UN TESORETTO OLTRE LA SIEPE - TIRATURA DA 2 MILIONI DI COPIE PER IL NUOVO ROMANZO DI HARPER LEE - SECONDO IL “TELEGRAPH” ESISTEREBBERO ANCORA UN ROMANZO GIALLO INCOMPIUTO E FORSE OLTRE DIECI ROMANZI DA PUBBLICARE DOPO LA SUA MORTE”

Eleonora Barbieri per “il Giornale”

 

HARPER LEE 1HARPER LEE 1

Sulla copertina c'è un albero come cinquantacinque anni fa, per Il buio oltre la siepe. Senza foglie, però.

 

Go Set a Watchman, metti una sentinella («Va', metti una sentinella, che annunci ciò che vede», le parole del profeta Isaia nella Bibbia) è il libro di Harper Lee - definirlo «nuovo» suona paradossale, visto che l'ha scritto quasi sessant'anni fa - che martedì uscirà ufficialmente nelle librerie anglosassoni e di cui ieri il quotidiano britannico Guardian e l'americano Wall Street Journal hanno anticipato, in esclusiva, il primo capitolo.

 

E da ieri mattina presto i fan dell'autrice, i curiosi, i critici letterari di tutto il mondo si sono concentrati nella lettura delle prime pagine del romanzo confrontandolo, inevitabilmente, con quello che è ormai un classico del Novecento, quel To Kill a Mockingbird (letteralmente «Uccidere un usignolo») che Harper Lee pubblicò nel 1960. Poi, più nulla.
 

COVER LIBRO HARPER LEECOVER LIBRO HARPER LEE

E quindi ieri si è scoperto, in una decina di minuti, che i protagonisti di quel romanzo, raccontati vent'anni dopo, erano gli stessi, ma non solo: c'è ancora Scout, chiamata però per esteso, Jean Louise Finch, che ha 26 anni, è ancora ribelle e un po' maschiaccio e sta tornando in treno da New York a casa sua a Maycomb, che poi sarebbe la cittadina di Monroeville, in Alabama, dove è cresciuta e vissuta la stessa Harper Lee;

 

c'è il padre, l'avvocato Atticus, figura quasi troppo perfetta di eroe buono, che ora ha 72 anni ed è malato; c'è il fatto che all'improvviso, appena scende dal vagone, Jean Louise venga baciata intensamente (kissed hard, dice letteralmente il testo) da un giovane, Hank, ovvero Henry, una specie di figlio adottivo per Atticus perché - si scopre - in casa Finch c'è stata una tragedia e Jem, il fratello di Jean Louise, è morto. Sui social, proprio quest'ultimo avvenimento è stato uno dei più discussi: molti fan si sono definiti «sotto choc», qualcuno ha addirittura detto che Harper Lee e il Guardian gli avessero «rovinato la mattina» con una notizia così triste.

 

Su twitter e sui siti l'arrivo di Go Set a Watchman era attesissimo ed è stato commentato (con entusiasmo, come una «delusione», o ancora come un inizio «promettente») fin dalle prime ore di ieri, anche Oltreoceano.

 

HARPER LEE HARPER LEE

Perché è da quando la casa editrice americana Harper Collins lo ha annunciato, lo scorso febbraio, che la sua uscita si è trasformata in un fenomeno di marketing globale: era dai tempi dell'ultimo Harry Potter che su Amazon non si registravano tante prenotazioni; il libro è già il più ordinato dell'anno; l'editore statunitense ha pianificato la stampa di due milioni di copie, per iniziare.

 

Secondo le stime della stessa Harper Collins (che fa parte della News Corporation di Rupert Murdoch) solo in questo primo anno le vendite dovrebbero fruttare oltre trenta milioni di dollari.

 

E per il lancio in libreria tutto è stato architettato e preparato come, appunto, non avveniva dai tempi del maghetto di J.K. Rowling: aperture straordinarie, dibattiti, serate, volumi spediti in tutto il mondo a tempo di record, controlli da 007 per mantenere la trama top secret, anticipazioni con tanto di attrice hollywoodiana (Reese Witherspoon) che ha letto una parte del primo capitolo per i fan. E poi ancora, il 14 luglio, a New York, al «92Y Poetry Center» a leggere brani del romanzo ci sarà Mary Badham, l'attrice che interpretò la piccola Scout del Buio oltre la siepe al cinema, nel film con Gregory Peck che nel 1962 vinse tre Oscar (l'anno prima il libro aveva ottenuto il Pulitzer).
 

Insomma un circolo (virtuosissimo, per le vendite) fra spettacolo, cinema, eventi culturali, coinvolgimento del pubblico (ai primi clienti di martedì mattina, alcune librerie hanno promesso perfino il caffè gratis) e mitologia letteraria, visto che Harper Lee è diventata una specie di leggenda anche grazie al fatto che, come il suo connazionale J.D. Salinger, dopo avere scritto un capolavoro adorato in tutto il mondo sia praticamente scomparsa e abbia affermato, per anni, che non avrebbe più pubblicato altro.

IL BUIO OLTRE LA SIEPE GREGORY PECKIL BUIO OLTRE LA SIEPE GREGORY PECK

 

 

E parte del successo dell'operazione risiede proprio nell'alone di mistero e nella scoperta, ancora poco chiara, del libro stesso: sarebbe rimasto attaccato al manoscritto del Buio oltre la siepe per decenni e l'autrice se ne era, ufficialmente, dimenticata.
 

In realtà è una versione precedente al suo exploit letterario, perché risale al 1957. L'agente dell'epoca le aveva però suggerito di concentrarsi sull'infanzia della protagonista. E così lei fece. Ma perché poi non pubblicò mai il seguito? Forse perché, come sostengono alcuni, non è un seguito, bensì una prima versione (scartata) del suo unico romanzo? Secondo altri non è una coincidenza che il volume sia stato annunciato tre mesi dopo la morte della sorella della scrittrice, che per anni aveva difeso la sua privacy.

 

Casa editrice, agente (e anche molti giornalisti americani) hanno però testimoniato la felicità di Harper Lee, che oggi ha 89 anni e vive in una casa di riposo, per la pubblicazione del libro. Una commissione speciale dell'Alabama l'ha giudicata capace di intendere e di volere. Lei si è detta «stupita» della prima tiratura di due milioni di copie, per un romanzo che le era stato consigliato di riporre in un cassetto.

 

HARPER LEEHARPER LEE

Forse, accenna il Telegraph, anche per ragioni di opportunità: l'agente della scrittrice, Andrew Nurnberg, parlando col quotidiano britannico, l'ha definito «un libro molto politico» per come affronta il tema del razzismo nell'America del profondo Sud degli anni Cinquanta.

 

Ma soprattutto, secondo il Telegraph, il «tesoretto» della Lee sarebbe appena stato scoperchiato: esisterebbero ancora un romanzo giallo incompiuto, le lettere e «forse oltre dieci romanzi che avrebbe pianificato per essere pubblicati dopo la sua morte». Lettori ed editori sono avvisati.

 

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)