the biggest loser obesita

SIETE OSSESSIONATI DALLA DIETA, MANGIATE SOLO VERDURE LESSE E NON PERDETE CHILI? - 4. ABBIAMO UN VALORE "SCRITTO" NEL NOSTRO CERVELLO, CHE CORRISPONDE AL PESO CHE MANTENIAMO SENZA SFORZO. SE SCENDIAMO RAPIDAMENTE SOTTO QUESTO LIVELLO IL CERVELLO CI FA AVVERTIRE PIÙ FAME, CI SPINGE A MANGIARE E CI ABBASSA IL METABOLISMO 5. LA PERDITA DI PESO PER DURARE DEV'ESSERE LENTA PERCHE' IL CORPO RIESCA AD ABITUARSI

the biggest loserthe biggest loser

Silvia Turin per il “Corriere della Sera

 

Danny Cahill combatte con il suo peso e per il suo aspetto fisico dalla terza elementare. Ora ha 46 anni e nel corso della sua vita è arrivato a pesare 220 chili per un metro e 80 cm di altezza. Nel 2009 è diventato famoso in tutti gli Stati Uniti per aver vinto l' ottava edizione del reality della rete televisiva NBC "The Biggest Loser" (in Italia "Sfida all' ultimo chilo", trasmessa da Cielo) in cui i concorrenti, grandi obesi, gareggiano a chi perde più peso.

 

the biggest loser 9the biggest loser 9

Danny quell' anno non solo vinse il titolo, ma divenne la persona che in assoluto aveva perso più chili nella storia dello show: 108 in 7 mesi, passando dagli iniziali 195 ai finali 86. «Ho riavuto indietro la mia vita», commentava raggiante nei mesi successivi girando per i talk show magro, atletico e bello.

 

danny cahill   danny cahill

Sono passati sei anni dalla vittoria e Danny oggi ha riacquistato gran parte dei chili persi, arrivando a quota 133. E non è il solo: 15 concorrenti sui 16 di allora hanno ripreso gran parte del peso e 4 sono più grossi ora di quanto fossero all' inizio della sfida.

Kevin Hall, un esperto di metabolismo dell' Istituto Nazionale di diabete e malattie digestive e renali, che fa parte dei National Institutes of Health statunitensi, ha una passione per i reality e ha voluto controllare quale fosse stato il "destino" dei concorrenti sei anni dopo lo show.

 

danny cahill danny cahill

Era interessato in particolare a far luce sui meccanismi che regolano la perdita e l' aumento di peso a livello fisiologico, anche perché la difficoltà nel mantenersi magri dopo una dieta che hanno sperimentato i concorrenti di "The Biggest Loser" non è poi così diversa da quella che affligge 640 milioni di obesi al mondo alle prese con la bilancia. In uno studio pubblicato a maggio sulla rivista Obesity , Kevin Hall e il suo staff hanno verificato lo stato di salute e i dati fisici di 14 dei 16 concorrenti del 2009 e hanno scoperto che il nostro corpo "combatte" anche anni per riacquistare i chili persi, fino a ritrovare il peso di partenza.

danny cahill 3danny cahill 3

 

«Abbiamo un valore "scritto" nel nostro cervello, che corrisponde al peso che manteniamo senza sforzo - spiega il professor Stefano Erzegovesi, nutrizionista e psichiatra responsabile del Centro dei disturbi alimentari dell' Ospedale San Raffaele di Milano -. Se scendiamo rapidamente sotto questo livello si innescano alcuni segnali: il cervello ci fa avvertire più fame, ci fa sentire l' urgenza di mangiare e ci abbassa il metabolismo».

 

danny cahilldanny cahill

I risultati della ricerca di Hall hanno evidenziato un dato che gli scienziati non si aspettavano: il metabolismo basale dei 14 concorrenti, cioè le calorie che un organismo consuma quando è a riposo, non solo era crollato alla fine dello show (e questo era previsto), ma era ancora più basso a sei anni di distanza, quando ci si sarebbe invece aspettati fosse tornato a livelli "normali", pre-dieta. In pratica, quando lo show era iniziato i concorrenti, anche se enormemente sovrappeso, avevano un metabolismo proporzionale alle loro dimensioni, cioè bruciavano un numero congruo di calorie per persone del loro peso.

the biggest loser the biggest loser

 

Dopo l' iniziale calo, il loro metabolismo avrebbe dovuto recuperare, invece è diventato sempre più lento, costringendo i concorrenti a mangiare sempre meno per mantenere il peso raggiunto con enorme fatica. «Quando noi andiamo in carenza di energia la prima cosa che il corpo fa è quella di adattarsi al nuovo apporto energetico e quindi bruciare meno - spiega Andrea Ghiselli, ricercatore nutrizionista del Centro di ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (CRA-NUT) di Roma - : i concorrenti hanno perso capacità metabolica».

 

the biggest loser 3the biggest loser 3

Danny Cahill è stato intervistato dal New York Times alla vigilia della pubblicazione dello studio su Obesity : ora che pesa 133 chili deve mangiare 800 calorie in meno di quanto dovrebbe fare in media un uomo della sua taglia per mantenere il proprio peso.

«Tutti i miei amici bevono birra senza mettere su molti chili», si è lamentato Danny: «Appena ho iniziato a berla anch' io ne ho ripresi nove e allora ho pensato che ci fosse qualcosa di sbagliato nel mio corpo».

 

the biggest loser 4the biggest loser 4

Il rallentamento del metabolismo è una difesa che il nostro organismo mette in atto quando si sente in pericolo, ma non è la sola. I meccanismi che ci portano a riguadagnare chili sono molti e coinvolgono anche diversi ormoni con funzioni specifiche. Nei 14 concorrenti monitorati, i ricercatori hanno riscontrato, per esempio, un crollo dei livelli di leptina , fattore che stimola la fame.

 

«Quando nell' organismo c' è una certa quantità di tessuto grasso - spiega Erzegovesi - , la leptina "dice" al cervello: "Stai tranquillo perché ho le riserve che mi servono" e il cervello ci fa avvertire meno la fame. Un calo rapido della leptina invece viene percepito come un segnale di carenza: nel momento in cui il nostro corpo sente che le riserve iniziano a essere ridotte la leptina scende e noi diventiamo affamati».

danny cahill  danny cahill

 

Anche in questo caso, quando i concorrenti hanno ripreso il loro peso, la leptina si è rialzata, ma è arrivata solo a metà del suo livello di partenza. Tutti i partecipanti a "The Biggest Loser" sono persone molto motivate: controllano ancora quanto mangiano e hanno imparato a fare regolarmente sport. Non si sono lasciati andare con il passare degli anni, non hanno mancato di volontà, eppure, persino loro che si sono laureati "campioni del dimagrimento", hanno vinto una battaglia ma non la guerra contro un corpo che lotta senza sosta per tornare al peso di partenza.

 

the biggest loser 8the biggest loser 8

Per la maggior parte delle persone, fame incessante e rallentamento del metabolismo sono una combinazione di fattori che "congiura" per far riacquistare chili, il che spiega perché così pochi individui sono in grado di mantenere l' obiettivo raggiunto dopo una dieta. «Non è mancanza di volontà o crollo della motivazione: la spinta biologica che il corpo produce è molto potente, come tutte quelle primitive legate alla sopravvivenza - spiega Andrea Ghiselli -. Noi siamo organismi risparmiatori , la selezione naturale ha favorito le persone capaci di immagazzinare più calorie».

 

Gli studiosi sono alla ricerca di nuovi modi per bloccare quella che viene ormai definita l'"epidemia" di obesità nel mondo: ci si concentra su strategie diverse, non legate solo alle diete e alla riduzione dell' apporto calorico. Ad esempio, si cercano alimenti che agiscano sul senso di fame e si approfondisce il ruolo della chirurgia bariatrica nel dimagrimento ( si veda nelle pagine successive).

 

the biggest loser 5the biggest loser 5the biggest loser 7the biggest loser 7

Insomma, le esperienze dei concorrenti di "The Biggest Loser" hanno reso evidente quanto ormai suoni semplicistico e riduttivo parlare di "scarsa motivazione" per tutti quelli che non riescono a dimagrire in modo definitivo. «La difficoltà nel mantenere il proprio peso forma riflette la biologia, non una patologica mancanza di impegno -sottolinea ancora Erzegovesi -. Bisogna smettere di concentrare sul sovrappeso uno stigma sociale». E virtualmente gli fa eco Danny Cahill che, dopo aver partecipato allo studio del professor Hall, ha smesso almeno di incolpare se stesso per aver recuperato peso. «Quel senso di vergogna che mi pesava addosso, finalmente se ne è andato».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)