spielberg  article-2688463-1f8ede6e00000578-281_634x403

SI SONO ESTINTI I DINOSAURI, MA NON LA STUPIDITÀ WEB – IL DEMENZIALE DILUVIO DI INSULTI PIOVUTI SULLA TESTA DI SPIELBERG, “ASSASSINO” ALL’EPOCA DI ‘’JURASSIC PARK’’ DI UN TRICERATOPO VISIBILMENTE FINTO

Paolo Di Stefano per il Corriere della Sera

spielberg article-2688463-1F8EDC8800000578-760_634x804spielberg article-2688463-1F8EDC8800000578-760_634x804

 

Si sono estinti i dinosauri, iguanodonti e triceratopi compresi, ma non la stupidità. Questa è la prima morale che si può trarre dal demenziale diluvio di insulti piovuti sulla testa del regista Steven Spielberg colpevole di essersi fatto fotografare, nel 1993, cioè all’epoca di Jurassic Park , sorridente con alle spalle un triceratopo visibilmente defunto.

 

La fotografia, postata su Facebook qualche giorno fa da un certo Jay Branscomb per vedere l’effetto che faceva, ha avuto l’effetto (sperato?) di sollevare le proteste furibonde degli animalisti: «disgustoso» è l’aggettivo più pacato. Per il resto il repertorio di improperi spazia dallo sfumato «uomo spregevole» al più discutibile «assassino». 

spielberg spielberg


Va da sé che si contano fiumi di interventi: oltre 30 mila condivisioni e seimila commenti. Se il successo (come ormai pare assodato) si misura dai clic e dal numero dei visitatori, non si può negare che l’iniziativa di Branscomb è andata felicemente a segno. Ma quest’ultimo «evento» social-mediatico sintetizza bene un grave problema della comunicazione web: un esempio da antologia di quell’intreccio di ferocia, stupidità e ignoranza che la Rete alimenta quotidianamente, creando un rumore di fondo ormai pressoché assordante per la capacità di diffondersi a cascata nei media. 

spielberg  article-2688463-1F8EDE6E00000578-281_634x403spielberg article-2688463-1F8EDE6E00000578-281_634x403


Lasciamo stare per un momento la violenza verbale gratuita a cui rischiamo tristemente di fare l’abitudine. Nel caso (particolare e insieme emblematico) della reazione alla fotografia di Spielberg, si tratta di una stupidità virale talmente vistosa da entrare nella sfera dell’assurdo patafisico.

 

Ennio Flaiano, un sismografo vivente della dabbenaggine universale, lamentava qualche decennio fa i progressi enormi della stupidità, diventata un «Sole che non si può più guardare fissamente», perché grazie ai mezzi di comunicazione si nutre continuamente di nuovi miti ridicolizzando il buon senso e spandendo il terrore intorno a sé.

STEVEN SPIELBERG FOTO DI CHUCK CLOSE PER VANITY FAIR STEVEN SPIELBERG FOTO DI CHUCK CLOSE PER VANITY FAIR

 

Non c’era ancora Internet. Sarebbe interessante averlo tra noi, Flaiano, per sentire la sua opinione di fronte a certe manifestazioni becere su Facebook. In particolare quella di cui stiamo parlando. Perché la sollevazione (pseudo)animalista mostra di non prevedere la regola biologica del passaggio di ere, che comporta la conseguenza banale, per quanto atroce, dell’estinzione dolorosa ma inevitabile di migliaia, forse centinaia di migliaia, forse milioni, di specie animali, vertebrati e no.

 

E di fronte alla ricostruzione cinematografica di un (finto!) ceratopside morto si comporta esattamente come se si trattasse di un criceto o di un cucciolo di panda. 
Insomma, il sacro fuoco della battaglia per la natura si capovolge (per fortuna non sempre) nella negazione del ciclo naturale di lunghissima durata, al punto da proiettare la propria indignazione in un eterno quanto improbabile presente che ignora ogni profondità temporale.

STEVEN SPIELBERGSTEVEN SPIELBERG

 

Come se la bellezza (o la bruttezza) di milioni di anni non fosse passata. Un disturbo cognitivo di massa più che un semplice disorientamento cronologico. Oppure, peggio, per limitarsi a una costatazione più terre-à-terre , crassa ignoranza, vulnus nell’apprendimento elementare, che produce un rapporto surreale con il mondo? 


Di fronte a tanto devastante offuscamento delle minime facoltà critiche, passano in secondo piano un paio di fattori che sarebbero in sé risolutivi nell’ottica del più semplice buon senso. Primo, anche nella vita, come nella letteratura, esiste la fiction ed esiste la non-fiction: lo slittamento da un piano all’altro è un ulteriore preoccupante segno di deficit culturale.

 

Secondo, anzi primo: l’«assassino» Spielberg non ha ucciso nessun animale (e come avrebbe potuto, anche volendo, dare la caccia a un dinosauro?). E questa ovvietà già basterebbe a invitare gli amici su Facebook a misurare le parole, oltre ad aggiornarsi sulle distanze geologiche: il che è indubbiamente più difficile, perché prevede la pratica, vetusta, della lettura e dell’apprendimento. Almeno un’occhiatina meno rapida del solito a Wikipedia. 


http://www.corriere.it

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…