi le mail da telefono erano limitate a 250 caratteri», ha raccontato il creatore degli emoji Shigetaka Kurita, ora quarantaseienne, quando nel 2016 esposero il primo emoji al Moma di New York. «Con così poche parole era facile fraintendersi» . Vien da sorridere al pensiero che il tramonto della parola sia avvenuto per evitare di non capirsi. E che la soluzione siano state faccine che rappresentano stati d'animo. E poi, in seguito, foto: quaranta miliardi solo su Instagram.

 

Pew Research, azienda americana che conduce indagini di mercato, a marzo ha confermato l' esodo dei nuovi adulti sulle piattaforme visive Snapchat e Instagram. Il settantotto per cento degli americani che ha fra i 18 e i 24 anni usa la prima. Ormai conta su poco meno di duecento milioni di persone ma fa fatica a crescere nelle altre fasce della popolazione.

 

kim kardashian instagram

Quasi esistesse una barriera, quella che separa chi usa la parola scritta e chi invece le immagini. ComScore in Italia ha registrato un andamento simile anche se con una metrica diversa. Chi ha fra i 18 e i 24 anni condivide foto nel 64 per cento dei casi e la metà è sui social network ogni giorno. YouTube è un altro mezzo visivo che infatti cala in popolarità man mano che si cresce anagraficamente.

 

Julian Jaynes nel saggio Il crollo della mente bicamerale e l' origine della coscienza, sostiene che la modernità nasce dall' entrata in contatto fra i due emisferi del cervello, dando luogo non tanto ad un monologo interiore quanto ad un dialogo fra parola ed immagine. Oggi quindi la parte che ragiona per immagini sembra abbia cominciato ad avere più peso. Un conscio contaminato dal linguaggio dell' inconscio o comunque del non detto, secondo la via cara allo Shinto.

 

rihanna instagram 2

Ma qui stiamo giocando con le parola scritta per raccontare quel che scritto non è. A rischio di far la figura dei medici medievali, quelli di Michel Foucault e della sua Storia della follia nell' età classica, che usavano i lebbrosari per rinchiudere quel che dell'umano non capivano anche quando la lebbra era scomparsa.

 

Per avere un' idea di estraneità e smarrimento, provate ad entrare su Musical.ly. Stavolta dal Giappone passiamo alla Cina. È un social network che viaggia fra coreografie adolescenziali creato nel 2014 ed esploso nel 2016. Video che vanno dai quindici secondi al minuto con star come le due gemelle Lisa e Lena Mantler, classe 2002, e i loro ventotto milioni di seguaci che le guardano ballare. Per capire il senso, bisogna smettere di usarlo.

rihanna instagram 1

 

«Facebook non viene più utilizzato, vedo molti profili abbandonati ormai», racconta Karim De Martino da Los Angeles. Italiano, ma trapiantato negli Stati Uniti, è il vicepresidente di OpenInfluence, agenzia che applica l' intelligenza artificiale per cercare le celebrità emergenti sui social per gli investitori pubblicitari. Un'azienda dalla crescita fulminante, premiata da Forbes due anni fa come una delle startup più innovative fondate da persone sotto i trent' anni.

 

«Snapchat ha avuto il suo momento di gloria, ma ora molti utenti non lo aprono più. Twitter rimane legato alle celebrità e al mondo della televisione: nei programmi sportivi o di gossip negli Usa se ne parla sempre. Ma i diciottenni sono lontani da quel mondo. Rimangono Instagram e You-Tube che ha preso il posto della fruizione televisiva. Se dovessi quindi puntare su un canale per raggiungere quelli nati nel 2000, direi questi due.

rihanna instagram

 

Poi magari anche Musical.ly per le ragazze e Twitch (social di Amazon basato sullo streaming in diretta legato ai videogame, ndr) per i ragazzi per coprire tutto lo spettro». La figlia appena nata di Kylie Jenner, quella che a febbraio stringendo il dito della madre ha ottenuto quasi 18 milioni di like rompendo ogni record, si chiama Stormi Webster. Della canzone Stormy Weather (un classico di Ella Fitzgerald) nel tempo imparerà tutto, ne siamo certi. Ma il vero punto interrogativo è quale lingua parlerà fra diciotto anni.

francesca cipriani instagram 6francesca cipriani instagram 5alex grey instagramrich kids of instagram gennaiodamiano david instagram 3damiano david instagramleah rose e ava maria con la madrefrancesca cipriani instagram

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…