lerner mughini eitan

LA VERSIONE DI MUGHINI - "LERNER S’È ALLARMATO PERCHÉ UN QUALCHE CIALTRONCELLO GLI HA DATO DELL’ “EBREO”. GAD NE DEDUCE CHE IN ITALIA SORGE O RISORGE UNA QUALCHE FORMA DI ANTISEMITISMO? NON SCHERZIAMO CON LE COSE SERIE…. CASO VUOLE CHE VI STIA PARLANDO A POCHE ORE DALLA MORTE DI RAFI EITAN, L’EX CAPO DEL MOSSAD AL TEMPO IN CUI AGGUANTARONO IN ARGENTINA ADOLF EICHMANN. DA UOMINI COME EITAN DIPENDEVA LA SOPRAVVIVENZA DELLO STATO DI ISRAELE E DELLA LORO GENTE. ALTRO CHE I CIALTRONCELLI CHE SPUTANO QUALCHE INSULTO…"

Giampiero Mughini per Dagospia

 

giampiero mughini

Caro Dago, leggo sulla “Repubblica” che il mio vecchio amico Gad Lerner s’è allarmato perché non ricordo bene dove un qualche cialtroncello lo ha apostrofato per strada dandogli dell’ “ebreo”. Gad ne deduce che in Italia sorge o risorge una qualche forma di antisemitismo? Non scherziamo con le cose serie.

 

In Italia l’antisemitismo diffuso e condiviso non c’è stato neppure ai tempi atroci delle leggi razziali. Il 16 ottobre 1943 una squadra di tedeschi delinquenti si mise alla caccia dei 12mila ebrei romani. Ne riuscirono a catturare 1200, e ciascuno di quegli altri 10mila ebrei ha la sua storia di un qualcuno che lo protesse, ivi compresi molti fascisti (e difatti Herbert Kappler comunicò a Berlino che la operazione era fallita, che il grosso della popolazione romana era stata dalla parte degli ebrei ivi compresi molti di quelli che indossavano la camicia nera), L’antisemitismo è una cosa seria, una tragedia di spessore. L’affaire Dreyfus fu una cosa seria, eccome. Non un cialtroncello che erutta una porcheria dalla sua mente infame.

 

gad lerner

Gad non se l’abbia a male, ma quel cialtroncello equivale a quanti arrestano la loro auto accanto a me che passeggio per strada e mi gridano con voce roca “Juve merda!”. Casi umani, non più che questo.

 

rafi eitan

L’antisemitismo fu un affare serio in Polonia, dove gli ebrei erano tre milioni e mezzo. Nell’Italia delle vergognose leggi razziali erano 35mila. La gran parte del gruppo dirigente fascista l’antisemitismo non sapeva neppure che cosa fosse. Ho nella mia biblioteca un libro sugli ebrei che proveniva dalla biblioteca di Giuseppe Bottai. Era intonso, non lo aveva neppure aperto. Quanto a Italo Balbo, aveva un’amante ebrea. L’editore ebreo Angelo Fortunato Formìggini - morto suicida nel 1938 e perché umiliato dalle leggi razziali e perché avvilito dal declino della sua casa editrice  - per tutti gli anni Venti e oltre aveva dato un giudizio lusinghiero di Mussolini e del mussolinismo.

 

amos oz cover

Ho appena comprato in antiquariato il suo “Venticinque anni dopo” del 1933 dov’è una foto che lo ritrae sorridente accanto a un Mussolini che l’anno prima aveva dichiarato a un giornalista tedesco che l’antisemitismo era degno di un popolo (quello tedesco) che pascolava le capre al tempo in cui Roma dominava il mondo.

 

Caso vuole che vi stia parlando a poche ore dalla morte di un personaggio eccezionale della storia novecentesca e più particolarmente della storia israeliana, il novantaduenne Rafi Eitan, l’ex capo del Mossad al tempo in cui agguantarono in Argentina Adolf Eichmann. Lo avevo ascoltato a lungo in un bellissimo documentario edito da Netflix e dedicato per l’appunto al Mossad e ai suoi uomini. Uomini di una tempra come in nessun altro servizio segreto al mondo, uomini da cui dipendeva la sopravvivenza del loro Stato e della loro gente. La vita o la morte, questa era la posta in gioco di ciascun atto di Israele e dei suoi combattenti. Leggo che John Le Carré aveva preso Eitan a modello di un suo personaggio. Ne valeva certo la pena. Mentre parlava nel documentario di cui ho detto, le sue parole erano talmente pesanti che io trattenevo il fiato.

amos oz 6

 

La vita o la morte, questo è stato il destino dei combattenti israeliani dall’immediato dopoguerra fino alla battaglia dei sei giorni. Vincere o essere distrutti, com’erano stati distrutti i villaggi, le case, le comunità dell’Europa orientale da cui provenivano molti di loro. La gran parte dei familiari del grande scrittore Amos Oz, di cui sto leggendo il suo libro più importante (“Una storia di amore e di tenebra”), non ce la fecero ad arrivare in Israele. E quanto a quelli che arrivarono, gli inglesi talvolta gli sparavano contro, da cui la nascita del terrorismo ebraico a Gerusalemme e dintorni.

 

Un popolo così, altro che i cialtroncelli che per strada sputano qualche insulto. Una tragedia così, che la percepisci solo se ci vai in Israele, e li vedi e li tocchi quei ragazzi e quelle ragazze che per la prima volta nella storia di questa gente hanno una casa loro. Una casa dove li proteggono uomini come Rafi Eitan. Ne sto parlando con infinita commozione.

mughini coveramos oz 7rafi eitanlernerangelo fortunato formigginirafi eitanamos oz 5giampiero mughini mughini covergiampiero mughinimughini

GIAMPIERO MUGHINI

 

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...