VIVA LE SEX BLOGGER! - SONO GIOVANI, DISINIBITE E MOLTO ESPLICITE: RECENSISCONO SEX TOYS E DANNO CONSIGLI SU DESIDERIO E SENTIMENTI - COMPENSANO LA CARENZA DI EDUCAZIONE SESSUALE PER I TEENAGER E PROVANO A ROMPERE TABÙ E PREGIUDIZI - DA SHANNON BOODRAM A LORRAE BRADBURY, ECCO CHI SONO

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Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni per “D - la Repubblica”

 

shannon boodram shannon boodram

Non hanno rubriche sui magazine tradizionali, ma utilizzano YouTube, blog e social media. Sono seguite da centinaia di migliaia di follower e le loro foto, i loro post e video hanno milioni di visualizzazioni. Molte hanno iniziato a scrivere di sesso alle superiori. Sono le "sex blogger" Usa, scrittrici irriverenti che non conoscono crisi editoriali, nipotine in fondo di Carrie Bradshaw, protagonista di Sex and The City, la serie Hbo che ormai vent'anni fa rivoluzionò il modo di raccontare le relazioni - anche se il paragone calza loro troppo stretto.

 

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Le sex blogger sono più disinibite della loro "zia" anni '90 e meno legate al concetto di amore. Nei loro post non si occupano solo di sentimenti, ma recensiscono sex toys e danno alle coetanee i consigli che avrebbero voluto ricevere al liceo. Tutto è cambiato da quando Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha passeggiavano per le vie di Manhattan e flirtavano alle feste o al bancone del bar.

 

Internet - con il porno, le app di incontri, i social media - ha rivoluzionato completamente il rapporto con il sesso. Nella generazione precedente l'esposizione era limitata, oggi è impossibile proteggere i ragazzi da questo flusso. L'unica cosa da fare è fornire loro gli strumenti adatti e metterli in condizione di affrontare la realtà, ci spiega Shannon Boodram, 30 anni, una delle pochissime sex blogger nere, famosa grazie ai programmi a cui ha partecipato su Mtv, Bet, Cbs, Fox e Cnn.

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Negli ultimi dieci o quindici anni, grazie alla rete, c'è stato il superamento dell' individualità: la gente cioè ha capito di non essere sola, che determinati gusti e tendenze non necessariamente rendono le persone deviate o cattive. Bisogna navigare bene il web, però, altrimenti questo accesso così ampio al sesso sortisce l' effetto opposto, intimorisce i ragazzi. Infatti c'è chi mi chiede: quante volte dovrei farlo per essere nella norma?.

 

Le sex blogger si pongono come un ponte verso la realtà, la torcia per districarsi su sentieri tortuosi, tra verità e mitizzazioni. Non basta dare ai ragazzi una scatola di condom. Bisogna educarli sentimentalmente. A 23 anni, Shannon ha scritto il primo libro, diventato best-seller: A letto: le esperienze dei giovani nell'era del facile accesso al sesso. Oggi la sua missione è essere un punto di riferimento per i millennial.

eileen kelly eileen kelly

 

E lo è davvero, visto che il suo canale YouTube ha collezionano oltre 8 milioni di visualizzazioni e 120mila iscritti. In realtà, ho seguaci dai 18 ai 65 anni. Credevo che mi sarei occupata solo di adolescenti alle prime armi, poi mi sono accorta che una larghissima fascia di utenti è composta da persone sulla cinquantina, magari divorziate, che si domandano cosa le renda felici. A seguirla sono anche molti uomini: Circa il 30%. L' unico dato negativo è che sono loro a scrivere i commenti più offensivi.

 

Shannon e le sue colleghe non sono scrittrici improvvisate; in molti casi si tratta di professioniste che sul sesso hanno costruito un piccolo impero. Caso clamoroso quello di Eileen Kelly, la Lolita ventenne del blog Killer and a Sweet Thang, pubblicato prima su Tumblr e poi su Instagram, dove ha quasi 400mila follower. Viso da bambina e pelle diafana, Eileen punta tutto sull' aria innocente da teenager. Ha iniziato a scrivere a 16 anni, autodidatta in cerca di consigli. Sommersa dalle critiche per l'oggettificazione del suo corpo, ha però nel cassetto un diploma da educatrice sessuale. Vive a New York, dove progetta il suo attesissimo sito web, e nel frattempo ogni suo selfie, tra lingerie sexy e mossette, incassa migliaia di like.

 

eileen kelly eileen kelly

Non esiste un modello unico di sex blogger, come pure non è possibile individuare un pubblico omogeneo. In generale, le sexspert di nuova generazione sono più disinibite, comunicative e preparate: niente a che vedere con la posta del cuore di Carrie. Nella maggior parte dei casi, poca iper-sessualizzazione di sé, ma tanta determinazione a scardinare stigmi e tabù. Le seguono giovani e persone mature, bombardati tutti da stimoli continui, spaventati, incuriositi, smaniosi di capire meglio e più profondamente se stessi e le proprie pulsioni.

 

La domanda più diffusa, raccontano le blogger, è sempre la stessa: Sono normale? C' è qualcosa di sbagliato in me?. È quello che ci racconta JoEllen Notte, 36 anni, nota con lo pseudonimo Redhead Bedhead (dovuto alla chioma rosso fuoco), una delle più influenti e premiate. Alle spalle ha un matrimonio fallito e privo di sesso. Non ci crederete, ci confessa, ma sono una persona introversa che fa i conti ogni giorno col suo sentirsi perennemente inadeguata. Il messaggio che do ai miei follower è quello di liberarsi dei luoghi comuni su cosa sia sexy e cosa no.

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La gente teme di non poter aspirare a una vita intima appagante perché si sente non all'altezza delle aspettative della società. Il mio compito è smontare questa falsa percezione. A queste insicurezze si trova a dover rispondere spesso anche Lorrae Bradbury, 26 anni. Vive a Filadelfia, ha aperto il suo account Twitter, inizialmente anonimo, quando studiava Psicologia al college.

 

Avevo appena lasciato il mio ragazzo e per la prima volta sperimentavo il sesso fuori da una relazione ufficiale. Era tutto nuovo, non ero preparata, avevo bisogno di consigli. Non potevo parlarne con i miei amici, perché all' epoca temevo il loro giudizio. E così è nato Slutty Girl Problems, oggi seguito da oltre 263mila follower. Il nome è ovviamente una provocazione, ci spiega. Se una ragazza fa sesso liberamente, tutti si sentono autorizzati a definirla slut, una poco di buono.

joellen notte joellen notte

 

Mi sono vista affibbiare questa etichetta. Per me era incomprensibile, non stavo facendo nulla di male. Tra i suoi modelli non c'è mai stata Carrie, che definisce insicura, sempre alla ricerca di un uomo che la completasse. Samantha invece rappresentava un ideale di donna più forte, indipendente, capace di giocare con la sua femminilità e fisicità.

 

Per Lorrae le sex blogger colmano il vuoto lasciato dalla formazione tradizionale: Se togliamo New York e la California, nel resto dell'America rimane tanta strada da fare. Nelle scuole manca un'adeguata educazione sessuale, abbiamo ancora un elevato numero di gravidanze in età adolescenziale, non si parla abbastanza di prevenzione delle malattie veneree e di contraccezione.

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Essere libera, per lei, significa poter esprimere se stessa: Senza vergogna, senza paure. Il sesso è un aspetto naturale della nostra esistenza, dovremmo essere in grado di viverlo prive di sensi di colpa. Può essere bello anche al di fuori di una relazione. Lorrae definisce questo "sex-positivity". I consigli che do alle mie follower, di età compresa tra i 18 e i 26 anni, sono semplici: innanzitutto devono essere se stesse, capire cosa vogliono, circondarsi di persone positive che non le facciano vergognare o sentire colpevoli di qualcosa.

 

Tutte concordano nel sostenere che in questa America, considerata patria del progressismo, i tabù sono ancora tanti. Anche se il libro Cinquanta sfumature di grigio ha sdoganando molte pratiche, dice Shannon, c' è ancora tanta ostilità. Quando dico che vivo una relazione aperta, molte persone strabuzzano gli occhi. La liberazione sessuale per me è stata la volontà di essere quella che sono, abbracciando la vita in tutti i suoi aspetti.

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Ma il contraccolpo resta fortissimo. La sua "sfrontatezza", come quella della maggior parte delle colleghe, ha un prezzo: "Ogni giorno, quando mi sveglio, leggo i commenti di chi mi insulta o discute il mio diritto a esprimermi, racconta mentre ci saluta. La verità è che una persona che parla apertamente di sesso sui social media mette ancora a disagio. Non è facile, ma io sono molto fiera di quello che faccio e non ho nessuna intenzione di fermarmi.

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