1. SCHIAFFO DI GUBITOSI A RENZI! GIOVANNI FLORIS NON LASCIA, MA RADDOPPIA: CONFERMATA LA CONDUZIONE DI “BALLARÒ” E ARRIVA ANCHE LA STRISCIA QUOTIDIANA DA 10 MINUTI! 2. ALTRO CHE TAGLIO DEL CACHET DORATO DA 630MILA EURO: IL VOLTO SIMBOLO DELL’ANTIRENZISMO DI RAITRE AUMENTA IL GIÀ DORATO CACHET DA 630MILA EURO A STAGIONE 3. INTANTO I PALINSESTI RAI RIPARTONO DALLE SOLITE MUMMIE: BENIGNI, CLERICI, CARRÀ 4. IL DIRETTORE DI RAITRE PRENDE ATTO DEL FALLIMENTO DI ‘MASTERPIECE’ E LO CHIUDE

1 – DAGOREPORT - FLORIS NON LASCIA MA RADDOPPIA

SCAZZO RENZI FLORIS SCAZZO RENZI FLORIS

L’ufficializzazione sarebbe questione di ore, nei corridoi Rai si sussurra che l’intesa sia stata raggiunta: Giovanni Floris non lascia ma raddoppia. Alla fine Luigi Gubitosi e Andrea Vianello avrebbero ceduto alle richieste del conduttore arrivate dall’agente Beppe Caschetto. Non solo viene confermata la conduzione di “Ballarò”, ma il volto simbolo dell’antirenzismo di Raitre incassa anche la tanto agognata striscia quotidiana da dieci minuti, andando così ad aumentare il già dorato cachet da 630mila euro a stagione.

 

2 - VECCHIE GLORIE E (IN)CERTEZZE. LA RAI "RIPARTE" DAL PASSATO

Maurizio Caverzan per “Il Giornale”http://ilgiornale.it

 

«Creare, innovare, connettere» sono i verbi che coniugano la mission Rai per la prossima stagione tv. Parole e ambizioni grosse. Del resto, non ci si può aspettare granché da una televisione che affida a Carlo Conti, in onda tutti i santi giorni, la conduzione della sua manifestazione più prestigiosa e popolare.

 

Andrea Vianello Luigi Gubitosi Angelo Teodoli Giancarlo LeoneAndrea Vianello Luigi Gubitosi Angelo Teodoli Giancarlo Leone

Un tempo si diceva: la Rai è la più grande azienda culturale del Paese. Che nostalgia. Nello studio di Via Mecenate a Milano le parole d'ordine sono «rinnovamento nella continuità», e l'impressione non può essere che quella di una Rai a metà del guado, tenuta in scacco da Renzi e messa a dura prova dalla concorrenza sul terreno dei linguaggi e dell'avanguardia. Eppure, l'orgoglio non deflette. «Raiuno è sempre leader nel primetime con oltre il 19 per cento di share», sottolinea Giancarlo Leone. E, dunque, bisogna «innovare ma restando centrali».

 

Se poi quando si cerca la novità ci si affida alle vecchie glorie come Raffaella Carrà che sarà la talent-scout di Forte Forte Forte, un programma in dieci serate alla ricerca di volti nuovi della cultura, della musica e della televisione, la sensazione non è esattamente quella di una rete proiettata nel futuro.

 

BEPPE CASCHETTO PISSIBEPPE CASCHETTO PISSI

Antonella Clerici condurrà Senza parole, un emotainment in cui artisti e celebrità aiuteranno persone con problemi di comunicazione a lanciare un messaggio importante. Sempre in prima serata Paola Perego affiancherà Al Bano in Così lontani così vicini, mentre resta da decidere la conduzione di Domenica in. A proposito del primetime, Leone si sente solido perché «con Flavio Insinna Affari tuoi supera la concorrenza sette volte su dieci». L'altro «punto vincente di Raiuno è la fiction».

ANTONELLA CLERICI E LE SCARPE ANTONELLA CLERICI E LE SCARPE

 

Con molti ritorni (Che Dio ci aiuti, Braccialetti rossi, Una grande famiglia) e qualche novità come Qualunque cosa succeda, sulla figura di Giorgio Ambrosoli e L'Oriana, su Oriana Fallaci. Quanto all'informazione, è affidata a Bruno Vespa con l'arricchimento di dieci inchieste di Petrolio curate da Duilio Giammaria. Tra gli eventi, confermati I dieci comandamenti di Benigni a metà dicembre.

 

Punta tutto sul rinnovamento dei linguaggi e la crossmedialità, invece, la Raidue di Angelo Teodoli. L'anno scorso sono stati introdotti dodici nuovi programmi (da Boss in incognito a Virus. Il contagio delle idee di Nicola Porro, da Il musichione a Il grande cocomero, per alcuni dei quali saranno potenziate le web room «per creare un programma nel programma») che hanno abbassato l'età media del pubblico di 2,6 anni.

 

Roberto Benigni Roberto Benigni

Quest'anno arriveranno altri sette nuovi titoli: Il più grande pasticcere, un programma itinerante in prima serata con Caterina Balivo; SuperMax Tv con Max Giusti per il pomeriggio; Party People Ibiza che esplorerà il mondo dei locali dell'isola con gli occhi dei nuovi dj; Quanto manca?, programma comico in gemellaggio con Quelli che il calcio; Senza peccato, un'inchiesta giornalistica sul mondo dell'adolescenza di Milo Infante; Fattore Alfa per il pubblico maschile del sabato pomeriggio; e Seven, esperimento di reality culturale in collaborazione con Vittorio Sgarbi. Infine, verrà potenziata la nuova fascia dell'access con le web series (Impazienti con Enrico Bertolino e Lo zio Gianni, del gruppo di The Pills).

 

Tante conferme, qualche ritocco, un'assenza annunciata e una grande incertezza nel palinsesto della Raitre di Andrea Vianello. Le conferme riguardano il daytime, con il solo avvicendamento di Licia Colò sostituita da Camila Raznovich per la conduzione di Kilimangiaro la domenica pomeriggio. La domenica sera torneranno nella collocazione originaria Report e Presa diretta.

fotomontaggio raffaella carra con il mensile di barbara d ursofotomontaggio raffaella carra con il mensile di barbara d urso

 

A seguire, Gazebo che andrà anche il lunedì in seconda serata per sconfinare qualche volta anche in prima. L'assenza annunciata è quella di Masterpiece, mentre la grande incertezza riguarda il futuro di Giovanni Floris. Confermato Ballarò, marchio che appartiene alla Rai, nella cartella-stampa non compare il nome del conduttore, segno che «c'è una trattativa ancora aperta», ha sintetizzato Vianello. «Che commenteremo quando sarà chiusa», ha chiosato Gubitosi.

VITTORIO SGARBIVITTORIO SGARBI

 

Il quale, fra le tante sollecitazioni, ha mostrato di tenere molto alla «connessione» e alla «multimedialità» perché un fenomeno come Braccialetti rossi «è decollato proprio grazie al web». E così si torna al «creare, innovare, connettere» dell'inizio. Fortuna che Leone non si è dimenticato la cosa più importante. «Un sogno, niente di più: conto di riavere Fiorello per il 2015. Lo chiamo tutti i mesi...». Si sa, sognare non costa niente...

Brera Balivo Brera Balivo 5ma20 licia colo marito5ma20 licia colo marito

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....