1. IL BLUE WHALE SARÀ INGIGANTITO, MA LA MANIPOLAZIONE SOCIAL DEGLI ADOLESCENTI DEBOLI È UNA VERITA': ECCO UNA GRAZIOSA 17ENNE CHE HA SPINTO AL SUICIDIO IL FIDANZATO
2. MICHELLE, A 50 KM DI DISTANZA DA CONRAD: ‘È GIUNTO IL MOMENTO, PICCOLO’, E POI LO HA ASCOLTATO PIANGERE E MORIRE AL TELEFONO. LEGGETE I SUOI MESSAGGI TERRIFICANTI

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Silvia Renda per www.huffingtonpost.it

 

michelle carter michelle carter

"È giunto il momento, piccolo", scrive Michelle, 17 anni, in un messaggio diretto al fidanzato Conrad, di un anno più grande di lei. "Sono pronto", risponde lui, "Basta pensare". "Sì, basta pensare", lo incoraggia la ragazza, "Devi solo farlo. Ci vorranno venti minuti, non è una gran cosa".

 

Era una sera del 2014. Con il suo pickup, Conrad Roy ha raggiunto un parcheggio in Massachusetts, ha riempito il veicolo di monossido di carbonio ed è morto per avvelenamento. Per qualche momento aveva tentennato, aveva aperto la portiera ed era uscito per strada, ma la chiamata di Michelle Carter lo ha convinto a rientrare. Lei è rimasta con lui al telefono nei successivi venti muniti, lo ha ascoltato piangere e, infine, esalare l'ultimo respiro.

 

i messaggi mandati da michelle a conrad roy i messaggi mandati da michelle a conrad roy

Per Michelle, adesso, sono stati chiesti 20 anni di carcere, con l'accusa di omicidio colposo. Il caso, inizialmente etichettato come suicidio, si sta discutendo in questi giorni in tribunale, suscitando un dibattito, non solo tra accusa e difesa, ma anche sulla stampa, in merito ai termini in cui si possa ritenere una persona penalmente responsabile per la decisione di un'altra di togliersi la vita.

 

Per i procuratori Michelle è colpevole e deve rispondere di questo, nonostante si trovasse quasi a 50 chilometri di distanza dal luogo dove è avvenuto il fatto e nonostante non abbia inferto un colpo mortale al ragazzo. Nessuna legge in Massachusetts dà direttive chiare su come muoversi in questi casi, fanno notare glia avvocati di lei, che hanno chiesto la loro cliente venga giudicata da un giudice e non da una giuria.

conrad roy conrad roy

 

"È un caso di suicidio, non di omicidio, Michelle è stata trascinata in tutto questo", sostiene la difesa, descrivendo Conrad come un ragazzo depresso, che da tempo aveva progettato di togliersi la vita, come testimoniato dalle sue ricerche online. Per gli avvocati Michelle avrebbe inizialmente cercato di persuaderlo a non farlo.

 

"Ha usato Conrad come una pedina nel suo gioco malato di vita e di morte", ribatte l'accusa. Un gioco che sarebbe stato messo in pedi per voglia di attenzioni, cosicché amici e parenti potessero confortare la "fidanzata addolorata".

i genitori di conrad roy i genitori di conrad roy la sorella di conrad roy la sorella di conrad roy michelle carter michelle carter

 

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