UN ATTO DI CIVILTA’ - A SETTEMBRE VERRA’ DISCUSSO UN DISEGNO DI LEGGE CHE CAMBIERA’ LE REGOLE SULL'AFFIDAMENTO DEI FIGLI, DOPO LA SEPARAZIONE - TEMPI PARITETICI PER MADRE E PADRE E SOPPRESSIONE DELL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO - STOP ANCHE ALL'ASSEGNAZIONE DELLA CASA - LE REGOLE SARANNO DEROGABILI SOLO SE C'È UN ACCORDO NELLA COPPIA

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1 - SEPARAZIONE, SI CAMBIA: ADDIO ASSEGNO PER I FIGLI

Valeria Arnaldi per “il Messaggero”

 

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Tempi paritetici con i figli. Doppia residenza per i bambini. E soppressione dell'assegno di mantenimento della prole. È una vera rivoluzione del diritto di famiglia e, in particolare, dell'affidamento condiviso dei figli dopo la separazione dei genitori, quella contenuta nel disegno di legge Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità, che vede come primo firmatario il senatore Simone Pillon.

 

«La filosofia - spiega Pillon - è far sì che la separazione abbia il minor impatto possibile sulla vita dei figli. Quando i genitori sono conviventi non c'è uno dei due che è affidatario e l'altro che non lo è, ma entrambi si prendono insieme cura dei figli. Lo stesso paradigma va applicato in materia di separazione e divorzio. L'educazione non si fa via internet, occorre la presenza».

 

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Il testo è chiaro: il minore ha «il diritto di trascorrere con ciascuno dei genitori tempi paritetici o equipollenti, salvi i casi di impossibilità materiale». E ancora, «salvo diverso accordo tra le parti, deve in ogni caso essere garantita alla prole la permanenza di non meno di dodici giorni al mese, compresi i pernottamenti, presso il padre e presso la madre, salvo comprovato e motivato pericolo di pregiudizio per la salute psico-fisica del figlio». In caso di difficoltà, sono previsti «adeguati meccanismi di recupero durante i periodi di vacanza».

 

Il testo ribadisce quindi responsabilità e impegno dei genitori nei confronti del minori e sottolinea la condivisione, anche concreta, dell'affidamento. I perché sono chiaramente indicati nella relazione introduttiva, a suon di numeri. «In Italia l'affido materialmente esclusivo riguarda oltre il 90 per cento dei minori».

figli e genitori figli e genitori

 

Da qui la necessità di ripensare la legge. La divisione dei tempi impone la doppia residenza per i figli. «Non ha senso - dice Pillon - che le comunicazioni scolastiche, mediche e simili arrivino a un solo genitore». Il giudice può stabilire che il minore rimanga nella casa familiare, indicando quale genitore può risiedervi: «Quest'ultimo - si legge nel ddl - è comunque tenuto a versare al proprietario dell'immobile un indennizzo pari al canone di locazione computato sulla base dei correnti prezzi di mercato».

 

Via il principio dell'assegnazione della casa, dunque. E via pure l'assegno per coprire le spese del figlio. «È prevista la sostanziale soppressione dell'assegno di mantenimento - annuncia il senatore - non ci sarà più obbligo di versare soldi all'altro genitore, il mantenimento dei figli sarà un onere di entrambi che provvederanno in maniera diretta, come accade nelle coppie conviventi».

 

figli e genitori divorziati figli e genitori divorziati

Le norme previste dal ddl valgono se la coppia non raggiunge un accordo. «Siamo convinti - dice Pillon - che l'educazione spetta ai genitori. Da qui l' introduzione delle figure di mediatore familiare e coordinatore genitoriale». In caso non ci sia accordo tra i genitori o sia solo parziale, il testo specifica che sarà il giudice a stabilire il piano genitoriale sia per tempi e modalità della presenza presso ogni genitore, sia per il «mantenimento diretto» sulla base «del costo medio dei beni e servizi per i figli, individuato su base locale in ragione del costo medio della vita come calcolato dall'Istat».

figli di separati 3 figli di separati 3

 

La corresponsione di una somma a carico di uno dei genitori può essere stabilita dal giudice solo «ove strettamente necessario e solo di un assegno periodico per un tempo determinato in favore dell'altro a titolo di contributo al mantenimento del figlio minore». Non mancano criticità. Pochi, però, per il governo, saranno gli ostacoli.

 

«Se diciamo a una madre che il padre dei figli dovrà vederli tutti i giorni - afferma Pillon - probabilmente dirà che non è possibile, se le diciamo che il padre li accompagnerà ogni giorno a scuola dirà che va bene». Ovviamente, «è un disegno di legge ed è passibile di cambiamenti. A settembre inizieremo le audizioni di tutte le parti interessate».

 

2 - MARCO MELITI: «LE REGOLE ORA IN VIGORE TROPPO SBILANCIATE A FAVORE DELLE MAMME»

Valeria Arnaldi per “il Messaggero”

 

Un disegno di legge per rivedere l'istituto dell'affidamento dei figli in caso di separazione dei genitori. Avvocato Marco Meliti, presidente nazionale Dpf-Associazione Italiana di Diritto e Psicologia della Famiglia, è necessario rivedere il sistema?

figli di separati 2 figli di separati 2

«Il ddl, rivendicando tempi paritari di frequentazione dei figli minori con i genitori separati, risponde all' esigenza di dare effettiva attuazione al regime dell' affidamento condiviso introdotto nel 2006. In molti casi, il diritto del minore ad una piena bigenitorialità è stato mortificato dalla previsione di tempi di frequentazione fortemente sbilanciati in favore delle madri, tanto che più volte la Corte Europea dei Diritti dell' Uomo è intervenuta per sanzionare il nostro Paese. La prassi giurisprudenziale ha di fatto introdotto il principio della collocazione prevalente dei minori presso uno dei due genitori che, nel 95% dei casi, è stato individuato nella madre».

 

Qualcosa sta cambiando

«Le ultime decisioni, specie per bimbi di almeno tre anni, hanno segnato un sostanziale riequilibrio nella ripartizione dei giorni di pernotto della prole con i genitori, prevedendo di norma 10/12 notti al mese con il padre. Ciò non realizza un'effettiva parità di tempi, ma non va dimenticato che nella regolamentazione delle modalità di affidamento dei figli i diritti degli adulti devono segnare il passo di fronte all' interesse dei minori a non subire i riflessi negativi della separazione».

figli di separati 1 figli di separati 1

 

L'alternanza potrebbe non essere positiva?

«Una vera alternanza tra i genitori, in più casi, potrebbe risultare destabilizzante per i figli, costringendoli ogni settimana a faticosi trasferimenti. Se è corretto mitigare la discrezionalità del giudice, prevedendo un numero minimo di giorni/pernotti con ogni genitore, è altrettanto vero che vi sono molti fattori che il magistrato dovrà valutare, come età del bimbo, distanza delle abitazioni dei genitori, anche con riferimento alla scuola, e loro orari lavorativi, impegni scolastici ed extra-scolastici dei minori, eventuale eccessiva conflittualità tra le parti».

 

Il ddl introduce la mediazione familiare.

PADRI SEPARATI FIGLI NEGATI PADRI SEPARATI FIGLI NEGATI

«La previsione di un percorso obbligatorio di mediazione familiare che possa indirizzare a una separazione maggiormente rispettosa dei diritti dei figli è positiva, purché affidata a professionisti qualificati e esperti».

 

Criticità in vista?

«È molto delicata la previsione di una piena contribuzione diretta al mantenimento dei figli, soprattutto laddove vi sia una notevole differenza reddituale tra i genitori».

 

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