VISTO CHE “SI ACCETTANO MIRACOLI”, SIANI NON SI FA ATTENDERE: IL SUO FILM, ALLA FACCIA DEI GIORNALI E DEI CRITICI PARRUCCONI, INCASSA 7 MILIONI IN QUATTRO GIORNI! - BENE ANCHE “AMERICAN SNIPER” DI CLINT EASTWOOD (5 MILIONI E 601 MILA EURO)

Tutto il cinema comico che incassa viene dal sud con star meridionali, da Checco Zalone a Ficarra e Picone fino a Siani - Come se il sud rispondesse alla crisi di questi anni con una bella risata, chiudendosi dentro la propria identità, forse più sana o più sicura di quella nazionale...

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Marco Giusti per Dagospia

 

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Volevate i miracoli? Eccoli. Il nuovo film di Alessandro Siani, Si accettano miracoli, in quattro giorni, arriva a 7 milioni 112 mila euro e punta non solo a superare il suo incasso del 2013, cioè i 14 milioni de Il principe abusivo, ma a diventare un vero punto di riferimento per la nuova stagione. Alla faccia dei critici che non sono andati a vederlo in anteprima a Afragola, al cinema Happy (no, no, io c’ero e è stata un’esperienza istruttiva…), e alla faccia di quelli che lo hanno massacrato. Certo, non è un capolavoro, ma i fenomeni di pubblico vanno studiati attentamente.

 

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E rispettati. Inoltre questo fatto che tutto il cinema comico che incassa venga dal sud con star meridionali, da Zalone a Ficarra e Picone a Siani, andrebbe spiegato. Come se il sud rispondesse alla crisi di questi anni con una bella risata, chiudendosi dentro la propria identità, forse più sana o più sicura di quella nazionale. Non sarà un caso che sia Siani che Ficarra e Picone abbiano come soggetto il ritorno al paesello come era negli anni ’50 di rosselliniana e desichiana memoria.

 

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Che la favola sia per entrambi la non urbanizzazione di posti e luoghi che rappresentano come la parte sana di un paese corrotto e in crisi. Esistano o no i miracoli, Siani almeno uno lo ha fatto, visto che è già decimo nella classificata stagionale e sta marciando allegramente verso la vetta. Per aver intercettato un pubblico che non si muoveva facilmente per andare al cinema, non possiamo che dirgli bravo.

si accettano miracoli serena autieri si accettano miracoli serena autieri

 

Aspettando che prima o poi si muova anche dal suo letargo Zalone. Il secondo miracolo è quello di American Sniper di Clint Eastwood, che ha incassato in quattro giorni da noi 5 milioni e 601 mila euro. Gli americani, che hanno snobbato il film, considerandolo difficile, ambiguo, sicuramente non un successo, ci guardano come dei pazzi. Eastwood non aveva mai incassato così tanto da noi, il massimo è stato Gran Torino con 9 milioni, ma non era un film così duro e complesso.

 

Tra i critici c’è grande scontro. Chi lo esalta per la sua presa di posizione morale, è lo sguardo del cecchino che noi seguiamo, non la sua mitizzazione patriottica, e chi lo massacra per il fatto di mascherare con il trattamento da eroismo o da western l’orrore politico della guerra americana in Iraq, ignorando perfino il massacro di Falluja.

 

AMERICAN SNIPER AMERICAN SNIPER

Probabilmente non è quello il film che Eastwood voleva fare, ma se è indubbio che sobbalziamo sulla sedia pensando a Falluja e a tutto quello che è successo e non ci è mai stato detto dai media americani, va ricordato che non abbiamo neanche mai visto un film che mostra il suo eroe e protagonista che proprio a Falluja uccide alla spalle un bambino.

 

 Non credo che questo omicidio, fatto per scelta personale, come ricordano al cecchino i suoi commilitoni, sia un atto di grande patriottismo e, personalmente, ci leggo molto di più di un recupero del cinema di propaganda alla Sergente York. Visto che ogni volta che il cecchino spara sembra perdere un pezzo della propria identità.

 

Certo, negli anni ’60, per American Sniper ci sarebbero stati scontri davanti ai cinema in Italia e in Francia e oggi, in questi paesi ormai senza ideologie, al massimo si discute delle inquadrature e (appunto) di incassi. Visto che per anni ci siamo confrontati col patriottismo di destra di John Ford o di John Wayne o di Raoul Walsh, abbiate pietà.

AMERICAN SNIPER AMERICAN SNIPER

 

Se Siani e il vecchio Clint se la battono nell’alta classifica, troviamo ancora al terzo posto il pupazzone pacifista Baymax di Big Hero 6 con 1 milione 669 mila euro e un totale di 7, 6. Non sarà Frozen ma non è neanche Ralph Spaccatutto. Quarto The Imitation Game, versione un po’ fiction della vita di Alan Turing, ma buon film, con 1 milione 666 mila euro. Ottimo esordio italiano per un film che punta agli oscar, almeno per il suo protagonista Benedict Cumberbacht.

 

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Quinto Il ricco, il povero e il maggiordomo con 1 milione e 486 mila euro, arrivato a un totale stagionale di 12,3, quindi a un soffio da Lo Hobbit, primo a 12,6. Lo Hobbit questa settimana è settimo con 1,254. Gone Girl regge bene anche questo inizio 2015 con il sesto posto a 1, 367, mentre Big Eyes di Tim Burton è solo ottavo con 1 milione 114 mila euro. Non è un film facile né gradevole e non piace a tutti.

 

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Personalmente lo trovo il miglior film di Tim Burton degli ultimi anni, con una strepitosa Amy Adams e uno dei migliori copioni dell’anno. Christoph Waltz esagera un po’, ma è possibile che sia stato Tim Burton a volerlo così sopra le righe. Paddington, uno dei miei film preferiti della stagione natalizia, è nono con 1, 112 e un totale di 3, 5. Soffre della scarsa notorietà dell’orsetto dalle nostre parti. Un Natale stupefacente, il film natalizio di Aurelio De Laurentiis è ormai fermo al decimo posto con 685 mila euro di incasso e un modesto totale di 5 milioni e 7. 

 

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Certo, i 5 milioni li ha superati, ma non è detto che fosse questa la sua missione. Nella classifica americana, Lo Hobbit è primo per la terza settimana con 21,9 milioni di dollari e un totale di 220,8 milioni. Un successo mostruoso, forse anche grazie alla pochezza degli avversari natalizi. In tutto il mondo ha raggiunto i 722 milioni di dollari dai suoi 65 mercati, senza considerare che non è ancora arrivato in Cina.

 

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Secondo è Into the Woods di Rob Marshall con 19, 1 e un totale di 91 milioni di dollari e terzo è Unbroken di Angelina Jolie con 18,4 e un totale di 87. Al quarto posto troviamo il sequel di un buon horror inglese come The Woman in Black 2: Angel of Desire con 15, 1 milioni di dollari. American Sniper, uscito solo in quattro sale, dal momento che non è considerato un film da grande pubblico, ha incassato 640 mila euro per un totale di 2, 2 milioni di dollari. Mentre Big Eyes ne ha incassati 2, 6 per un totale di 9, 9. 

 

 

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