commemorazione della strage di acca larentia a roma

ANNO NUOVO, VECCHI FASCI - BRACCIA TESE, UN CARTELLONE GIGANTESCO CON TANTO DI CROCE CELTICA E IL “PRESENTE” URLATO PER RICORDARE FRANCO BIGONZETTI, FRANCESCO CIAVATTA E STEFANO RECCHIONI: È IL SOLITO RITO DELLA DESTRA ROMANA CHE RICORDA LE VITTIME DELLA STRAGE DI ACCA LARENTIA - PRESENTE ALLA COMMEMORAZIONE ANCHE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE FRANCESCO ROCCA: “NON CI SONO MORTI DI SERIE B”. E IL PD ROMANO SI INFERVORA: “VERGOGNA, IL SALUTO ROMANO DAVANTI ALLE ISTITUZIONI”. MA ROCCA SMENTISCE E... - VIDEO

VIDEO: LA COMMEMORAZIONE DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI ACCA LARENTIA

 

1. ACCA LARENTIA, SALUTO ROMANO E “PRESENTE”: COSÌ I MILITANTI DI ESTREMA DESTRA RICORDANO LA STRAGE. ROCCA: “NON CI SONO MORTI DI SERIE B”

Estratto dell'articolo di www.repubblica.it

 

commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 1

Ancora una volta braccia tese e il “presente” urlato per ricordare Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. La destra romana, tra corone di alloro e presenze istituzionali, ripete il consueto rito per ricordare le vittime della strage di Acca Larentia.

 

La vicenda riporta al 7 gennaio 1978. Nel pieno degli anni di piombo, in un agguato alla sede del Movimento sociale italiano di Acca Larentia al Tuscolano vengono uccisi i tre ragazzi tra i 18 e i 20 anni. Bigonzetti e Ciavatta morirono nell’attacco. Recchioni a poche ore di distanza, negli scontri con le forze dell’ordine per sedare la protesta. Nel quarantaseiesimo anniversario, come detto, tante le presenze istituzionali.

 

Ecco Francesco Rocca, presidente della Regione scelto da Giorgia Meloni: “Fu un giorno terribile per Roma, quel 7 gennaio 1978. È doveroso essere qui oggi, in via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano della Capitale, per ricordare i giovanissimi Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, morti per l'odio ideologico che ha avvelenato gli Anni di Piombo. A 46 anni di distanza è nostro dovere ricordare. Commemoriamo perciò questi ragazzi uccisi in nome delle loro idee e del credo politico, affinché ciò non avvenga mai più”.

commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 3

 

“Non capisco perché la commemorazione di Acca Larentia sia un momento divisivo per Roma, qui i terroristi provarono le armi. Il volantino fatto segnava un linguaggio carico di odio. Oggi pochi soggetti a Roma credono che sia divisivo perché non ci sono morti di serie B. Mi auguro che ci possano essere momenti di riflessione all’interno delle suole”, ha aggiunto il governatore.

[...]

 

commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 4

"Saluti romani alla presenza di cariche istituzionali della Regione e dello Stato", scrive Enzo Foschi, segretario Pd Roma [...] "Commemorare i morti è una cosa, dare copertura istituzionale ad adunate fasciste è altro. Destra e sinistra, negli anni, hanno lavorato per la costruzione di una memoria condivisa delle vittime degli anni di piombo, ma questa manifestazione è un'altra cosa. Rocca e Angelilli ricordino che sono a capo di una istituzione democratica", scrive Emanuela Droghei, consigliera regionale e coordinatrice segreteria Pd Roma.

 

Rocca attacca Droghei. "La consigliera regionale del Partito democratico Emanuela Droghei, già campionessa di superficialità nel 2023, si aggiudica il primato di prima querelata nel 2024.

franco bigonzetti, francesco ciavatta e stefano recchioni

Le sue accuse sulla commemorazione della strage di via Acca Larenzia sono false, surreali e diffamatorie. La cerimonia istituzionale a cui ho preso parte, e alla quale ha partecipato l'assessore di Roma Capitale Miguel Gotor, è stata estremamente composta e animata dalla sola intenzione di ricordare tre vittime degli Anni di Piombo. Nessun saluto romano davanti ad alcuna carica istituzionale, come lo stesso Gotor può confermare. Se ci fossero stati saluti romani non avrei esitato a stigmatizzarli e a prenderne le distanze. Accusare il sottoscritto di dare copertura istituzionale a adunanze fasciste è diffamatorio e la Droghei ne renderà conto in Tribunale". Conclude il presidente della Regione Lazio

 

commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 2

2. ACCA LARENTIA, CROCE CELTICA DI FRONTE A STORICA SEDE MSI. GLI ABITANTI: "OSTAGGI DEI NEOFASCISTI"

Estratto dell’articolo di Paolo Berizzi per www.repubblica.it

 

Un cartellone gigantesco, con tanto di croce celtica, affisso sul ponteggio della facciata di un edificio che non è di proprietà loro. "Il mito si incarna nella lotta", è la scritta rossa su sfondo nero. [...] L'ultima sfida dei camerati di Acca Larentia al quartiere in cui sorge la storica sede del Msi è questo enorme manifesto che occupa, appunto, la facciata del palazzo di fronte a quello della sede missina.

 

Questa mattina gli abitanti della zona si sono svegliati così, con la vista del cartellone, e quindi un'altra croce celtica oltre a quella - di enormi dimensioni - disegnata con vernice bianca nel cortile antistante la vecchia sezione politica. "Siamo ostaggio dei neofascisti - dice un abitante a poche ore dalla parata nera del 7 gennaio -. Palazzo accerchiato da ieri, cassonetti e auto rimossi, presidi di polizia. In pochi si lamentano perché la gente qui ha paura", aggiunge.

 

francesco rocca

In tarda mattinata, alla presenza dei vertici capitolini di FdI, è andato in scena un primo saluto (con braccia tese) in ricordo dei tre camerati commemorati. C'era anche la bandiera con il simbolo della sezione di Colle Oppio punto di riferimento dell'area di Fabio Rampelli (presente alla commemorazione ufficiale con il presidente del LazioFrancesco Rocca).

acca larentia

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

DAGOREPORT – BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)