SCONTRO GIANNINI-SALVINI A CIRCO MASSIMO: "SEI UN PO' FASCISTA" - "FAI IL SERIO GIANNINI, NON CI CREDI NEANCHE TU! PRENDERAI CAMOMILLA E MAALOX, CON M5S AL GOVERNO PER QUATTRO LEGISLATURE". E LUI REPLICA... - SU DI BARTOLOMEI: "SE UNO VUOLE SUICIDARSI E NON HA LA PISTOLA SI BUTTA DAL QUINTO PIANO. ALLORA CHIUDIAMO TUTTI I BALCONI D'ITALIA?"

Condividi questo articolo


 

Da Circo Massimo - Radio Capital

 

 

massimo giannini massimo giannini

Duello radiofonico fra Massimo Giannini e Matteo Salvini. Il ministro dell'Interno, ospite a Circo Massimo, su Radio Capital, ha detto di essere stato insultato, diffamato e minacciato di morte nel suo primo mese al Viminale: "Mi danno anche del fascista!". Quando Giannini gli ha detto "un po' fascista lo è", Salvini ha ribattuto: "Sii serio, non lo credi neanche tu quando lo dici, Giannini! Prenderai camomilla e Maalox, con M5S governeremo per due, tre, quattro legislature. Non fare il Gad Lerner!".

 

 "Non faccio il Gad Lerner ma il Massimo Giannini", gli ha risposto il giornalista, "Lei siede sulla poltrona di ministro degli interni, è il ministro di tutta Italia, deve rappresentare tutti, non può fare certe uscite". Fra le dichiarazioni imputate al leader della Lega, quelle sulla scorta a Roberto Saviano: "Non sono io che decido, valuterà chi è di competenza", si difende Salvini, che però non perde l'occasione per attaccare l'autore di Gomorra: "Ministro della malavita può dirlo a qualcun altro. A me la mafia fa schifo e voglio togliergli fino all'ultima mutanda".

 

SALVINI FUCILE SALVINI FUCILE

Il vicepremier poi commenta con scetticismo l'esito del vertice europeo, nonostante la soddisfazione del premier Conte: "Non mi fido delle parole, vediamo che impegni concreti ci sono. Finora è sempre stato 'viva l'Europa' ma poi paga l'Italia", dice il ministro, che rilancia la chiusura dei porti e torna all'attacco delle ONG: "Vedranno l'Italia solo in cartolina e non saremo i soli a comportarci così ma", precisa, "continueremo a salvare tutti quelli che sono da salvare. E non saremo più soli".

 

Per Salvini è impossibile fermare del tutto le partenze ("Non sono Batman") ma pone l'obiettivo nella riduzione degli arrivi e nell'aumento delle espulsioni. E rivendica il lavoro del governo al tavolo europeo: "C'è qualcosa di straordinario rispetto agli ultimi anni di sonnolenza. Si è discusso di una proposta italiana e parlato dei problemi italiani. Fino all'ultimo vertice eravamo noi ad inseguire le richieste degli altri, già il fatto di essere al centro della partita qualche risultato te lo fa portare a casa".

 

 

massimo giannini radio capital massimo giannini radio capital

I risultati, per Salvini, non tarderanno ad arrivare neanche in politica economica: "L'obiettivo è dare segnali concreti per flat tax, legge Fornero e pace fiscale già nel 2018", dice, ribadendo l'intenzione di voler smontare la Fornero "per ripartire da quota cento". Il leader della Lega aveva anche promesso la cancellazione delle accise più vecchie sui carburanti, provvedimento che aveva quantificato in un risparmio per il consumatore di 20 centesimi per ogni litro di benzina: "C'è un dossier aperto al ministero dell'economia, resta uno dei primi obiettivi", si difende, "Avevamo promesso di farlo nel primo Consiglio dei Ministri? Sì, ma di un governo di centrodestra...". Salvini alza il muro anche sui 50 milioni che la Lega è accusata di aver sottratto con una truffa sui rimborsi elettorali: "Quei soldi non ci sono, fate inchieste su cose vere e non perdete il vostro tempo", smorza il ministro dell'Interno, "i 50 milioni non ci sono, sono stati spesi in dieci anni. Noi andiamo avanti con i soldi dei volontari e facendo le salamelle, come ieri a Caravaggio".

luca di bartolomei luca di bartolomei

 

 

Nessun costo, invece, per la legge sulla legittima difesa: "Se servisse a salvare la vita anche ad un solo cittadino per bene, ben venga", dice il ministro, che però ammette di non essere armato: "Non ho la pistola sul comodino e non ho nemmeno il porto d'armi, al massimo ho il mattarello, ma in una situazione del genere mi difenderei con qualsiasi 'arma' avessi a disposizione. Ci sono tantissime persone che fanno lavori a rischio", continua, "e che hanno diritto ad essere armati, a potersi difendere e a saper usare l'arma che hanno a disposizione, senza limitazioni".

agostino di bartolomei 1 agostino di bartolomei 1

 

Ieri Luca Di Bartolomei, figlio di Agostino, ha pubblicato su twitter una foto del modello di pistola Smith&Wesson usata da suo padre per suicidarsi e scrivendo che "un'arma non è sicurezza": "Se uno decide di suicidarsi è un dramma e una tragedia, ricordo anche da milanista Agostino Di Bartolomei come fosse ieri e mando un abbraccio al figlio", risponde Salvini, che però precisa "se uno fa quella scelta e non ha la pistola si butta dal quinto piano. E noi non possiamo chiudere tutti i balconi e i terrazzi d'Italia". Precisazione anche sui vaccini: "Non ho mai cambiato idea: non sono un no vax, ho vaccinato i miei due figli, alcuni vaccini sono utili. Dico solo che dieci sono troppi. E al ministro della salute ho chiesto solo il diritto allo studio per tutti i bimbi".

 

 

GIULIA GRILLO TONINELLI LUIGI DI MAIO GIULIA GRILLO TONINELLI LUIGI DI MAIO

Nessun dubbio sulla tenuta del governo: "I cinque stelle sono gente seria, onesta, concreta e preparata", dice il vicepremier, "Ci messaggiamo spesso con Di Maio e con Toninelli, con il quale ho alcune competenze in comune, e ce la ridiamo di alcune ricostruzioni giornalistiche iperfantasiose". E il centrodestra? "Ci siamo presentati insieme e abbiamo vinto in tanti comuni. Con M5S c'è contratto di governo, non alleanza".

 

 

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...