SPLENDE IL “SOLE” SULLO SCHERMO - IL QUOTIDIANO FINANZIARIO GRAZIE ALLE COPIE DIGITALI È IL SECONDO PIÙ LETTO D’ITALIA, DOPO IL “CORRIERE” - MA PER IL MERCATO EDITORIALE I NUMERI SONO HORROR: PUBBLICITÀ SEMPRE IN CALO E 226MILA COPIE PERSE IN UN ANNO

Seguono la Repubblica (369.857 copie; -2,6% annuo) La Stampa (219.799; -1,4%); La Gazzetta dello Sport (208.015; -8,9%); Il Messaggero (139.057; -2,9%); Avvenire (123.576; +14,5%); Qn Il Resto del Carlino (114.484; -5,9%); Il Corriere dello Sport (109.129; -12,1% annuo) e Il Giornale (94.717; -13,6% annuo)...

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Andrea Biondi per “Il Sole 24 Ore

roberto napoletano e moglie roberto napoletano e moglie

 

La marcia verso il basso dell'editoria quotidiana è proseguita anche nel mese di ottobre. La consueta rilevazione Ads sulle copie diffuse e vendute in Italia restituisce ancora una volta un quadro in cui a prevalere sono le tinte noir. Per comprendere la situazione bastano in fondo due numeri: le copie diffuse mensilmente sono in media 226mila in meno rispetto a un anno fa. E non è andata meglio neanche nel breve periodo: rispetto a settembre mancano all'appello oltre 85mila copie di media ogni giorno.

 

Ezio Mauro Eugenio Scalfari Ezio Mauro Eugenio Scalfari

Insomma, la situazione continua a mostrare tratti preoccupanti, anche perché il numero appena citato riguarda la diffusione comprensiva di copie cartacee e copie digitali, con le seconde salite del 35% in un anno e e arrivate a quota 515.920: il 13% del totale e il 35% in più rispetto a ottobre dello scorso anno.

 

FERRUCCIO DE BORTOLI FERRUCCIO DE BORTOLI

Quindi le copie «2.0» crescono, ma non riescono a risollevare né i numeri, né tantomeno i ricavi del mercato dell'editoria quotidiana. Nel primo caso parlano le diffusioni complessivamente in calo. Nel secondo caso a parlare sono i bilanci appesantiti dalla flessione della pubblicità che prosegue inesorabile. Secondo i dati Nielsen nel solo gennaio-ottobre sono andati persi 74 milioni di euro rispetto ai primi 10 mesi dello scorso anno (-10,1%). E questo dopo un 2013 in cui la raccolta complessiva è stata inferiore di 217,6 milioni (-19,5%) rispetto al 2012. ?

 

Questo dunque è il contesto generale. All'interno si stagliano situazioni differenziate fra i vari editori, come differente è la velocità con la quale gli stessi editori si stanno muovendo sulle copie digitali: indubbiamente la principale novità del mercato editoriale degli ultimi due anni. Una innovazione che ancora stenta a mostrare appieno i propri risultati sul fronte economico visti i numeri non ancora elevati a livello generale. A questo poi si aggiunge il fatto che per policy condivisa fra gli editori le copie «2.0» certificate possono essere vendute a sconto fino al 50% sul prezzo di copertina se copie singole o multiple (a grandi clienti) o fino al 70% se in abbinata carta-digitale.

Premio Guido Carli Carla Fendi premia Virman Cusenza Premio Guido Carli Carla Fendi premia Virman Cusenza

 

Detto ciò, da Oltreoceano arrivano indicazioni che dovrebbero invitare a spingere su questo filone. Una su tutte l'indagine ComScore che ha segnalato come nel mese di ottobre circa 166 milioni di adulti negli Usa abbiano letto i giornali su piattaforme digitali, con un aumento del 17% rispetto allo scorso anno.

 

Andando nel dettaglio degli editori italiani, Il Corriere della Sera si conferma il primo quotidiano nazionale per diffusione complessiva carta più digitale con 397.818 copie di media al giorno (+2,1% rispetto a settembre e -9,1% a confronto con ottobre 2013).

 

prima pagina avvenire prima pagina avvenire

Per il secondo mese consecutivo sul secondo gradino sul podio si colloca Il Sole 24 Ore (374.484 copie; +1,2% mensile e +23,9% annuo), allungando le distanze su la Repubblica, al terzo posto con 369.857 copie (+0,8% mensile e -2,6% annuo). In questo quadro le copie digitali hanno avuto un peso, con Il Sole 24 Ore che a ottobre si è confermato al primo posto (194.706 copie «2.0»; +0,3% sul mese di settembre e +86,7% rispetto a ottobre 2013), seguito da Corriere della Sera (83.247; -2% mensile e -6% annuo) e da la Repubblica (68.437; +4,7% mensile e +30,2% annuo).

 

Si tratta di una conferma importante per il quotidiano del Gruppo 24 Ore per il quale anche i ricavi da edicola cartacea a prezzo pieno e invariato sono in crescita del 7,6%, in linea con i dati della trimestrale, e in netta controtendenza rispetto all'andamento del mercato. Il dato algebrico dell'edicola riflette la strategia editoriale del Sole 24 Ore di convertire il più possibile gli abbonamenti domiciliati edicola in abbonamenti digitali (entrambi rilevati Ads) per ragioni evidenti di redditività visti i maggiori margini assicurati dalle copie «2.0». Una strategia che sta pagando: il travaso è pari al 29% del totale.

Piero Chiambretti Paolo De Paola Piero Chiambretti Paolo De Paola

 

Per quanto riguarda gli altri principali quotidiani italiani, La Stampa (219.799 copie; +0,6% mensile e -1,4% annuo) è tornata al quarto posto superando La Gazzetta dello Sport (208.015; -11,9% mensile e -8,9% annuo). Distanziato di gran lunga, al sesto posto nel ranking si colloca Il Messaggero (139.057 copie; -3,9% mensile e -2,9% annuo), seguito da Avvenire (123.576; +11,2% mensile +14,5% annuo); Qn Il Resto del Carlino (114.484; -1,1% mensile e -5,9% annuo); Il Corriere dello Sport (109.129; -9,2% mensile e -12,1% annuo) e Il Giornale (94.717; -7,2% mensile e -13,6% annuo).

 

 

 

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