BUZZI-CONI DI MAFIA CAPITALE - IL RAS DELLE COOP: "IL SISTEMA APPALTI NON L’HO INVENTATO IO, MI SONO ADEGUATO" - “I SOLDI A CARMINATI? SOLO UN PRESTITO - ODEVAINE? NESSUNA CORRUZIONE. SIAMO AMICI DA ANNI”

Il patron della coop 29 giugno racconta ai pm la sua versione dei fatti: “Non sono un mostro, Carminati lo conosco da tempo ma non ho commesso insieme a lui alcun reato” - “Ho dato del denaro a Odevaine ma non troverete mai atti contrari ai suoi doveri d’ufficio che possano configurare quei versamenti come una corruzione”...

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salvatore buzzi con il quarto stato alle spalle salvatore buzzi con il quarto stato alle spalle

Maria Elena Vincenzi per “la Repubblica - Roma”

 

«Il sistema funzionava così. Non lo ho certo inventato io, al massimo io mi sono adeguato. Ma non sono un disonesto, Non sono né un corruttore, né un corrotto».

 

È durato più di tre ore l’incontro in carcere tra il ras delle cooperative, Salvatore Buzzi, e i pm che indagano su Mafia Capitale. L’ex presidente della Cooperativa 29 giugno, in carcere dal 2 dicembre, ha raccontato agli inquirenti la sua verità. «Non sono un mostro, ho lavorato in modo onesto».

 

Buzzi, davanti al procuratore aggiunto Michele Prestipino e al sostituto Giuseppe Cascini (titolari del fascicolo insieme a Paolo Ielo e Luca Tescaroli) che lo hanno incontrato nel carcere di Rebibbia, ha spiegato la sua versione dei fatti. «Massimo Carminati lo conosco da molti anni, ma ci siamo iniziati a frequentare solo recentemente, dopo che lui aveva finito di scontare le sue condanne. Non credo di avere commesso insieme a lui alcun reato».

 

BUZZI CARMINATI BUZZI CARMINATI

Buzzi ha insistito anche sull’associazione a delinquere di stampo mafioso che, per lui, non esiste. Quanto allo scambio di denaro tra lui e l’ex Nar, Buzzi ha precisato che le buste “per Massimo” custodite dalle sua segretaria, altro non erano che la restituzione di «un prestito fatto da Carminati per il campo nomadi di Castel Romano». Denaro che il “Cecato” aveva prestato all’imprenditore Agostino Gaglianone ma che gli andava restituito per le opere di movimento terra. 

MASSIMO CARMINATI NEGLI ANNI OTTANTA MASSIMO CARMINATI NEGLI ANNI OTTANTA

 

Infine la questione dei suoi rapporti con Luca Odevaine, ex vice capo di gabinetto di Veltroni e della polizia provinciale e coordinatore sull’accoglienza per i richiedenti asilo: agli atti dell’inchiesta ci sono alcuni versamenti mensili destinati a lui. «Non nego — ha detto Buzzi — di avere dato del denaro a Odevaine, persona che conosco da 25 anni, che mi consigliava, mi dava informazioni e che, peraltro, in quel periodo aveva problemi familiari. Ma non troverete mai atti contrari ai suoi doveri d’ufficio che possano configurare quei versamenti come una corruzione.

 

Certo, eticamente, io lo capisco, può essere anche riprovevole, ma non c’è stata alcuna corruzione». Proprio nei giorni scorsi, Odevaine aveva ammesso a colloquio con i pubblici ministeri di avere preso soldi da Buzzi perché, aveva messo a verbale. «ero un facilitatore, uno spicciaproblemi». Insomma non un corrotto.

 

LUCA ODEVAINE DURANTE LE OPERAZIONI DI SGOMBERO DEL CAMPO ROM DI VIA TROILI A ROMA LUCA ODEVAINE DURANTE LE OPERAZIONI DI SGOMBERO DEL CAMPO ROM DI VIA TROILI A ROMA

I magistrati non hanno fatto alcuna domanda al ras delle cooperative che è detenuto nel carcere di Nuoro. Ma il suo avvocato, Alessandro Diddi, ha detto: «Siamo pronti a sostenere nuovi incontri con i pubblici ministeri, restiamo a disposizione di chi indaga».

 

Adesso, per Buzzi (e per molti altri indagati), l’attesa è per il prossimo 10 aprile quando la Corte di Cassazione esaminerà il suo ricorso e quello di alcuni suoi collaboratori presentato per sollecitare la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare. Un pronunciamento, quello dei giudici della Suprema Corte, che verte non solo sul riconoscimento o meno dell’impianto accusatorio, ma soprattutto sulla sussistenza dell’aggravante della matrice mafiosa. Tra le posizioni che saranno esaminate anche quella di Franco Panzironi, ex ad dell’Ama, mentre quello che secodno la procura era il capo del clan, Massimo Carminati, ha rinunciato al ricorso.

SALVATORE BUZZI FRANCO PANZIRONI SALVATORE BUZZI FRANCO PANZIRONI buzzi e marino buzzi e marino SALVATORE BUZZI - LUCIANO CASAMONICA - GIANNI ALEMANNO SALVATORE BUZZI - LUCIANO CASAMONICA - GIANNI ALEMANNO MARINO BUZZI NIERI MARINO BUZZI NIERI la cena poletti alemanno casamonica buzzi la cena poletti alemanno casamonica buzzi SALVATORE BUZZI SALVATORE BUZZI SALVATORE BUZZI - GIULIANO POLETTI SALVATORE BUZZI - GIULIANO POLETTI

 

 

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