VIVA VIVA L’EMERGENZA! - GLI IMMIGRATI “SEPOLTI VIVI” NEI CENTRI DI ACCOGLIENZA ALIMENTANO UN VORTICE DI MILIONI: CHI SI ARRICCHISCE?

Dove c’è un’emergenza c’è un business, e tenere gli immigrati nei centri di accoglienza costa 45 euro al giorno a testa - Duecentomila euro al giorno per condizioni di vita indecenti - Domani Barroso a Lampedusa…

Condividi questo articolo


Antonello Caporale per "Il Fatto Quotidiano"

Sigillate le bare dei morti, dovremo scoperchiare quelle dei vivi, degli immigrati detenuti nei centri di accoglienza temporanea. Dovremo domandarci come sia possibile farli vivere nelle condizioni disumane e appurare che la loro disperata esistenza viene mantenuta alla straordinaria spesa media quotidiana di 45 euro.

lampedusa extralampedusa extra

Dovremo pur chiedere conto della congruità della cifra, incredibile rispetto allo standard conosciuto di decenza, di pulizia, di efficienza. Per ognuno di questi poveracci, trattenuti (cioè reclusi), spesso al solo scopo di rispedirli nelle terre della morte da dove sono giunti, spendiamo - ci dice l'ultimo e più aggiornato dossier (Lampedusa non è un'isola) curato da Luigi Manconi e Stefano Anastasia - diecimila euro di media.

E ogni giorno il costo complessivo di questa imponente fabbrica dell'accoglienza di Stato ammonta a duecentomila euro. In Italia, si sa, ogni emergenza si trasforma in industria. E l'industria dell'emergenza è attività sempre in espansione. Basta volgere lo sguardo a ciò che è capitato nell'ultimo decennio.

lampedusalampedusa

La gestione e il ciclo dello smaltimento dei rifiuti solo a Napoli ha raggiunto, per esempio, negli anni in cui la questione si è fatta emergenziale, la cifra di quasi sette miliardi di euro. Il terremoto dell'Aquila ha prodotto solo nei primi due anni (con i risultati che vediamo) costi vivi per quasi due miliardi di euro.

lampedusalampedusa

L'emergenza è dunque la pratica governativa meglio avviata, sempre pronta a gonfiare le voci della fattura, a rendere impossibile una soluzione ragionevole e irreversibile la dimensione della spesa. La normativa che regola l'immigrazione oltre ad avere aspetti disumani produce questa economia oscura ma fiorente, dove le funzioni dello Stato, gestite nell'iperbole amministrativa del ministero dell'Interno, vengono rese - anche quelle minime - molto più costose di quanto dovrebbero e potrebbero.

lampedusalampedusa

Dal 1999 al 2011 un miliardo di euro è andato via per gestire questo immenso grand hotel, con i frutti indegni di un Paese civile. Visto che siamo tutti vicini alla parola del Papa, quella "vergogna" che finanche il Parlamento ha fatto sua, sarà il caso di valutare se tributare un pensiero ai responsabili di questa gestione sprecona, per tenersi prudenti, dell'accoglienza? E sarà il caso che il ministro Alfano spieghi, prima di urlare la sua vergogna, dove diavolo dimori il senso dello Stato, la lealtà verso le voci di bilancio e la congruità prima morale, poi economica di questo monumentale impianto di carcerazione?

Domani Barroso, il presidente della Commissione europea, farà visita al centro di accoglienza di Lampedusa. Intanto almeno lui, a differenza di Alfano, una volta sull'isola andrà anche al centro. Siamo certi che domani proprio il centro potrebbe trasformarsi in una casetta linda e profumata. Tutti al loro posto, e tutto in ordine. Ben venga se rimanesse poi così.

Altrimenti sarebbe la prova di una conclamata, perdurante e manipolazione della realtà. Esistono, per motivi sconosciuti, costi di gestione troppo differenti tra nord e sud dell'Italia, ed esistono periodi di trattenimento che variano, tra un centro e l'altro (a seconda della collocazione geografica), dai 28 ai 78 giorni.

In definitiva esistono tutte le condizioni perchè la vergogna trovi finalmente casa e dei volti amici a cui accompagnarsi.

NAUFRAGIO DI MIGRANTI A LAMPEDUSANAUFRAGIO DI MIGRANTI A LAMPEDUSA lampedusalampedusa

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT – L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...