mark zuckerberg facebook

ZUCKERBERG ALLA CONQUISTA DELL'AMERICA. DI QUELLA CHE NON È ANCORA AI SUOI PIEDI - NEL 2017 IL TOUR DEL CAPO DI FACEBOOK NEI 50 STATI AMERICANI PER DIVENTARE L' ANTI-TRUMP E ''CAPIRE PERCHÉ LA GLOBALIZZAZIONE HA FALLITO''. DIETRO, I SOGNI DI POLITICA CHE GIÀ COLTIVA CON LA SUA FONDAZIONE. CHE VUOLE PLASMARE L'EDUCAZIONE DEI BAMBINI SECONDO I PRINCIPI DI FACEBOOK. PER ACCHIAPPARE I MINI-UTENTI IL PRIMA POSSIBILE

ZUCKERBERGZUCKERBERG

Paolo Mastrolilli per ''La Stampa''

 

Dalla Silicon Valley alla Casa Bianca. Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, sta meditando di scendere in politica?

 

Il sospetto nasce dall' annuncio che ha fatto lui stesso, sul proprio social, di voler visitare tutti i 50 Stati americani nel 2017. Lo scopo è capire cosa non ha funzionato nella globalizzazione, e perché la tecnologia sta contribuendo a dividere le persone, dopo aver favorito per anni lo sviluppo e la crescita. In altre parole, cosa ha consentito a Trump di vincere le presidenziali di novembre, e cosa bisognerebbe fare per impedire che ripeta il suo successo tra quattro anni.

 

famiglia zuckerbergfamiglia zuckerberg

Zuckerberg ha presentato questo progetto come una delle sue risoluzioni per il nuovo anno, cioè gli impegni che prende con se stesso, e in genere mantiene, come quello preso in passato di imparare il mandarino.

 

Le speculazioni sul significato politico della sua iniziativa, però, abbondano, e in parte sono fomentate dal suo comportamento. Qualche tempo fa, Mark ha fatto approvare al consiglio di amministrazione di Facebook una clausola che gli consentirebbe di conservare il controllo della compagnia, se prendesse un periodo sabbatico per lavorare in politica o al governo.

MARK ZUCKERBERG A ROMAMARK ZUCKERBERG A ROMA

 

Durante la campagna presidenziale non ha preso una posizione aperta, ma aveva tenuto un discorso in cui criticava chi voleva costruire muri, invece di ponti. Quindi, si era impegnato di persona in una campagna per favorire l' immigrazione, perché le aziende digitali hanno bisogno di attirare i migliori talenti da tutto il mondo, ma anche per ragioni di principio.

ZUCKERBERG NETANYAHUZUCKERBERG NETANYAHU

 

Dopo la vittoria di Trump, dapprima ha rifiutato le critiche sulle notizie false pubblicate su Facebook, che avevano aiutato Donald durante la campagna elettorale, ma poi si è mobilitato per correggerle.

MARK ZUCKERBERG E LA MOGLIE MARK ZUCKERBERG E LA MOGLIE

 

Qualche settimana fa, poi, non è andato alla riunione che il presidente eletto ha tenuto con diversi leader della Silicon Valley, per siglare la pace post elettorale e lavorare insieme per il futuro del paese. Nel frattempo, Mark ha anche rivelato di non essere più ateo. Ora ritiene che la religione abbia un ruolo importante nelle vite degli esseri umani, ed è rimasto molto colpito dal suo incontro con Papa Francesco. Quest' ultima è chiaramente una faccenda personale, ma lo mette più in linea con i politici tradizionali, considerando che nessun ateo è stato mai eletto alla Casa Bianca, e solo tre presidenti americani hanno evitato di rendere pubblica la loro fede e affiliazione religiosa.

zuckerbergzuckerberg

 

Aldilà delle speculazioni, non c' è dubbio che la visione del mondo di Zuckerberg sia lontana da quella del nuovo capo della Casa Bianca, e non solo per la campagna che il fondatore di Facebook aveva lanciato per favorire l' immigrazione dei talenti negli Stati Uniti. Dall' utilità della globalizzazione, alla necessità di contrastare il riscaldamento globale, le posizioni sono assai differenti. Anche sul piano generazionale lo spazio è enorme, ma i millennials hanno votato poco.

 

La comunità della Silicon Valley, poi, ha un approccio culturale complessivo distante da quello di Trump, e la California, cioè lo stato più ricco e avanzato degli Usa, sta emergendo come il baluardo della resistenza al presidente eletto. Proprio ieri, ad esempio, si è saputo che i leader legislativi dello stato, interamente nelle mani dei democratici, hanno assunto come loro avvocato Eric Holder, già ministro della Giustizia nell' amministrazione di Obama. Lo hanno fatto perché si aspettano di dover combattere una battaglia ideologica e legale costante nei prossimi quattro anni contro Donald, dall' ambiente all' immigrazione, e quindi stanno già preparando le difese.

PRIMA LEZIONE DI ZUCKERBERG SU FACEBOOK NEL 2005     PRIMA LEZIONE DI ZUCKERBERG SU FACEBOOK NEL 2005

 

Alcuni analisti perciò sospettano che Zuckerberg, forte della popolarità offerta da Facebook, potrebbe cominciare a sognare la Casa Bianca per se stesso, o impegnarsi per cambiarne l' inquilino fra quattro anni. Il viaggio nei 50 Stati sarebbe l' inizio di un percorso politico, per capire la pancia dell' America. Nel 2016 questi sentimenti eccitati dalla diseguaglianza economica sono stati interpretati da Trump, e tra i democratici da Sanders, con una linea antiglobalista, protezionista e unilateralista, se non isolazionista.

 

zuckerberg san francisco 1zuckerberg san francisco 1

Il contrasto all' immigrazione illegale, e il muro lungo il confine col Messico, sono i temi che hanno attirato l' attenzione su Donald, con venature di razzismo. Zuckerberg per natura, formazione e storia personale, è agli antipodi di questa visione che giudica fuori tempo.

mark zuckerberg con moglie priscilla chanmark zuckerberg con moglie priscilla chan

Quindi ora vuole capire perché ha vinto, e cosa va fatto per impedire che ci riesca ancora in futuro, rispondendo alle paure e le insoddisfazioni della gente.

MARK ZUCKERBERG jpegMARK ZUCKERBERG jpegZUCKERBERG ap ZUCKERBERG ap ZUCKERBERG E MEDVEDEV ZUCKERBERG E MEDVEDEV MARK ZUCKERBERG E BARACK OBAMAMARK ZUCKERBERG E BARACK OBAMAZUCKERBERG NELLA PIAZZA ROSSA ZUCKERBERG NELLA PIAZZA ROSSA MARK ZUCKERBERG CON UN POLLO IN MANOMARK ZUCKERBERG CON UN POLLO IN MANO

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”