sudamerica

SUDAMERICA: UN CONTINENTE DA ROMANZO (MAGICO) – VIAGGIO TRA EROI, AVVENTURIERI, ARTISTI, DITTATORI E STORIE INFAMI - NON SOLO PABLO ESCOBAR, FU IL BOLIVIANO ROBERTO SUÁREZ GÓMEZ A FARE DA APRIPISTA AL BUSINESS SU VASTA SCALA DELLA COCAINA - AD AGGIUDICARSI UN POSTO SPECIALE FRA I 'CATTIVI RAGAZZI LATINI', È IL GUATEMALTECO EFRAÍN RÍOS MONTT. ECCO PERCHE' – IL LIBRO

Lucia Capuzzi per Avvenire

 

toussaint louverture

C' era una volta Toussaint Louverture, schiavo dell' antica Saint-Domingue, ora Haiti, che sapeva curare con le erbe le malattie del corpo e dello spirito. Presto, però, quel giovane dovette abbandonare pozioni e misture per condurre un' inedita rivoluzione da cui sarebbe nata la prima repubblica nera della storia.

 

C' era una volta Juana Azurduy. La famiglia voleva obbligarla a farsi monaca. Lei, però, lasciò il convento per arruolarsi nell' esercito indipendentista della futura Argentina. Divenne tenente colonnello, la prima donna d' America a ottenere i gradi militari per i meriti in combattimento.

 

 

C' era una volta Orélie-Antoine de Tounens, un notaio di provincia che lasciò la sua Francia deciso a farsi re della Patagonia e dei suoi combattivi abitanti, i mapuche. Vi riuscì, anche se solo per due anni.

 

Ognuna delle storie narrate da Gabriella Saba e Alfredo Somoza potrebbe cominciare così. Come una favola appunto. Eppure si tratta di fatti rigorosamente storici, ricostruiti con precisione e passione dagli autori. Ad essere 'favolistica' semmai è la patria in cui personaggi e vicende scrivono le loro esistenze realisticamente magiche.

 

un continente da favola

L' America Latina è la vera protagonista di Un continente da favola, appena pubblicato da Rosenberg&Sellers (pagine 184, euro 16). Una terra con cui l' Europa ha instaurato, fin dal principio, un ambiguo gioco di specchi. Ecco perché, per raccontarla oltre gli stereotipi e i luoghi comuni, non è sufficiente un unico punto di osservazione. Saba e Somoza, entrambi profondi conoscitori delle pieghe latinoamericane, si spostano nel tempo e nello spazio compreso tra il Rio Bravo alla Terra del Fuoco, per scovare trenta diverse angolazioni. Ciascuna corrisponde a un uomo o a una donna (spesso sconosciuti da questa parte di mondo) la cui vita è metafora dei chiaroscuri del Continente.

 

jose marti

Eroi romantici, artisti più o meno fortunati, dittatori sanguinari, ribelli senza causa convivono, così, nelle stesse pagine. Perché tutti, con le loro azioni, hanno contribuito a rendere l' America Latina ciò che è. In positivo come in negativo.

 

Impossibile scordare i troppi 'signori del male'. Come Paul Schäfer, infermiere, militante della Gioventù hitleriana, che per fuggire ai cacciatori di nazisti si riciclò guru di una setta. E fra le cordigliere australi del Cile riuscì a creare il 'lager perfetto': la famigerata Colonia Dignidad. O il peruviano Abimael Guzmán, brillante insegnante di filosofia e creatore dell' incubo di Sendero Luminoso, il più feroce dei vari movimenti ribelli che hanno fatto ribollire l' America Latina.

 

Se il successo di Narcos ha impresso in modo indelebile nella memoria collettiva la figura di Pablo Escobar, pochi sanno che fu il boliviano Roberto Suárez Gómez a fare da apripista al business su vasta scala della cocaina. Ad aggiudicarsi un posto speciale fra i 'cattivi ragazzi latini', è il guatemalteco Efraín Ríos Montt, il primo dittatore del Continente condannato per crimini di lesa umanità per la strage di 12 mila indigeni maya.

pablo escobar 3

Poco importa che la sentenza sia stata annullata da un sistema giudiziario compiacente. Il precedente è segnato.

 

L' horror tour non esaurisce, però, la complessità latinoamericana. Nella narrazione di Saba e Somoza trovano spazio personaggi in apparenza 'minori', che hanno marchiato a fuoco l' immaginario del Continente. Da Carlos Gardel, re del tango cantato, a Gastón Acurio, chef che ha trasformato la cucina andina in opera d' arte. Dall' ideatore della popolarissima serie 'Ugly Betty', Fernando Gaitán alle Tigres del norte, cantori della narco-America.

 

pancho villa

Nella patria delle rivoluzioni, è d' obbligo citare il liberale nazionalista César Augusto Sandino, ispiratore d' ogni futuro sussulto insurrezionale contro il «potente vicino del Nord»; il 'brigante' Pancho Villa, ladro di bestiame ed eroe del Messico ribelle, e il poeta José Martí, che nelle pause della lotta anticoloniale compose l' immortale Guantanamera. Le loro gesta sono anticipate o proseguite nel tempo dallo sfortunato Tupac Amaru II, dall' ormai celebre Pepe Mujica o dal visionario Antanas Mokus. O stravolte dalla 'bruja' (strega) Rosario Murillo, vero 'uomo forte' del Nicaragua orteguista. Saba e Somoza non trascurano neppure il fenomeno della diffusione delle sette pentacostali, potenti e ambigue, come due dei loro più celebri capi carismatici: la 'vescova' Sonia e Edir Macedo, fondatore di quella Igreja universal do Reino de Deus, motore dell' elezione del brasiliano Jair Bolsonaro.

ROBERTO SUAREZ GOMEZ

 

Il risultato di questa affascinante galleria di ritratti è un mosaico in cui i colori sgargianti enfatizzano l' evanescenza delle tinte pastello. 'Un continente da favola' riesce così a trasmettere un' immagine sempre piena di sfumature - scrive Bruno Arpaia nella prefazione -, «di mezze tinte, di domande ancora in cerca di risposte, lontana dai clichés e dai preconcetti. In tempi di visioni in bianco e nero, spesso manichee e ideologiche, il suo richiamo alla complessità (…) assume quasi una valenza etica e conoscitiva più generale».

ROBERTO SUAREZ GOMEZ 4

 

Efrain Rios Montt pablo escobar 1

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…