cattelan

THE CAT-TELAN IS ON THE TABLE – "PER FARE UN VOTO DI MENTANA NE SERVONO 10 DEI MIEI. LA DEMOCRAZIA DEVE FINIRE. È UNA PROVOCAZIONE, PERÒ IL VOTO INFORMATO HA UN SENSO" - "L’INTERVISTA A BOCELLI A “EPCC”? È ENTRATO CANTANDO SUI PATTINI A ROTELLE. HO RISCHIATO DI ABBATTERLO. CHE DANNO È, SE CASCA UNO COSÌ?" – E POI LA RATAJKOWSKI, DEL PIERO, L’AMORE PER LUDOVICA E LA TAVOLETTA DEL WC, I FIGLI (“TI INVECCHIANO”) - "LE 8 EDIZIONI DI X FACTOR? ARRIVERÒ A NOVE, POI VEDIAMO. MA SMETTERÒ…"

Candida Morvillo per “Liberi Tutti – Corriere della Sera”

cattelan mancini

 

Con Alessandro Cattelan, siamo nella saletta di un coworking vicino ai nuovi grattacieli di Milano. Qui gli capita di tenere le riunioni con gli autori di Epcc, E poi c' è Cattelan , lo show di Sky Uno che dopo le sei puntate speciali a teatro riprenderà nel 2019, e che per molti l' ha incoronato David Letterman italiano, o Jay Leno o Jimmy Fellon o James Corden, il dibattito è aperto.

 

E a volte quelle di X-Factor , di cui è andata in onda ieri la finale. Dalla porta, si affaccia la moglie. E lui: «Se devi farmi un cazziatone adesso, sappi che andrà sul Corriere della Sera ». Ludovica Sauer gli passa una rapida comunicazione di servizio. Poi, va. Domando: è vero che è stato un colpo di fulmine, che l' ha vista allo stadio e l' ha fermata? Risposta: «Lei fa quest' effetto, è bellissima». Poi, Cattelan mi guarda e chiede: «Ha fatto lo stesso effetto anche a lei, no? L' ho sentito che l' ha fatto». Ride.

Cattelan Ludovica Sauer

 

Sul serio rischiava la ramanzina?

«Ludovica è brava, ma ha il suo carattere, in più è donna, i motivi di conflitto ci sono. Quando un amore è sano, però, lo vedi perché si litiga per ragioni pratiche, mai teoriche. Non abbiamo mai discusso per la tavoletta del Wc, ma volendo dare un titolo è "la tavoletta del Wc"».

 

Aprendo l' ultimo Epcc e parlando della sua prima volta a teatro, ha citato l' emozione di vivere il primo giorno di scuola elementare di sua figlia Nina. Dopo, ha ospitato il monologo di Valerio Mastandrea sui figli che invecchiano. La paternità la ingaggia così tanto?

«Sì. A Catteland su Radio Deejay e a Epcc, tendo a parlare di quello che, per me, è importante in quel momento. Da single, parlavo di uscire la sera, ora che ho due bimbe, Nina di sei anni e Olivia di due, spesso parlo - purtroppo - di figli».

 

Cattelan Ludovica Sauer

Perché «purtroppo»? I figli invecchiano?

«Secondo me, sì. O sono malato o sono i figli. Tutti mi dicono "ma che faccia hai?". È un discorso delicato: in Italia, se non ti svegli alle quattro e sollevi i bancali, sembra che non puoi dirti stanco. Finché mi alzavo alle otto, riuscivo a essere una persona. Ora, mi sveglio alle sette e vivo tutto il giorno col sonno. Faccio X Factor e ho sonno, gioco a calcio e ho sonno».

 

Che padre è?

«Sono la versione limata dei miei genitori, che mi hanno educato e dato dei valori. Ma quelli erano tempi più ruvidi, i ruoli erano più definiti, per qualunque problema parlavi con la mamma, il papà si occupava solo di lavorare».

 

«Tempi ruvidi» nel senso di severi?

«Ammazza. Mia mamma mi menava tutti i giorni, era diventata una gag alla Tom e Jerry.

Mio padre mi ha menato solo due volte, ma ricordo ancora perché, com' è finita e cosa ho fatto la settimana dopo».

 

Che aveva combinato?

«Avevo esagerato. È giusto che da piccoli si capisca il limite, il rispetto per gli altri, il momento di parlare e quello di stare zitto. Cose che si sono perse, non per mio padre. È carabiniere e aveva quella severità che non lascia spazio alla discussione».

 

Lo stile british, l' eloquio preciso, da dove arrivano?

cattelan Ludovica Sauer

«Non sono necessariamente tratti del mio carattere. Credo siano nati con X Factor . Volevo evitare la solita conduzione enfatica, ho levato tutto. Però, ho sempre preferito l' umorismo che ci metti due minuti a capirlo piuttosto che il tormentone».

 

A Epcc, fa una crociata contro il politicamente corretto, ha lanciato Bully Elliot, che è un etero emarginato in un mondo di gay, ha detto che la democrazia non ha senso perché molti votano senza sapere. Che limite si è dato?

«Lo sto sperimentando. Stare in teatro mi ha permesso di allargare le battute sino a farle diventare discorsi. Ho dedicato un monologo all' ansia da politicamente corretto, perché oggi sembra più importante la parola che usi rispetto all' azione che fai. Abbiamo dedicato una puntata allo humor nero: in tv c' è pudore a ridere sulla morte, ma non è detto che tu sia una brutta persona se ridi per quel tipo di umorismo».

 

Ha sostenuto che per fare un voto di Enrico Mentana ne servono dieci suoi.

«Di fatto, ho detto che la democrazia deve finire. È una provocazione, però il voto informato ha un fondo di senso: l' esempio della Brexit è sintomatico perché molti non sanno neanche cosa hanno votato. Del voto, che è diritto e dovere, si è perso il peso del dovere. A me, hanno insegnato che devi parlare quando sai cosa stai dicendo. Oggi invece si vota per la simpatia, per tifo».

 

alessandro cattelan ludovica sauer

Quale intervista l' ha divertita di più?

«Alex Del Piero, che mi aspettavo ingessato e invece ha giocato a pallone sul palco. Emily Ratajkowski, intervistata alla fermata del tram, tutta in inglese sottotitolata: sembrava cinema, non tv, e ho ringraziato Sky che mi ha permesso di mandarla in onda. Andrea Bocelli, che è entrato cantando sui pattini a rotelle. Ho rischiato di cadergli addosso e abbatterlo.

 

Già durante le prove chiedevo agli autori: che danno è, fra concerti e tour annullati, se casca uno così? Mi hanno risposto: nulla che tu possa pagare con le tue tasche».

 

Ha sempre detto che Epcc è lo show che ha sempre desiderato. Ora che lo fa, cosa vede davanti? Senso di vuoto?

«Senso di smarrimento. Questo è il tema della mia ultima chiacchierata col mio migliore amico. Io di carattere sono irrequieto, mi ha chiesto com' era andato Eppc a teatro, ho risposto: bene, talmente bene coi suoi 750mila spettatori sui sette giorni, i consensi ricevuti e per quanto mi è piaciuto, che non so immaginare lo step successivo.

 

cattelan 6

Ci sono programmi più grandi o più belli, ma per me questo è il più bello che possa fare. Io, per correre, devo avere la carota attaccata al bastone. Quindi, ora, devo trovare obiettivi fuori di testa, tipo andare all' estero, che è impossibile, ma se non alzo il livello di sfida, perdo la voglia di fare».

 

Davvero pensa di lasciare l' Italia?

«Mi faccio autotenerezza a dirlo. È come quando i ragazzi che cantano in inglese vogliono sfondare dove è già pieno di veri cantanti inglesi. Ma sarei disposto a ripartire da zero. Farei anche un programma di lanci pomeridiani sulla dodicesima rete».

saviano cattelan salone del libro torino

 

Ogni anno, dice che farà ancora uno o due X Factor, poi smetterà. È all' ottavo. Quando molla?

«Arriverò a nove, poi vediamo. Se non muoio di sonno. Ma smetterò: l' ho iniziato che non avevo figli per esempio. È una fetta grossa di vita».

 

Farà altre canzoni, dopo Broccoletti?

«Col mio migliore amico Andrea Deriu, dobbiamo decidere il tema della seconda. Vorrei lanciare un sondaggio: o quanto è bello bere quando hai sete, o la terra piatta, i complottisti e le scie chimiche. Broccoletti è nata per caso, per far mangiare le verdure alle bambine. Ho aperto un libro di ricette ed è venuta fuori "polpette di broccoli e besciamella". Per Nina, sono le polpette di Hulk, ormai la sua verdura preferita».

CATTELAN

 

Lei cucina per le figlie?

«Idealmente, una volta a settimana. Io e Ludovica non abbiamo tate, con le bimbe ci stiamo».

 

Al cinema, dopo Ogni maledetto Natale, del 2014, tornerà?

«Stiamo scrivendo per Sky una serie tv comedy e sta venendo così bene che temo che, a farla io, farò danno. So di non essere un attore, magari non la faccio. Mi diverto nelle cose da ridere, se deve uscire il sentimento, non ce l' ho».

nicola berti cattelan

 

Anche nella vita non ha sentimento?

«Non sono uno da discorsi sull' amore, tendo ad abbassare tutto, ci metto sempre una cavolata».

 

Com' è stata la proposta di matrimonio?

«Tristissima. Ludovica era in sbattimento pensando che potevano venire fuori questioni burocratiche coi figli. Al che, ho detto: vabbè sposiamoci».

cattelan

 

Il gesto più romantico mai fatto?

«Nessuno. Mi hanno asportato la ghiandola del romanticismo da piccolo».

cattelan nicola berti cattelannicola berti cattelanbruno vespa alessandro cattelanvespa cattelanalessandro cattelan campagna enel 2017 9Maneskin Cattelanalessandro cattelan noel gallaghercattelancattelan

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."