L’ULTIMA BATTAGLIA DI WALTERLOO - MEZZA “UNITÀ” VUOLE VELTRONI DIRETTORE, RENZI GLI VUOLE APPIOPPARE CUPERLO - LA TIPOGRAFIA DEL NUOVO EDITORE VENEZIANI RISCHIA DI FALLIRE

Martedì il tribunale dovrebbe approvare l’affitto della società “Unità srl” alla nuova proprietà, mercoledì la nomina del direttore. Alla testata dovrebbero restare 25 giornalisti su 52 - De Giovannangeli del cdr: “Possono bussare alla porta di Veltroni”, che garantirebbe visibilità al giornale…

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Andrea Giambartolomei per “il Fatto Quotidiano

 

i bambini sanno documentario di walter veltroni i bambini sanno documentario di walter veltroni

C’è un nome che si fa avanti nel totodirettore dell’Unità ed è quello di Walter Veltroni. Dopo le ultime precisazioni richieste dai magistrati e dal liquidatore della Nie, editrice del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, martedì il Tribunale di Roma dovrà approvare l’affitto della società alla Unità srl, posseduta al 95 per cento da Guido Veneziani Quotidiani (creata dall’editore milanese e dall’immobiliarista Massimo Pessina) e al 5 per cento dalla Eyu (Europa, Youdem e Unità) del Partito democratico.

veltroni da ferilli per agon channel a tirana veltroni da ferilli per agon channel a tirana

 

Le speranze dei giornalisti sono alte: “Martedì ci sarà la decisione. Ci aspettiamo il via libera e la nomina del direttore”, spiega il giornalista Simone Collini, membro del comitato di redazione (cdr). Se Matteo Renzi a Bologna ha fatto intendere un coinvolgimento di Gianni Cuperlo nel rilancio della testata, Umberto De Giovannangeli (cdr) mette dei paletti e lancia un altro nome: “Noi vorremmo un professionista e non un politico, ma se vogliono una figura di mezzo possono andare a bussare alla porta di Walter Veltroni”.

UMBERTO DE GIOVANNANGELI UMBERTO DE GIOVANNANGELI

 

Il nome del fondatore del Pd, scrittore e regista già direttore dell’Unità non è mai stato discusso dalle assemblee dei giornalisti, ma piace a molti perché garantirebbe visibilità al giornale.

 

Il piano editoriale è quello con più incertezze perché invece sul piano economico i redattori, rimasti senza stipendio dall’aprile 2014 e fermi dal 31 luglio, sono abbastanza tranquilli. “Siamo rasserenati dalla fideiussione e dal controllo dei tribunali”, spiega Collini, mentre il collega De Giovannangeli aggiunge che “le questioni relative alla liquidazione e alla fideiussione sono state verificate in modo molto preciso. Restiamo vigili perché la storia ci ha lasciato delle ferite difficili da rimarginare”.

 

Guido Veneziani Guido Veneziani

Dopo il possibile ok all’affitto della Nie finalizzato all’acquisto, il punto da affrontare è l’organizzazione della redazione, dove - stando all’accordo sindacale - confluiranno 25 giornalisti sui 52 e quattro poligrafici. Poi ci sarà il piano editoriale, ancora da discutere. Molto dipenderà proprio dalla nomina del direttore prevista già per mercoledì. Collini e De Giovannangeli non sono impensieriti neanche dagli scioperi avvenuti nelle tipografie del gruppo editoriale di Veneziani (la mobilitazione dei suoi giornalisti è rientrata ieri).

la nuova unita di guido veneziani by daxest la nuova unita di guido veneziani by daxest

 

Chi invece ha dei dubbi sono proprio 133 dipendenti della Roto Alba, tipografia rilevata nel 2012 dalla Guido Veneziani Editore e destinata al fallimento: giovedì il tribunale di Asti ha respinto la richiesta della proprietà di prorogare il concordato preventivo. “Da novembre a oggi il gruppo avrebbe dovuto preparare un piano industriale per pianare i debiti e rilanciare l’attività, ma non ce l’ha fatta e a marzo ha chiesto altri due mesi di tempo per il concordato”, spiegano Nicola Gagino della Slc Cgil e Lina Simonetti della Fistel Cisl.

 

Gli affari non sono stati gestiti al meglio: buste paga in ritardo, mensilità non versate, quote degli stipendi prelevate per il fondo di previdenza integrativo mai pagate e, soprattutto, nessun contratto di fornitura e nessun piano industriale. Per questo il giudice non ha prorogato il concordato: “L’unico aspetto positivo è che ci saranno interlocutori attendibili come il tribunale e il curatore fallimentare”, afferma Gagino.

CUPERLO E RENZI CUPERLO E RENZI

 

Sul fallimento della Roto Alba è intervenuto anche l’eurodeputato di Forza Italia Alberto Cirio: “È un fatto assolutamente inaccettabile che il nostro presidente del Consiglio festeggi in pubblico la provvidenziale alleanza (con Veneziani, ndr), quando lo stesso gruppo da mesi, ad Alba, sta lasciando 140 famiglie in enorme difficoltà”.

 

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