1. SI E' TOLTO LA VITA TEODOSIO LOSITO, 53 ANNI, LO SCENEGGIATORE CHE HA TENUTO INCATENATO IL PUBBLICO ALLE SUE FICTION POP-TRASH, DA  "IL BELLO DELLE DONNE" A ''L'ONORE E IL RISPETTO'', DA ''IL PECCATO E LA VERGOGNA'' A "BACIAMO LE MANI", LANCIANDO LA STELLA DI GABRIEL GARKO
2. L'INTERVISTA IN CUI RIDEVA DELLE CRITICHE DI ALDO GRASSO: “SARÀ INCIAMPATO CON LO SGUARDO SULLE MAGLIE DELLA VELETTA CHE INDOSSA QUANDO SCRIVE COL PIGLIO DA MAESTRINA”

È lo snobismo dei critici che in passato hanno ucciso il cinema e ora ci provano con la televisione. Che sono omosessuale lo sanno tutti, io e Tarallo non lo abbiamo mai nascosto. A Grasso vorrei dire di tenersi forte: perché in autunno arriva la quarta serie di ‘’L’onore e rispetto’’…

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Terry Marocco per “Panorama” (luglio 2014)

Teodosio Losito ai tempi di Sanremo Teodosio Losito ai tempi di Sanremo

 

Può essere solo un genio l’uomo che ti fa correre a casa per vedere Sabrina Ferilli in négligé nero e accento romano che fa la vedova di mafia in una New York anni Cinquanta, dove sembra di stare in un Padrino de’ noantri. Il creatore di tutto questo è Teodosio Losito, Teo, 49 anni, l’uomo che da anni tiene incatenato (proprio come in Catene di Raffaello Matarazzo) il pubblico, con share altissimi, alle sue fiction dai titoli che ricordano romanzi di Carolina Invernizio.

 

Teodosio Losito Teodosio Losito

L’onore e il rispetto, Il peccato e la vergogna, Baciamo le mani, Rodolfo Valentino la leggenda: un’operazione unica e di successo. Eppure da anni la critica lo ha bollato come il re del trash tv.

 

Teodosio Losito a Sanremo 1987 Teodosio Losito a Sanremo 1987

«Storcono il naso, ragliano come asini, ma io non amo le sfumature, i miei personaggi sono reali e in 16 anni di lavoro gli spettatori mi hanno sempre seguito. Ho iniziato con Il bello delle donne, lì ho messo esperienze, ricordi, anche i più tristi. Fai un sorriso e dietro c’è il dolore» racconta lui, che ha rilasciato una sola intervista in tutti questi anni. Famiglia operaia, venuta su a Milano dalla Puglia, come in Furore, la sua ultima creatura (titolo preso a prestito dal romanzo di John Steinbeck), storia di fatica e immigrazione.

 

gabriel garko, adua del vescovo e il produttore storico di garko, tarallo(2) gabriel garko, adua del vescovo e il produttore storico di garko, tarallo(2)

Losito frequenta le scuole serali di ragioneria e di giorno si mantiene come può facendo anche l’ortolano. È bello, come il suo alter ego Gabriel Garko, l’attore di cui è stato il pigmalione, così finisce a fare il modello. Attore con Joe D’Amato, il regista del porno soft, nell’87 arriva a Sanremo. Con un testo che fa capire come dietro a quel ragazzino ci sia un cervello.

 

Furore Il Vento della Speranza Furore Il Vento della Speranza

«Ma chi gatto me lo ha fatto fare» dice così il ritornello: ci vuole coraggio. «Ho preso a morsi la vita. Le mie esperienze non le considero scheletri nell’armadio: non ho rubato, non mi vergogno. Sono state importanti, mi hanno temprato: ero timido». Come in tutti i feuilleton che si rispettino, anche per lui arriva l’incontro fatale con il produttore Alberto Tarallo: «Due anime ferite che si sono completate ».

 

gabriel garko rodolfo valentino gabriel garko rodolfo valentino

Insieme fondano la Ares Film: «Ha un motore potente ed ecologico, alimentato dal nostro sudore. Saremo inarrestabili, debutteremo nell’intrattenimento, inonderemo anche il web». Le loro storie, doppiate persino in russo, raccontano di donne perdute, uomini bellissimi e spesso svestiti, amanti appassionati, mafiosi dal cuore d’oro e ragazzi giovani che si innamorano follemente di tardone: forse non è la realtà, ma è quello che il pubblico gradisce: «Amo Jane Austen, Oscar Wilde, le storie di Charles Dickens. Non sono fotoromanzi riadattati, come hanno scritto, è il romanzo inglese dell’Ottocento. E poi Alberto ha una cultura cinematografica infinita».

Tarallo, Losito, Garko, Clemente Mimun Tarallo, Losito, Garko, Clemente Mimun

 

Gabriel Garko e Teo Losito Gabriel Garko e Teo Losito

Se François Truffaut era L’uomo che amava le donne, Losito è l’uomo che amava gli uomini: i suoi personaggi maschili sono il sogno di ogni casalinga di Voghera, che lui «affettuosamente rispetta » e trova «assolutamente all’avanguardia ». Ma la critica non si placa e Aldo Grasso sul Corriere della sera la definisce «estetica queer».

 

Il Peccato e la Vergogna Il Peccato e la Vergogna

«Ma cosa vuol dire? Provate a chiederlo a uno spettatore, non lo sa. È lo snobismo dei critici che in passato hanno ucciso il cinema e ora ci provano con la televisione. Che sono omosessuale lo sanno tutti, io e Tarallo non lo abbiamo mai nascosto. Grasso sarà inciampato con lo sguardo sulle maglie della veletta che indossa quando scrive col piglio da maestrina».

 

Eva Grimaldi, Barbieri e Teo Losito Eva Grimaldi, Barbieri e Teo Losito

E poi, preso un attimo di fiato, aggiunge: «A Grasso vorrei dire di tenersi forte: perché in autunno arriva la quarta serie di L’onore e rispetto».

 

LOSITO NUMBERS

 

Il peccato e la vergogna Roma fiction fest Il peccato e la vergogna Roma fiction fest

Il peccato e la vergogna, arrivata alla terza serie (andrà in onda entro il 2014), ha avuto un picco di oltre 6 milioni di spettatori. 5.300.000

 

Baciamo le mani, la serie televisiva sceneggiata da Teodosio Losito, trasmessa nel 2013, ha avuto oltre 5 milioni di spettatori.

 

L’onore e il rispetto ha registrato fino a oltre 7 milioni di spettatori. La quarta serie dovrebbe andare in onda entro il 2014.

Teodosio Losito ai tempi di Sanremo Teodosio Losito ai tempi di Sanremo

 

Mogli a pezzi è andata in onda nel 2008, in quattro puntate, con punte di ascolto oltre i 5 milioni di spettatori.

Teo Losito Pino-Pellegrino Ekberg Teo Losito Pino-Pellegrino Ekberg

 

 

 

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