mai dire tv mentana

TV RUMORS - SILURATO IL ''PROCESSO DI LUNEDÌ'' DI VARRIALE, SI PREPARA LA PENSIONE ANCHE PER ''MATRIX''? - GIRANDOLA NELLE CONDUZIONI A RAISPORT - MASI IL PIÙ AMATO DAI REDATTORI - MENTANA, IL TG ZELIG DOVE TUTTO PUÒ ACCADERE - LA PANELLA CI HA MESSO UN ANNO, MA ALLA FINE HA RAGGIUNTO ASCOLTI DECENTI

 

 

Marco Castoro per www.marcocastoro.it

 

LUCA TELESE MATRIX CASO YARA BOSSETTILUCA TELESE MATRIX CASO YARA BOSSETTI

A Mediaset stanno seriamente pensando di mandare in soffitta il brand Matrix, che nonostante l'avvicendamento di più conduttori durante il post Mentana non ha più dato gli stessi risultati delle prime stagioni. Lo spazio dell'approfondimento dell'attualità lo curerà Nicola Porro, ormai rinforzo prezioso per la squadra del Biscione. Manca ancora la firma ma l'accordo sembra sia stato trovato. Il programma non si chiamerà Virus, perché il brand appartiene alla Rai, il format comunque sarà molto simile. Mentre Luca Telese, se non dovesse trovare una nuova collocazione con un contratto da opinionista, potrebbe lasciare Cologno per tornare a La7.

ENRICO MENTANA NELLO STUDIO DEL TG jpegENRICO MENTANA NELLO STUDIO DEL TG jpeg

 

IL TG ZELIG

Ormai chi guarda il tiggì di Mentana su La7 è preparato a tutto. Può vedere il conduttore senza voce che tossisce, chiede l'acqua e rischia il soffocamento in onda. La regia che manda un servizio al posto di un altro, oppure che viaggia con eterni secondi di ritardo. Può assistere ai battibecchi in diretta tra il conduttore e gli assistenti, oppure vedere inquadrate le postazioni deserte. In pratica per il telespettatore è una forma di telegiornale Zelig. Mentana ha proprio ragione quando dice che sono inimitabili.

 

ADDIO PROCESSO

varriale processo del lunedivarriale processo del lunedi

A Raisport si dimenticano le polemiche e i dissapori interni per tuffarsi nella grande avventura degli Europei prima e delle Olimpiadi poi. L'assemblea dei redattori dell'altro giorno è praticamente andata deserta, anche se gli irriducibili  hanno giudicato in maniera negativa i doppi e tripli incarichi che riguardano un vicedirettore (Marco Mazzocchi), chiamato anche a condurre due trasmissioni, e altri due vicedirettori che saranno in Francia come inviati.

 

Questo mentre - è stato scritto in un documento - ci sono conduttori e inviati della testata che non avranno alcun incarico. Tra gli altri fuori dai giochi c'è finito Enrico Varriale, il conduttore del Processo del Lunedì, che è stato tra i più critici alla presentazione del piano editoriale del direttore Romagnoli.

PROCESSO VARRIALE FELTRIPROCESSO VARRIALE FELTRI

 

Per Varriale non è certo un buon periodo professionale. Mentre sulle reti generaliste aumenteranno i programmi curati da Raisport, speciali e documentari sui campioni, il Processo del Lunedì non è stato confermato nel palinsesto di Raitre. Ma al palo non resterà solo Varriale. E' prevista una girandola anche nelle conduzioni delle altre trasmissioni più popolari del week-end. A Novantesimo minuto non ci sarà più Mazzocchi, in quanto vicedirettore (finiti gli Europei lascerà le conduzioni). 

 

MASI IL PIÙ AMATO

MARCELLO MASIMARCELLO MASI

Nel circolo dei direttori Rai probabilmente nessuno riesce ad avere tanti consensi tra i suoi redattori come Marcello Masi. Cinque anni fa l'assemblea del Tg2 si schierò contro i candidati esterni in corsa per la poltrona di direttore (tra gli altri in pole c'era Mario Sechi) per spianare la strada alla nomina di Masi. A distanza di cinque anni la stessa redazione all'unanimità (meno un voto) si è espressa a favore della riconferma di Masi e contro l'arrivo di un direttore esterno. Beh, sono medaglie conquistate sul campo.

 

LA RINCORSA DI ELEONORA

eleonora daniele eleonora daniele

Ogni giorno parte dal 6% di share perché la striscia che la precede (Legàmi) fa ascolti così bassi che a Raiuno non si sono mai visti. Eppure riesce a riportare su lo share e a battersi testa a testa con Pomeriggio 5. Tra l'altro, senza la concorrenza del rotocalco del Biscione, nei prossimi giorni l'Estate in diretta è destinata a salire ancora. In attesa dell'ennesimo successo, Eleonora Daniele, si gode l'affetto dei telespettatori che ormai la osannano. In un recente sondaggio sui social la Daniele è il volto tv più amato, davanti a Barbara d'Urso e Milena Gabanelli.  

 

TAGADÀ IN GOL

Con Tagadà e la conduttrice Tiziana Panella il patron di La7, Urbano Cairo, si è comportato come il presidente del Torino e non come Zamparini. Ha mostrato fiducia al programma e alla conduttrice e dopo un lungo rodaggio gli ascolti hanno raggiunto il target. Mezzo milione gli spettatori medi e il 3,5% di share, dati che nel pomeriggio di La7 sono un traguardo.

 

GIOVANI LEONI

tiziana panellatiziana panella

La Rai ha messo a disposizione del personale interno un job posting per la candidatura alla direzione dei canali di RaiRagazzi che con il direttore uscente Massimo Liofredi hanno riscosso consensi e ascolti. Ora però per il successore la corsa ha degli ostacoli quasi insormontabili. Deve essere una specie di Ufo Robot per essere all'altezza dei requisiti. Riuscirà a spuntarla un interno Rai oppure assisteremo all'arrivo di un altro esterno?

 

RAI2, OK LA SECONDA

TIZIANA PANELLATIZIANA PANELLA

Raidue la seconda serata funziona. La rete (oggi diretta da Ilaria Dallatana che sta facendo tesoro del lavoro del suo predecessore Teodoli) sforna dei format che riscuotono consensi. A cominciare da Emozioni, un programma che merita di essere accostato a Sfide per come è fatto bene. Federico Russo in conduzione gestisce al meglio un cocktail dissetante tra immagini di repertorio, interviste ai protagonisti e montaggi doc. Sta andando bene anche Start! La vita a portata di app che ha raccolto un buon risultato di share.

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”