collage twitter

L’ACCADEMIA DELLA CRUSCA? NO, DELLA FAVA! I VIP SU TWITTER INCIAMPANO SULLA GRAMMATICA: DAL “CHIESIMO” DI GASPARRI ALL’ “ABAZIA” DI ENRICO LETTA - RAZZI AUGURA “BUONA PASCUETTA”, BOERI SCRIVE DI “UN’ENTE LOCALE”, LA D’URSO CONFONDE MICHELLE OBAMA CON OPRAH WINFREY

Marianna Aprile per “Oggi

 

maurizio gasparri maurizio gasparri

«È vero che Giorgia Meloni è figlia della storia di destra e proprio per quello a suo tempo le chiesimo la disponibilità». Tweet firmato Maurizio Gasparri. Ma aspettate a dedurre che siccome il vicepresidente del Senato su Twitter era abituato a litigare con Fedez, ora che il rapper è fuori uso causa lite col vicino di casa, se la prende con l’italiano.

 

Perché, in realtà, a cinguettare dal profilo di Gasparri è stata una persona del suo staff (il cui responsabile si è dimesso pochi giorni dopo), ma quando qualcuno lo ha fatto notare era già troppo tardi: lo sfottò era partito e a Gazebo (Rai 3) si è arrivati persino a declinare il “gasparro remoto” del verbo chiedere (noi chiesimo, voi ecclesiaste, essi chiorno...).

 

IL TWEET DI GASPARRI IL TWEET DI GASPARRI

A giocare contro, le gaffe social pregresse del senatore di Forza Italia, che - solo per fare un esempio - qualche mese fa ha scambiato su Twitter Jim Morrison per il pregiudicato slavo Goran Hazdic. Ma, per onestà, va detto che Gasparri (e il suo staff) sono in ottima compagnia.

 

flavia ventoflavia vento

Nei giorni scorsi, il candidato di Forza Italia al comune di Roma Guido Bertolaso, ringraziando chi lo ha votato alle primarie del centrodestra ha twittato: «Grazie di cuore ai 47.0093 che vogliono una Roma nuova». E un pallottoliere.

 

IL RE DEGLI IGNORANTI

Sarà che vanno sempre di fretta e hanno l’ansia di mostrarsi social, ma i politici sono tra i più assidui produttori di strafalcioni on line. Persino il poliglotta e precisissimo Enrico Letta, nel 2013 appena nominato premier twittò: «Domenica e lunedì 24 ore di ritiro, in un’abazia in Toscana, solo i ministri.

 

Per programmare, conoscersi, “fare spogliatoio”. Ognuno paga per se». Poi... per-se Palazzo Chigi. Il senatore Antonio Razzi il 6 aprile del 2015 augurava a tutti «Buona Pascuetta», ma anche nei giorni feriali le cose non gli vanno meglio. A un utente che lo metteva in guardia su una possibile figura di m****, qualche giorno fa Razzi ha risposto:

ENRICO LETTA LASCIA IL PARLAMENTOENRICO LETTA LASCIA IL PARLAMENTO

 

«Nun te preoccupà, ciò la pala». Roba da rivalutare la riforma che abolisce il Senato. E a proposito di riforme: a maggio 2015, nel video virale in cui presentava quella della scuola, Matteo Renzi sottolineò sulla lavagna l’importanza della «cultura umanista» (invece che umanistica).

 

Scena simile a quella andata in onda su Rai 1 nel 1987 in cui Adriano Celentano scrisse su una lavagna «la caccia e contro l’amore». Ma si sa, Celentano è il re degli ignoranti. Mica come l’archistar Stefano Boeri: da assessore alla cultura del Comune di Milano, in un post su Facebook scrisse «un’ente locale - ripeto, un’ente locale» (repetita non juvant…).

adriano celentano con beppe grillo adriano celentano con beppe grillo

 

Anche Daniela Santanchè ha avuto qualche incidente. Il più noto è del 2012, quando per sostenere Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, che all’epoca rischiava il carcere per una condanna per diffamazione, twittò: «E se riuscisse Il Giornale ha fare quello che non siamo riusciti a fare in 20 anni?». Ha, l’amore!

 

DISTRAZIONE FATALE

I grammar nazi (nazisti della grammatica, come si definiscono i fustigatori dello strafalcione on line) sono letteralmente impazziti, nel 2011, quando Roberto Saviano in un post ha scritto «qual’è». Lo hanno attaccato e preso in giro finché l’autore di Gomorra non ha reagito twittando: ««Ho deciso :-) continuerò a scrivere qual’è con l’apostrofo come #Pirandello e #Landolfi”».

filippo facci   filippo facci

 

Cattivi maestri. Una distrazione fu invece fatale al giornalista Filippo Facci, il 6 novembre del 2015. Polemizzando, scrisse: «I migliaia di messaggi che ricevo (da napoletani) lo dimostrano una volta per sempre: la scuola dell’obbligo ha fallito». Un utente (napoletano?) gli diede ragione sul fallimento, facendogli notare che “migliaia” è femminile e fornendo il link di un dizionario on line.

 

Bersaglio fin troppo facile per i puristi della grammatica è Flavia Vento, che twitta senza preoccuparsi di farlo in italiano e persevera se glielo fanno notare. Dopo gli attacchi per un «a me mi» (il tweet completo era: «Tutti hanno un inizio e una fine. La mia fine non ci sara’ mai. Perche’ a me non mi interessa del vostro pensiero. Io sono Io e so’ chi sono»), ha cinguettato: «A me mi forever». Come Saviano, ma senza citare Pirandello.

 

L’inciampo della D’Urso

barbara d'urso 3barbara d'urso 3

Francesco Facchinetti, sotto la foto del figlio Leone alle prese con un cesto di lecca lecca ha scritto: «Adesso che gli ha scoperti come facciamo?». E come facciamo con la grammatica? Inciampi anche per Barbara D’Urso: su Twitter ha confuso Michelle Obama con Oprah Winfrey e qualche tempo dopo ha twittato: «Posso dire a gran voce senza temere smentite di non aver MAI censurato NESSUNO ne’ su twitter n’è su facebook! Mai! Ogni uno e’ libero».

 

Laura Chiatti, via Instagram, ha dato dei «deficienti» ai follower che l’avevano criticata perché in un post aveva parlato del Festival del cinema di Can (era Cannes...). L’attrice aveva persino annunciato di voler abbandonare i social causa insulti, poi ci ha ripensato. Perché almeno una regola della grammatica dei social la conoscono tutti: per quanto grave sia l’errore, tre tweet dopo nessuno se lo ricorda più. Un po’ come le regole grammaticali dell’italiano.

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…