atac

BORDELLO ATAC - IL DOSSIER PORTATO IN PROCURA DAL DG MARCO RETTIGHIERI DENUNCIA I MILIONI SPRECATI IN GOMME PER I BUS, I 4,3 MILIONI PER IL SERVIZIO MENSA E IL DOPOLAVORO DEI SUOI DIPEDENTI, AFFIDATI SENZA CONTRATTO DAL 1974, PERMESSI E DISTACCHI SINDACALI SENZA GIUSTIFICAZIONE

Fulvio Fiano e Ernesto Menicucci per il “Corriere della Sera”

 

autobus atacautobus atac

Ogni anno, nel triennio 2013-2015, l'Atac ha pagato 16 milioni di euro per il rinnovo delle gomme del suo parco autobus, contro una stima di spesa per la fornitura contenuta in esattamente la metà: 8 milioni. Ogni anno, l' azienda municipalizzata del trasporto pubblico capitolino paga 4,3 milioni per il servizio mensa e il dopolavoro dei suoi dipendenti, affidati senza contratto dal 1974. Ogni anno, iscritti alle varie sigle di lavoratori hanno goduto di permessi e distacchi sindacali senza adeguata giustificazione.

atac b atac b

 

Sono recenti gli scandali di Parentopoli e degli appalti in odore di Mafia Capitale. Sono ancora in corso le indagini sui falsi biglietti e le consulenze d' oro. Ma l' azienda da 12mila dipendenti e 54 dirigenti continua a sfornare materiale per le inchieste giudiziarie più che a fornire un servizio efficiente ai romani.

 

L' ultimo, triplice, capitolo è contenuto nell' esposto presentato due giorni fa in Procura, alla Corte dei Conti e all' Autorità anticorruzione dal direttore generale Marco Rettighieri, entrato in carica a inizio febbraio e già intervenuto a colpi di accetta sugli stipendi e gli incarichi dei dirigenti. La consegna del dossier, in coppia con il senatore pd Stefano Esposito, è stata rivelata dal manager nel corso della sua audizione in commissione Lavori pubblici al Senato. «Il problema c' è, sussiste - ha detto all' uscita Rettighieri -, c' è stato un audit specifico su questi tre argomenti: gomme, dopolavoro e permessi sindacali.

 

MARCO RETTIGHIERIMARCO RETTIGHIERI

Abbiamo ravvisato strada facendo nelle nostre indagini interne che c' era la necessità di approfondire ma i nostri mezzi non sono quelli della procura, per cui ci siamo rivolti al procuratore Pignatone con l' impegno a non rivelare niente. Ma come al solito in Atac, a volte la definisco "impresa colabrodo", è difficile mantenere all' interno le informazioni».

 

atacatac

E che la acque in Atac siano agitate lo confermano i retroscena che fornisce il senatore Esposito. «Ho ricevuto questi documenti tramite una busta fattami pervenire in albergo - dice -. Da chi? Un anonimo. Se pensavano che li cestinassi, non mi conoscono proprio. Ne ho parlato in commissione Trasporti al Senato, dove avevamo l' audizione dei vertici di Atac, e poi ho portato le carte a Pignatone e Cantone: non le consegno a nessun altro».

 

Sul contenuto Esposito, ex-assessore ai trasporti nella giunta Marino e poi commissario del partito nel municipio di Ostia sciolto per mafia, mantiene il riserbo. «I documenti, che per carità vanno verificati (anche se qualcosa mi pare che ci sia…) confermano quello che vado dicendo da un anno. L' Atac si risana solo se si rompe il meccanismo consociativo che la governa. La prova è nell' attacco che il partito trasversale di Atac, composto dai deputati Francesco Aracri, Vincenzo Piso e ora anche da Virginia Raggi ha mosso a Rettighieri per la nomina di un capo del personale esterno all' azienda: evidente sono preoccupati che il dg apra cassetti che non andrebbero aperti».

 

STEFANO ESPOSITOSTEFANO ESPOSITO

Il riferimento è al licenziamento di Giuseppe De Paoli, il direttore del personale entrato nel settembre 2014, con una assunzione senza bando (e 200mila euro di stipendio) della quale si è interessata anche la corte di Conti. Oltre a lui, Rettighieri ha già allontanato Gian Francesco Regard, direttore degli Affari legali (170mila euro l' anno) e Luca Masciola, responsabile delle Relazioni industriali (160mila euro l' anno), coinvolto anche in Parentopoli. Altri dieci manager sono nel mirino del dg.

 

atac atac

«L' Atac - continua Esposito - è il luogo dove la gente si riposiziona alla velocità della luce. E, magari, qualche vecchio arnese si è già riposizionato anche sul Movimento 5 Stelle, che fa campagna elettorale organizzando incontri con i dipendenti Atac. A differenza della Raggi, Giachetti è l' unico che si tiene a distanza».

 

Ma anche il Pd ha partecipato negli anni alla gestione consociativa dell' azienda: «Per carità - dice Esposito - ci sono anche esponenti dem che hanno criticato la nomina di Francesca Rango (il nuovo capo del personale, ndr ) ma noi i nostri errori li abbiamo riconosciuti e li stiamo correggendo. Ora c' è un nuovo corso».

 

 

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...