VAFFANCURIA! - IL BIOGRAFO DI WOJTYLA, NONCHÉ EX DIRETTORE DE “L’OSSERVATORE ROMANO” GIANFRANCO SVIDERCOSCHI, SCATENA CONTRO IL VATICANO IL SUO LIBRO-CETRIOLO “MAL DI CHIESA” - SOTTO ACCUSA LO SCANDALO DEI PRETI PEDOFILI, GLI AFFARI, LE LOTTE INTESTINE PER IL POTERE E LE DIFFICOLTÀ NEL DIALOGO CON L'ISLAM - BERTONE NON PERDONA: “HO RICEVUTO MOLTI ATTACCHI DA BLOG CATTOLICI E AMBIENTI CURIALI DEI COSIDDETTI ‘AMICI DI RATZINGER’ E ANCHE DALLA SEGRETERIA DI STATO”…

Orazio La Rocca per "l'Espresso"

Scandalo dei preti pedofili; maneggi finanziari; contrasti tra cardinali alla luce del sole; difficoltà nel dialogo con l'Islam e l'ebraismo; decisioni arrivate dall'alto senza adeguata spiegazione come la messa in latino e la revoca dello scomunica ai vescovi lefebvriani". Ma, soprattutto, "carrierismo clericale" da parte di una "casta ecclesiale" dura a morire e capace di "bloccare i fermenti rinnovatori" del Concilio Vaticano II.

Ecco i "mali" che stanno offuscando la Chiesa cattolica secondo un libro da poco in distribuzione e che ha mandato su tutte le furie il Vaticano e le gerarchie episcopali. Quasi una scomunica, perché l'autore non è un anticlericale che vuole la Chiesa confinata nel privato, ma uno scrittore cattolico e vaticanista tra i più noti, Gianfranco Svidercoschi, biografo di Giovanni Paolo II e, quel che è peggio, ex vicedirettore dell'"Osservatore Romano".

Stavolta il giornalista cattolico di lungo corso è accusato di tradimento dentro i sacri portoni, perché "un libro del genere non avrebbe dovuto mai scriverlo", ripetono in Vaticano. In effetti, il taglio critico verso le gerarchie si presenta fin dal titolo, "Mal di Chiesa" (Cooper, 170 pagine, 11 euro), e dal sottotitolo, "Dubbi e speranze di un cristiano in crisi".

Oltretevere non hanno gradito nemmeno che Adriano Sofri, notoriamente non credente, nella postfazione parli delle "difficoltà" che l'attuale pontificato ha nel dialogo con il mondo in materia di morale, valori, sessualità, famiglia, pur dando atto alla Chiesa di operare bene sul fronte degli immigrati e del Terzo Mondo.

Il "cristiano in crisi" è, insomma, lo stesso autore, reo - lamentano in Vaticano - di aver messo in fila nomi e cognomi, scandali ed emergenze della Chiesa esplosi negli ultimi anni. "Gli attacchi mi erano arrivati già prima della pubblicazione, attraverso i blog cattolici e ambienti curiali dai cosiddetti "amici di Ratzinger". Gente più papalina del Papa che alla minima obiezione strilla sempre che è stato ordito un complotto contro Benedetto XVI.

Poi, col solito stile ovattato, con le mezze parole, ma con un tono via via sempre più polemico, quasi rabbioso, sono arrivate contro il libro le reazioni negative di diversi ambienti vaticani, e in particolare della Segreteria di Stato", racconta Svidercoschi. In realtà, "la crisi della Chiesa ha cause remote", aggiunge. "Ed i fatti gravi accaduti in questi ultimi anni, come la vicenda dei preti pedofili, non sono altro che la spia della persistenza di quelle cause, mai completamente rimosse".

Cause che Svidercoschi fa direttamente risalire a "una casta clericale forte, ramificata in tutti gli ambienti, tremendamente insidiosa, sempre in grado di inquinare la Chiesa, di bloccarne i fermenti rinnovatori". Con questo libro, "grido tutta la mia sofferenza di cristiano di fronte a quanto sta accadendo nella Chiesa sperando che quanto prima si avvii una grande opera di riforma che non coinvolga solo i preti e i vescovi, ma tutto il popolo di Dio, a partire dai seminari".

 

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